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Tutto dipende dall’ordine in cui leggi : Fuori le Mura


Tutto dipende dall’ordine in cui leggi





25 marzo 2013 |



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La tela del tedesco Benjamin Stein è un romanzo non convenzionale sull’importanza che la memoria ha sull’identità personale, tema che lo scrittore esplora raccontandoci la storia di due persone molto diverse, collegate dalla collisione tra passato e presente.

I due sono Amnon Zichroni e Jan Wechsler, le cui esperienze si confermano e contraddicono fino a scontrarsi nel finale. O sarebbe meglio dire nel mezzo, perché Stein costruisce il romanzo in due narrazioni differenti, lasciando la libertà al lettore di scegliere da dove cominciare a leggere, in base a come decide di capovolgere il testo. Invece di una copertina anteriore e di una posteriore, La tela ha infatti due copertine, ciascuna delle quali è un possibile punto di partenza.

Da un lato, la storia segue Jan Wechsler, uno scrittore ebreo di Monaco di Baviera a cui un giorno viene consegnata una valigia. Il bagaglio, dicono, è quello che ha perso nel corso di un viaggio in Israele. Wechsler però non ricorda nulla né della valigia, né del viaggio. Si reca allora in Israele per indagare sul mistero, per scoprire che in effetti che c’era già stato in compagnia di Amnon Zichroni, il quale da allora è scomparso. Amnon Zichroni, è in realtà il narratore secondo, un ebreo ortodosso israeliano, psicoanalista di Zurigo, che incoraggia il suo paziente Minsky a scrivere un libro sulla propria infanzia traumatica in un campo di sterminio nazista.

Le due serie di 11 capitoli in prima persona (22 capitoli in tutto, più un glossario) sono entrambe narrazioni che richiedono sospensioni di incredulità e in cui la trama è densa e ambiziosa: intrighi, omicidio, doppio gioco, luoghi esotici, ma anche questioni inesauribili come Dio, la morte e la memoria. È in thriller denso di dettagli che convergono, letteralmente e simbolicamente, nel bel mezzo del libro, quando entrambi i narratori finalmente s’incontrano.

I lettori che preferiscono racconti lineari dovrebbero iniziare con la storia di Amnon Zichroni, che segue il protagonista in tre RTEmagicC_Stein_Benjamin_Text
decenni, partendo dalla sua prima adolescenza. Figlio di una famiglia di ebrei ortodossi di Gerusalemme, Zichroni si trasferirà presto in Svizzera da uno zio più moderno e integrazionista, che gli consentirà di frequentare i suoi studi di medicina negli Stati Uniti.  Lì per la prima volta impiegherà il suo dono empatico: la capacità di accedere ai ricordi rimossi di altre persone semplicemente toccando la loro pelle. Poi, da psichiatra ritornerà in Svizzera e infine in Israele, dove la sua storia si concluderà nel 2008, quando lui e Wheshler finalmente si incontreranno.

La tela si ispira alla vera storia di Binjamin Wilkomirski che nel 1995 aveva scritto un memoriale sull’Olocausto che lascio’ di pietra i lettori.

Ne La tela il carattere di Wilkomirski è Minsky, e il suo più forte difensore è Zicharoni, che perde la sua licenza psichiatrica in seguito alle accuse di aver usato il suo dono per favorire Minsky nei suoi falsi ricordi.

Per quanto la lettura sia coinvolgente, è un romanzo consigliato agli appassionati di misteri psicologici, con un forte background di studi ebraici.  Considerata la sua struttura così poco convenzionale, sarebbe interessante vedere in che modo il narratore sceglierebbe di raccontarla allorquando si decidesse di tramutarlo in un audiolibro.

La tela
Autore: Benjamin Stein
Traduzione: Elisa Leonzio
Casa Editrice: Keller editore
Anno: 2013
Pagine: 339
Prezzo: € 17,00



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Category: Libri