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“Piove, governo delle larghe intese!” In 700mila per celebrare la giornata del lavoro : Fuori le Mura


“Piove, governo delle larghe intese!” In 700mila per celebrare la giornata del lavoro





6 maggio 2013 |



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imagesOtto ore di musica per la Festa dei lavoratori che in questa edizione ha avuto come tema“La musica per il nuovo mondo – Spazi, radici, frontiere”: 750mila in piazza San Giovanni, secondo gli organizzatori, per cantare, ballare, ma soprattutto ascoltare la musica e per ribadire (in barba alla situazione che viviamo) che la disoccupazione è l’emergenza prioritaria del Paese.
La maratona entra nel vivo alle 16: sulle assi di piazza San Giovanni la conduttrice Geppi Gucciari con la carica di ironia che l’ha sempre contraddistinta (“Piove, governo delle larghe intese”) e che dedica il concertone alla figlia del Brigadiere Giangrande, ferito domenica scorsa dai colpi di pistola sparati da luigi Preiti davanti a Palazzo Chigi “Oggi è anche la sua festa: è anche la festa di Martina Giangrande, figlia del brigadiere che si è beccato una pallottola davanti a palazzo Chigi” riferisce la presentatrice “Lei ha definito la sua famiglia ‘un piccolo esercito sgangherato’ ma che oggi è diventato ‘un mezzo esercito e molto sgangherato”. Ad aprire le danze nel primissimo pomeriggio ci pensano i vincitori del 1MFestival 2013: Aeguana way, Almamediterranea, CRIFIU, Le Metamorfosi, i salentini Toromeccanica e Honeybird & the Birdies.
Poi il ‘vero’ inizio con l’artista partenopeo Enzo Avitabile, ospite fisso della maratona, e la testimonianza di una giovane ricercatrice scientifica, Allegra Via, accompagnata dai Gnu Quartet che racconta la sua esperienza da precaria: “Da quando mi sono laureata sono passati 17 anni, da allora molti contratti, di tutti i tipi ora sono una ricercatrice a tempo determinato. Tutte le mattine mi sveglio felice di andare al lavoro e mi chiedo mi rinnoveranno il contratto? Mi piace tutto del mio lavoro. Il mio futuro è incerto”. A ruota la bravissima attrice Emanuela Grimalda con un monologo sulle idee. Poi il reggae dotto degli Africa Unite con il geniale frontman Bunna che ripropone sul palco Babilonia e Poesia per poi sparire veloce e dare spazio ai Marta sui Tubi che intonano Dispari, Tre, DiVino e Vorrei, che viene introdotta così:“Vorrei vivere in un Paese dove il voto dei cittadini non è carta straccia. Vorrei vivere in un Paese dove non si uccide perché non riesce a campare più per le troppe tasse o ci si vergogna di non lavorare. I politici giocano con il nostro culo perché non si rendono conto che sprofondiamo al 38% di disoccupazione giovanile”.Seguono I ministri, Motel connection , il rapper degli ENSI e Renzo Rubino reduce dal Festival di Sanremo.
Dopo l’incontro dietro le quinte con i tre paladini del sindacato Susanna Camusso, Raffale Bonanni e Luigi Angeletti si riparte con la musica, vera protagonista di quest’edizione: ma è polemica con lo show dei Management Dolore Post Operatorio dove è stato esibito un condom come fosse un’ostia da parte del cantante Luca Romagnoli : “Questo è il budello che uso io, che toglie le malattie dal mondo. Prendetene e usatene tutti, fate questo, sentite a me”. Per poi denudarsi in pubblico: “Mi dissocio duramente per la violenza e la scorrettezza che perseguiremo anche per vie legali, confermando ancora una volta che laddove gli artisti non sanno autoregolamentarsi, per quanto ci riguarda, non sono degli artisti in linea con lo spirito del concertone”. Così l’organizzatore Marco Godano in merito all’esibizione della band “questi atteggiamenti stridano con i temi culturali – continua Godano – , artistici e sociali che questo palco rappresenta”.
Finita la pausa, inizia la seconda parte più attesa della maratona dedicata ai ‘lavoratori’: si riparte sulle note dell’Inno d’Italia, diretto da Giovanni Sollima con i 100 violoncelli. Non mancano Bella Ciao e una rivisitazione dei Nirvana eseguita dai violoncelli. Sul palco anche la Grande Orchestra Rock assemblata dal pianista e compositore Vittorio Cosma. Si inizia con un grande omaggio alla musica progressive con una rendition di Allegro tratto dal Concerto grosso per i New Trolls, Luglio agosto settembre degli Area interpretata da Giovanni Gulino dei Marta sui Tubi, È Festa della PFM e dulcis in fundo il magic moment con Non mi rompete: sul palco i giganti Francesco Di Giacomo e Vittorio Nocenzi del Banco del Mutuo Soccorso. Oltre l’omaggio prog, anche tributi musicali in memoria di Enzo Jannacci e Lucio Dalla interpretati fedelmente da diversi artisti tra i quali Federico Zampaglione e Niccolò Fabi. Arriva anche il momento del Premio Oscar Nicola Piovani che esegue la pluripremiata colonna sonora del film La vita è bella.
E poi la volta Daniele Silvestri con A bocca chiusa, suo successo sanremese ricordando in primis ‘l’altra piazza’ di una città che sta soffrendo: Taranto. “Io oggi canto in mezzo all’altra gente perché ce credo o forse per decenza che partecipazione certo è libertà / ma è pure resistenza / e non ho scudi per proteggermi / ne’ armi per difendermi / ne’ caschi per nascondermi o santi /a cui rivolgermi. Accanto all’artista romano è presente un traduttore che trasforma per il pubblico la canzone in un messaggio anche per i non udenti, traducendola nella lingua dei segni. Seguono Max Gazzè e Nicolo Fabì con Vento d’estate e gli Elio e le Storie Tese con una strepitosa scaletta: Bunga Bunga, La canzone mononota, Born to be Abramo, Il Rock’n’Roll, Il complesso del Primo Maggio e Parco Sempione. A chiudere la kermesse le esibizioni di Vinicio Capossela con la Banda degli sposalizi e di Cristiano De Andrè con quattro brani due dei quali del grande Faber, Fiume Sand Creek e Il pescatore. Tanta gioia…ma anche tanta noia.

1 Maggio 2013 on PhotoPeach



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Category: Musica