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Il Senato USA boccia la riforma sulle armi : Fuori le Mura


Il Senato USA boccia la riforma sulle armi





22 aprile 2013 |



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Barack Obama durante il discorso nel Giardino delle Rose

Barack Obama durante il discorso nel Giardino delle Rose

“Oggi è una giornata vergognosa per Washington”. Tuona così Barack Obama dal Giardino delle Rose della Casa Bianca alla notizia che una minoranza del Senato è riuscita a bloccare una riforma appoggiata, secondo Obama, “dal 90% degli americani”. In effetti il Senato ha bocciato l’intesa sull’estensione dei controlli sui compratori di armi, dopo che per mesi era andato in scena negli Stati Uniti l’inizio di un lungo dibattito sul possesso e l’utilizzo delle armi.

Per approvare la proposta sarebbero serviti 60 voti ma alla fine i voti totali sono stati appena 54 e, di questi, solo 4 repubblicani hanno votato sì. Il piano prevedeva controlli più duri per tutte le transazioni riguardanti le armi; attualmente a questo tipo di controlli sono sottoposti solo i rivenditori di armi autorizzati, mentre “sfuggono” a questo monitoraggio gli acquisti online e le fiere. Con questa proposta sarebbe stato più facile monitorare i precedenti penali e il background sociale dei compratori. Obama si era esposto molto in questi mesi sull’urgenza di portare in porto un progetto come questo e, secondo molti analisti, questa dura sconfitta è prima di tutto un passo falso della sua amministrazione.

Contraria, naturalmente, la NRA – National Rifle Association – la potentissima lobby delle armi che in queste ultime settimane aveva cercato di far cambiare idea agli indecisi repubblicani. La potenza dell’NRA è tale da riuscire a far cambiare il corso di una votazione nei collegi elettoriali perché riesce a spostare voti soprattutto negli stati rossi, quelli cioè da sempre repubblicani.

Come detto, la sconfitta è un duro colpo per il Presidente la cui campagna era da sempre mirata ad aumentare i controlli sulle armi. Il dibattito aveva acquistato peso soprattutto dopo la sparatoria nella scuola elementare Sandy Hook di Newton, in Connecticut dove sono porte 27 persone tra insegnanti e bambini, il terzo massacro per ordine di grandezza nella storia del paese. Il possesso di armi da parte di civili negli Stati Uniti è il più alto nel mondo e solo a Chicago, per esempio, i decessi per arma da fuoco superano uno al giorno. Da ricordare anche il massacro di Blacksburg del 16 aprile 2007 nel campus dell’Istituto Politecnico dell’Università di Stato della Virginia, dove morirono 33 fra studenti e professori.

Alla fine dello scorso anno, il Centro giurisdizionale per la prevenzione della violenza con l’uso delle armi da fuoco affermava che “livelli epidemici di violenza armata reclamano oltre 30mila vite ogni anno”. Gli studi ci dicono anche che ad ogni morte per arma da fuoco bisogna aggiungere in media due feriti. La Legge sul Controllo delle Armi del 1968 si è dimostrata insufficiente perché non ha mai previsto di contrastare la proliferazione delle armi in tutti gli Stati Uniti.

In ogni caso, Barack Obama ha promesso che la battaglia “non finisce qui”. La sua amministrazione farà di tutto per combattere questa piaga, tutta americana.



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Category: Attualità, Politica