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La decisione di Napolitano : Fuori le Mura


La decisione di Napolitano





25 marzo 2013 |



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napolitano-bersaniNei giorni scorsi si sono svolte al Quirinale, le consultazioni con le maggiori forze politiche del nuovo Parlamento. I rappresentanti di Pd, Pdl, Lega nord e Movimento 5 stelle sono stati ricevuti dal presidente Napolitano. Ma i giochi, fin da subito, sono apparsi difficili perchè Bersani ha la maggioranza assoluta alla Camera, ma non al Senato, il Pd non vuole governare con il Pdl e il M5S non vuole governare nè con il Pd nè con il Pdl. Ma dopo due giorni di attesa è arrivata, come prevista,  la decisione del Presidente che ha affidato a Bersani il compito di formare il nuovo governo. Il presidente Napolitano ha dichiarato: “Inizia oggi una fase decisiva per dare all’Italia un nuovo governo. L’incarico che sto per dare costituisce il primo passo di un cammino che dovrà condurci al più presto al raggiungimento dell’obiettivo. Non si può ignorare la vastità e acutezza del malessere sociale, né l’insoddisfazione nei riguardi dei partiti”.

Dopo aver ottenuto l’incarico, Bersani ha ribadito la volontà di costituire un esecutivo forte per far fronte ai gravi problemi del Paese, promettendo una politica di riforma che dovrà segnare il cammino di questo nuovo governo e  ha dichiarato di voler iniziare subito i colloqui con le altre forze politiche. Ma cosa succederà? Quale sarà la via d’uscita a questa situazione di instabilità istituzionale? Le reazioni dopo la scelta del capo dello stato, non sono mancate. I montiani, nei giorni scorsi avevano dichiarato di preferire un governo di larghe intese, che coinvolga i principali partiti e che sia in grado di portare a termine quanto fatto da Mario Monti nell’ultimo anno. Il Movimento 5 stelle resta fermo sulle proprie posizioni, ribadite da Beppe Grillo sul suo blog, dove ha scritto: “Il M5S non accorderà alcuna fiducia a governi politici o pseudo tecnici con l’ausilio delle ormai familiari ‘foglie di fico’ come Grasso”. Ma ora tocca a Bersani verificare la possibilità di ottenere la fiducia e il consenso degli altri rappresentanti politici.
Bersani, però, deve fare i conti anche con le diverse fazioni presenti all’interno dello stesso Partito Democratico. Da una parte l’ala di Renzi che non rifiuta a priori una possibile intesa con il Popolo della libertà, dall’altra la posizione di Fassina e della maggior parte dei rappresentanti del Pd che escludono categoricamente ogni contatto con la compagine berlusconiana e, d’intesa con Bersani, vogliono proporre un esecutivo anche avvalendosi di personalità e osservatori della società per far breccia tra i grillini e ribadiscono che non sono disposti ad un governo a “larghe intese”. Intanto, il centrodestra auspica un ritorno alle urne. Le polemiche non fanno che inasprire il dibattito politico, mettendo in secondo piano la necessità di un governo in grado di realizzare le riforme necessarie in questo momento storico, con lavoro e legge elettorale in pole position. È necessario che tutti i rappresentanti politici si assumano le proprie responsabilità in un periodo così delicato per il Paese. L’incarico affidato da Napolitano tiene conto del risultato elettorale, ma adesso è importante verificare l’esistenza di un sostegno parlamentare al di là delle possibili strategie e tattiche politiche. È proprio così difficile mettere da parte le schermaglie da campagna elettorale?



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Category: Politica