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Apnea di Lorenzo Amurri : Fuori le Mura


Apnea di Lorenzo Amurri





8 aprile 2013 |



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apneadilorenzoamurriinlIl libro dell’esordiente Lorenzo Amurri (produttore musicale e chitarrista di talento), uscito lo scorso gennaio edito da Fandango e presentato a concorrere per il Premio Strega, è una dolorosa immersione autobiografica in ciò che accade quando da un momento spensierato come tanti, sopraggiunge l’irrimediabile.

Lorenzo stava sciando insieme alla sua fidanzata e improvvisamente si ritrova in un elicottero che d’urgenza lo trasporta in ospedale. Al risveglio inizia la sua “apnea”: ha avuto un grave incidente e dopo nove ore d’intervento alla colonna vertebrale, i medici gli comunicano che rimarrà paralizzato dall’addome in giù. Tetraplegico.

Lorenzo Amurri, classe ’71, musicista e produttore romano, con alle spalle diverse collaborazioni musicali, tra le quali quella con il recentemente scomparso Franco Califano, ci racconta in questo suo primo romanzo d’esordio tutta la sua sofferenza, l’abisso, il senso della perdita inaspettata. Perdita della libertà, della fiducia, della voglia di vivere, che diventa mancanza di prospettive e di futuro.

“Dopo un mese e mezzo di terapia intensiva sottoterra, è come se provassi tutto per la prima volta. Dopo un mese e mezzo attaccato a un respiratore; dopo broncoscopie varie; dopo una pancreatite; dopo risonanze magnetiche, tac e radiografie; dopo aver ingerito un barile di tranquillanti; dopo essere stato infilzato con aghi di tutte le misure; dopo un arresto cardiaco; dopo aver sentito l’odore della morte tutt’intorno, eccomi qua. In attesa di volare tra le braccia dei maghi d’oltralpe, che con le loro conoscenze, ridaranno vita alle mie mani. Perché cos’ mi è stato detto: le gambe non le muoverai più, ma puoi recuperare le mani. Le mani, contano solo le mie mani.”

Lo stile della scrittura di Amurri è  semplice, fluido, somiglia a un racconto di memorie che l’autore scrive di getto, quasi a volersi liberare per sempre da quel dolore o a volerlo scalfire, perché possa essere d’aiuto a chi come lui, forse in un giorno inaspettato, perderà la speranza e la libertà.

Dopo la terapia intensiva e i lunghi mesi di riabilitazione in una clinica di Zurigo, Amurri descrive con dovidizia di particolari la difficoltà del suo reinserimento alla vita normale, in un mondo dove all’improvviso tutto è inarrivabile, le persone sono diventate giganti: minacciosi, alti, potenti, imponenti. Nonostante ciò, è la voglia di vivere che vince: Lorenzo vuole rivedere, ritoccare, risentire, riconquistare la libertà che gli è stata rubata, abbandonarsi nuovamente all’amore, divertirsi fino a tardi con gli amici.

In questa storia di dolore  che lo scrittore ci regala con coraggio e semplicità, c’è un pensiero subdolo e oscuro che s’insinua tra le righe, striscia tra una vocale e una consonante dell’autore. Ovvero il desiderio di farla finita, spingersi con la carrozzina sul ciglio di un burrone e gettarsi in fondo al pozzo. Poi, proprio in cima al baratro, proprio alla fine della lunga nuotata in apnea, Amurri emerge dall’acqua e noi insieme a lui, un’acqua resa viscida dal dolore. Lo fa lasciandoci in dono una piccola favola, un balsamo che allevia la sofferenza verso cui ci ha condotti senza protezioni: un uomo sulla carrozzina incontra un ‘anatra, di quelle dal becco giallo e il piumaggio verde smeraldo che si aggirano lontane dalle fucilate dei cacciatori, l’incontro tra i due ci racconta la bellezza di esistere, nonostante tutto.

L’intervista a Lorenzo Amurri

Apnea
Autore: Lorenzo Amurri
Casa editrice: Fandango Libri, 2013
Pagine: 251
Prezzo: 16,00 €



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Category: Libri