Papa Francesco lava i piedi ai detenuti di Casal del Marmo
Giovedì scorso, Papa Francesco, si è recato presso il carcere minorile di Casal del Marmo, per celebrare la messa del Giovedì Santo. Grande accoglienza è stata riservata al Papa nell’istituto penitenziario. Già nelle prime ore del pomeriggio tantissimi fedeli si sono recati fuori dal carcere per rendere omaggio al Pontefice. È stato un evento storico, mai nessun Papa aveva celebrato una messa così importante per le festività pasquali all’interno di un carcere. Papa Francesco non si è limitato alla semplice celebrazione ma ha reso i giovani detenuti protagosti della giornata. Infatti a dodici di loro, dieci maschi e due femmine, il Papa ha lavato i piedi, come previsto dalla tradizionale cerimonia, che richiama il gesto che Gesù fece con i suoi dodici discepoli durante l’ultima cena. Ragazzi di nazionalità e fedi diverse, che nonostante la giovane età, si trovano già a dover pagare per avere commesso un reato. Papa Francesco ha lavato, versato l’acqua, asciugato e poi baciato uno dei piedi di ognuno dei giovani. È stato un gesto che ha commosso profondamente i ragazzi.
Un altro gruppo di giovani detenuti ha accompagnato con musica e canti liturgici la Santa Messa. E Papa Francesco non ha esitato a dire, rivolgendosi ai ragazzi: “Sono felice di stare qui, grazie per l’accoglienza. Avanti! Avanti e non
lasciatevi rubare la speranza: capito?”.
Appunto la speranza, la speranza di credere in un avvenire diverso, la speranza che è facile perdere in un posto, come il carcere, in cui si viene privati della propria libertà. Ma il Papa ha voluto dare un messaggio di speranza per un cambiamento che è ancora possibile, ed è stato un messaggio rivolto non solo ai giovani detenuti, ma anche a tutti coloro che in questo momento sono soffocati dalle tenebre della triste realtà sociale. Quella di Papa Francesco è stata una scelta innovativa, frutto del suo operato in Argentina, tra i più poveri e gli oppressi. Oggi la Chiesa è chiamata a vivere in mezzo agli uomini “a uscire da se stessa verso le periferie esistenziali, quelle del peccato del dolore, dell’ingiustizia”, come disse Bergoglio non ancora Papa.
Alla messa del Papa c’erano circa 120 persone. Presenti alla celebrazione il capo del Dipartimento per la Giustizia Minorile, Caterina Chinnici, il comandante della Polizia Penitenziaria di Casal del Marmo, Saulo Patrizi, Liana Giambartolomei, direttrice di Casal del Marmo e anche il ministro della Giustizia Paola Severino che ha dichiarato: “Con il suo gesto papa Francesco ha nobilitato la parola servizio, come le parole custodire e speranza.”
Dopo la Messa, nella palestra del carcere si è svolto un incontro tra il Papa e i ragazzi durante il quale i giovani detenuti gli hanno donato una croce e un inginocchiatoio in legno fatto da loro. Papa Bergoglio ha ricambiato con uova di cioccolato e colombe per tutti. Un ennesimo gesto di apertura e di cambiamento da parte di un Papa che solo da qualche settimana ricopre un ruolo così importante per la religione cattolica.
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