Intervista ad Elena Testi, autrice di un’inchiesta sul satanismo in Umbria
Si chiama Il satanismo in Umbria. La trama nera e il mostro di Foligno (Intermedia edizioni), l’inchiesta svolta da Elena Testi, giovane giornalista umbra (qui una precedente recensione). Un approfondimento che racconta le tante vicende relative, a più livelli, al culto di Satana, avvenute negli ultimi decenni in Umbria, intessute parallelamente con i più noti fatti legati al mostro di Foligno. Nel volume vergato da Testi, in oltre 150 pagine, si raccolgono le vicende di nomi passati alla cronaca nera, fra vittime e carnefici, come Luigi Chiatti, Simone Allegretti e Cecilia Gatto Trocchi. Altrettanto interessante il lavoro di ricerca delle nuove istanze del satanismo, umbro e italiano, mediato oggi, più di tutto, dal web. Il tutto in forza dell’esperienza diretta dell’autrice che si cala, più volte nel testo, nel ruolo di ragazza interessata ad entrare nel mondo settario del cuore verde d’Italia, infiltrandosi, fuori e dentro il web, e venendo in contatto con personaggi di spicco di questo mondo, oscuro e silenzioso. Questi i dati. Per le emozioni, indissolubilmente legate al trattamento del delicato tema al centro dell’inchiesta, abbiamo intervistato l’autrice, Elena Testi.
Tutta l’inchiesta nasce dal tuo incontro una giovane donna, denominata nel testo come “la ragazza di Foligno”, che è stata direttamente coinvolta in un’esperienza di satanismo e si è fatto poi motore di un inchiesta giudiziaria che porto otto persone a processo e, alla fine – ahinoi – all’assoluzione. Quanto ha contato quell’incontro per la sua inchiesta?
Devo dire che ha contato moltissimo. Grazie a lei ho mosso i primi passi in questo ambiente, comprendendo pian piano la perversione che dilaga tra i gruppi di persone dedite all’adorazione del Maligno. A lei devo soprattutto il coraggio nell’andare a fondo alla vicenda. Il resto è poi venuto da se, indagando e cercando di comprendere i fili che collegavano le varie vicende.
Con quale obiettivo generale, invece, hai scelto di indagare proprio nella tua regione, l’Umbria, che, con 10 gruppi satanici, è la 14esima regione per presenza settaria in Italia e quarta in rapporto agli abitanti?
Questa inchiesta è nata dalla necessità di dare una risposta ad alcune domande che ancora oggi non ce l’hanno. Risposta mancate che sono crimini tutt’ora senza spiegazione. In Umbria, infatti, sono troppi i casi di persone vittime di satanismo, un fenomeno che ha una vastità e una capillarità nella società molto più importante di quanto non si creda.
Mettendo da parte i fatti di cronaca, il libro offre molti dati riguardanti soprattutto il satanismo nel web. Quale è stata la cosa più “toccante”, positivamente e negativamente, che hai vissuto durante la tua ricerca in rete?
Ciò che mi ha impressionato di più è stata la grande quantità di ragazzini che si ritengono satanisti. Mi ha stupito la loro voglia di trasgressione che va oltre il pensabile. Senza contare poi – questa credo sia la cosa più preoccupante – il fatto che è facilissimo entrare a contatto con gruppi di questo genere.
Questo libro, come molti volumi d’inchiesta, contiene tanti spunti di informazione, ma nasconde anche alcuni pericoli. Se da una parte, come dice l’adagio, “è bene conoscere il male per evitarlo”, è anche vero, dall’altra parte, che si potrebbe incorrere in spiacevoli episodi di emulazione. Credi possa accadere?
Gli episodi di emulazione purtroppo sono all’ordine del giorno. Basti pensare che Marco Dimitri, il leader dei Bambini di Satana, è stato candidato al parlamento alle ultime elezioni in ragione del fatto che è osannato da moltissime persone. La stessa Jennifer Crepuscolo, fondatrice di Unione Satanisti Italiana, che ho avuto modo di intervistare in questa inchiesta, è lodata e coccolata da tantissimi adepti cibernetici.
Nel testo ci sono due sue esperienze dirette. Due occasioni in
L’autrice, Elena Testi
cui tu stessa ti si è calata, sotto mentite spoglie, nel ruolo della giovane donna in procinto di avvicinarsi a vari gruppi dediti al culto di Satana. Al di la dei dettagli, che hai scritto sul testo, cosa ti è rimasto dentro di quelle esperienze? Hai temuto di subire fascinazione da quelle persone o da quegli appuntamenti sei uscita più forte delle tue ragioni?
Nella vite si vive d’emozioni e fare il lavoro del giornalista, soprattutto d’inchiesta, te ne regala molte. Mi sono sentita come uno 007 dei poveri. Divertita? Direi di sì. Impaurita? Moltissimo. Le recriminazioni, purtroppo, sono arrivate a seguito dell’uscita del libro. Posso solo dirvi che uno di “loro” mi ha anche minacciato di morte.
Tu sei molto giovane e l’argomento molto delicato. C’è stato un momento in cui hai pensato di lasciar stare?
Qualche sera prima di addormentarmi, durante l’inchiesta, ho pensato di mettere tutto da parte per avere una maggiore serenità. Ma ogni volta ho pensato prima alle tante vittime di questo mondo oscuro e, poi, a chi aspiro ad essere nella vita. Nella scelta fra essere una vigliacca o una lottatrice, ho scelto di andare avanti. Amo questo lavoro e farei qualsiasi cosa pur di portare avanti i miei ideali scrivendo.
Il libro è molto utile a conoscere fatti da rileggere e situazioni da cui fuggire. Manca, forse, una vera e propria “cura” dal problema. Hai incontrato in questo periodo di promozione qualcuno che è uscito da questi giri o vuoi approfittare di questo spazio per dare qualche consiglio, alla luce di quanto hai raccolto sull’argomento?
Credo che non ci siano consigli utili. Ognuno di noi, che ci piaccia o meno, è affascinato da ciò che non conosce. Mi rendo conto che ambienti del genere possono attirare molte persone. A chi è giovane dico di andarsi a bere una birra e magari trasgredire in altro modo. A chi è adulto e si approfitta dei più giovani, dico, invece, che la loro vita vale per quello che fanno e che se è vero che ogni uomo ha un prezzo loro non valgono più di zero.
Il satanismo in Umbria. La trama nera e il mostro di Foligno
Autrice: Elena Testi
Casa Editrice: Intermedia edizioni
Pagine: 162
Prezzo: 12 euro
Category: Libri