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Piangi pure perché nessuno sa di noi : Fuori le Mura


Piangi pure perché nessuno sa di noi





13 maggio 2013 |



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Piangi pure_RaveraLuce è una donna all’ultimo stadio della gravidanza e vive quella circostanza con gioia dopo una serie di tentativi falliti. Purtroppo all’ennesimo controllo ginecologico scopre che il piccolo che sta per dare alla luce soffre di displasia scheletrica. Iris è una donna di 79 anni che non ha ancora rinunciato all’amore e guarda con circospezione le due generazioni femminili a lei successive: la figlia brillante e bigotta e la nipote vacua e ignorante che strumentalizza gli uomini con la sua bellezza. Luce e Iris sono due donne in due momenti molto differenti delle loro vite, che fanno cose che sono ancora oggi tabù di retaggi arcaici, argomenti dei quali si parla con discrezione e in silenzio: l’aborto terapeutico e l’amore senile. A dare voce a queste due donne sono rispettivamente Simona Sparaco con Nessuno sa di noi (edito da Giunti e finalista al Premio Strega 2013) e l’intramontabile Lidia Ravera con Piangi pure (edito dalla fedele Bompiani). Due romanzi, che pur all’apparenza molto distanti, hanno in realtà una sensibilità molto simile e un coraggio di temi che sembra sempre più difficile poter rilevare in un Paese che per dibattito culturale e politico riecheggia all’ignoranza della nipote di Iris: l’aborto, che dovrebbe essere un diritto di scelta inalienabile, dopo quasi quattro decenni dall’approvazione della sua legge, viene sempre più messo in discussione, mentre l’amore della terza età sembra poter essere oggetto solo di scherno e di battute con doppi sensi, altresì per molti non dovrebbe esistere perché la donna rimasta sola dovrebbe secondo alcuni solo pazientare la propria dipartita. Con grande attenzione e sensibilità le due autrici focalizzano il problema del tempo – storico, sociale, anagrafico, psicologico – in connessione alle loro storie.

Luce affronta la decisione più terribile della sua vita insieme al compagno Pietro perché coscientemente per loro quella è un’opzione da prendere in considerazione perché la vita del loro bambino è già segnata ancora prima di nascere: ha una malattia che non consente alcuna qualità di vita. Nessuna. La Sparaco si concentra sul dolore intimo e personale che ha condotto a quella decisione che si amplifica a causa di quel muro di chiusura della classe medica italiana, che numerosa si trincera dietro una cosiddetta obiezione di coscienza, e delle istituzioni sempre impreparate. Viviamo in un Paese che ha una legge sull’aborto, ma la pratica sempre con difficoltà, una società che stigmatizza e instilla nelle donne il germe della colpa se si sceglie quella strada. È la scrittura diretta dell’autrice, la sua prospettiva, il racconto semplice e articolato di una donna e del suo uomo (perché anche lui soffre come saggiamente sottolinea Simona Sparaco, quel dolore fa parte anche di Pietro), a porre il quesito e affrontarlo con intelligenza. È la dignità di una decisione i cui mezzi per compierla dovrebbero essere alla portata di tutti, vicino casa; non costringere nessuno a dover andare all’estero, aggravando così la già difficile situazione per coloro che devono praticare un aborto (che per le donne italiane significa spesso andare in Svizzera).nessuno sa di noi_Sparaco

Ritratto di Iris è invece la malinconia del tempo che avanza anche se la protagonista è ancora una donna forte e volitiva, ma soprattutto molto brillante e intelligente che oltre quarant’anni prima ha compiuto un gesto per allora (in Italia ovviamente) altrettanto scandaloso come quello di Luce, ha lasciato il marito e ha vissuto una vita in completa libertà, non aveva bisogno di un uomo e su quella separazione ha pure scritto un libro, non è rimasta con la testa china vergognandosi come sarebbe stato “giusto” fare. Magri anche sbagliando innamorandosi di un uomo che non l’amava. Ma sempre cosciente di sé. E ora alla soglia degli ottant’anni, quando gli impulsi dei sentimenti amorosi dovrebbero essere dimenticati, Iris scopre un sentimento d’amore nuovo per un vicino di casa, uno psicanalista di qualche anno più giovane di lei, Carlo, con il quale riesce ad aprirsi ogni giorno sempre di più. Lidia Ravera traccia le linee di una storia fatta di pudore e sincerità per sviluppare in realtà il contrasto fra la purezza di quel sentimento e la volgarità di una contemporaneità fatta di ipocrite messe in scena comportamentali che si sono aggravate rispetto ai tempi passati perché si ripercuotono su un momento oscurantista fatto di contraddizioni compromettenti.

E così Luce e Iris, anche nei nomi sono complementari, la luminosità della luce della prima, che è anche quella che fa crescere il fiore del nome portato dall’altra, significato anche di arcobaleno, in qualche modo ci regalano ritratti femminili contemporanei di grande positività che guardano con distacco a questo mondo e vanno avanti forti per la propria strada segnando il proprio cammino di determinazione e coraggio che le fa essere diverse perché consapevoli di sé e delle proprie scelte. Cosicché Simona Sparaco è la degna erede di Lidia Ravera (anche se allo Strega ha presentato Laura Bocci con La seconda India, mentre Nessuno sa si noi è stato presentato da Valeria Parrella e Aurelio Picca) molto più che di Oriana Fallaci, alla quale invece per similitudine d’argomento con quel best-seller che è Lettera a un bambino mai nato è stata più volte paragonata a destra e a manca. Perché a differenza della Fallaci, la Sparaco possiede la qualità della Ravera, che è il distacco dell’oggettività, salutare nella scrittura. Il solo necessario per poter dare paradossalmente quella partecipazione necessaria alla forma della prosa letteraria, per entrambe chiara e limpida. Così, la stessa Lidia Ravera dimostra con quest’ultimo romanzo di essere più in forma che mai, sperando che la sua carriera politica non rallenti troppo la sua bella produzione letteraria. Luce e Iris insieme riportano in auge la femminilità intelligente, forte, brillante della nostra Italia, che non è certo il modello proposto da Maria De Felippi e compagne.

Guarda il booktrailer di Piangi pure di Lidia Ravera

Guarda il booktrailer di Nessuno sa di noi di Simona Sparaco

Piangi pure
Autrice: Lidia Ravera
Casa editrice: Bompiani, 2013
Collana: Narratori italiani
Pagine: 368
Prezzo: 18,00 € (cartaceo), 9,99 € (e-book)

Nessuno sa di noi
Autrice: Simona Sparaco
Casa editrice: Giunti, 2013
Collana: A
Pagine: 256
Prezzo: 12,00 € (cartaceo), 6,99 € (e-book)

 



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Category: Libri