L’amore inatteso
La vita del 40enne avvocato Antoine non potrebbe essere più perfetta. Conosciuto e apprezzato nel suo lavoro, l’uomo è una vera tigre dei tribunali dell’intera Parigi, dove non perde mai una causa. Al suo fianco, la giusta moglie per lui, Claire, un’affascinante e sofisticata dottoressa ancor più agguerrita e del marito. Con i due figli conducono una vita agiata e superficiale nell’élite intellettuale parigina. Una patina dorata che funge da barriera all’animo insicuro e sofferente di Antoine. L’uomo ha sempre recriminato la troppa severità e rigidezza del padre e non è mai riuscito a instaurare un rapporto affettivo con la sua famiglia d’origine. Una sofferenza tenuta nascosta ma che lo ha reso incapace di trovare il giusto equilibrio nel suo mestiere di genitore. In particolare con Arthur, il figlio maggiore – in età preadolescenziale – non riesce a trovare un punto di contatto, mostrandosi fin troppo severo e autoritario. Situazione di cui se ne renderà conto un insegnante di Arthur, il quale, in seguito a un colloquio, farà recapitare ad Antoine l’invito a un incontro di catechesi.
Dopo aver deciso di presentarsi al primo incontro solo per una forma di educazione – fra la derisione degli amici e lo scetticismo della moglie – Antoine si renderà conto di non poterne più fare a meno. Inizia per lui un percorso nuovo, un cammino che gli farà ritrovare un nuovo equilibrio e una nuova serenità. Un percorso che andrà a modificare anche i rapporti con i familiari e gli amici. Per mettere a tacere le critiche e anche per una forma di vergogna verso l’agnostica moglie, Antoine tiene per sè quegli incontri bisettimanali, confidandosi solo con la sorella Hortense la quale vede in essi quasi una sorta di psicoanalisi.
Le titubanze iniziali ora hanno preso posto a un nuovo sentimento, un amore inatteso, quello di e verso Dio. E solo dopo aver trovato la fede, troverà se stesso. Non avrà più paura di affrontare le sue insicurezze e le sue ansie come figlio e come padre. Riuscirà a ricucire quei rapporti difficili con i familiari e finalmente sarà in grado di tendere un abbraccio verso quel figlio a cui non era mai stato capace di dimostrare affetto.
Tratto dal best-seller Catholique Anonyme di Thierry Bizot, marito della stessa regista, L’amore inatteso è il primo lungometraggio di Anne Giafferi che sceglie uno dei soggetti più difficili e intensi da trattare: la fede e la scoperta di essa. Il rischio di risultare pedante e proselitista era dietro l’angolo, ma la regista ha saputo mantenere la giusta dose di leggerezza e ironia. Con garbo ed eleganza si ride non solo dei clichè della Chiesa Cattolica, ma anche dei pregiudizi avventati nei confronti della religione. L’amore inatteso non vuole elogiare solo la spiritualità in senso stretto, quanto piuttosto il bisogno di aprirsi alla riflessione, al prossimo, ponendosi e ponendo domande senza il timore di essere giudicato. Il cammino verso la fede è lungo e l’importanza del dialogo lo rende meno irto di dubbi e cadute.
Distribuito nelle sale italiane a 3 anni dall’uscita oltralpe, la pellicola conserva alcuni elementi tipici dei film francesi, come la cura per i dettagli, l’uso dei silenzi che qui paiono essere portavoce di parole non dette. Una sceneggiatura forte e un ottimo cast rendono il film equilibrato e raffinato. Toccante il discorso finale di Antoine, una confessione che racchiude il suo percorso di crescita. Una maturazione interiore che ha avuto bisogno di andare al di là di quella cortina dorata dietro la quale tanti pensiamo di riuscire a evitare le intemperie della vita. Sbagliando.
L’amore inatteso
Qui a envie d’être aimé?
Regia: Anne Giafferi
Cast: Eric Caravaca, Arly Jover, Valérie Bonneton, Jean-Luc Bideau, Benjamin Biolay, Quentin Grosset, Arauna Bernheim-Dennery, Agnès Sourdillion
Produzione: Elephant Story
Distribuzione: Microcinema
Data di uscita: 21 marzo 2013
Category: Cinema