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Harlem Shake: il tormentone divenuto protesta : Fuori le Mura


Harlem Shake: il tormentone divenuto protesta





18 marzo 2013 |



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fenomeno Harlem ShakeCon all’attivo, in poco più di un mese, oltre 30 milioni di visualizzazioni, Harlem Shake si appresta ad entrare nell’olimpo dei tormentoni di YouTube. Fenomeno mediatico diffusosi a macchia d’olio sui social network di mezzo mondo, il successo di questo nuovo, bizzarro ed inspiegabile trend è dovuto alla sua trascinante ilarità.

L’idea alla base dei video è sempre la stessa, ed è stata partorita il 2 febbraio scorso dal diciannovenne studente di Comunicazione Filthy Frank che ha pubblicato su YouTube il video-tutorial Do the Harlem Shake: una sola persona inizia a ballare sulle note della canzone Harlem Shake del dj Baauer tra l’indifferenza dei presenti per 15 secondi ma, quando il tono della musica sale, improvvisamente iniziano a ballare anche gli altri indossando abiti assurdi e improbabili, per altri 15 secondi. Il video, dunque, dura solo 30 secondi ma le risate sono assicurate.

Le variazioni al tema sono numerose, e altrettanto numerose sono le immancabili parodie. Si sono cimentati in questa bizzarra danza – che fa il verso alle coreografie hip-hop degli anni ’80 – personaggi dello spettacolo, conduttori tv, attori sul Red Carpet, universitari, militari e vigili del fuoco, e il fenomeno è approdato anche nei Paesi arabo-islamici dove l’utilizzo dei social network, ormai, ha allentato i confini tra Occidente e Oriente spalancando, di fatto, le porte alle tante mode che nascono al di qua del Mediterraneo.

Nei Paesi post-Primavera Araba, però, l’Harlem Shake ha assunto un significato “politico”, svestendosi dei panni dell’ilarità spicciola e diventando una forma di protesta nei confronti dei nuovi governi instaurati dopo la rivoluzione dei Gelsomini in Tunisia e quella del 25 gennaio in Egitto. Quale miglior modo, quindi, per mostrare a tutti l’insoddisfazione e il crescente malcontento popolare se non attraverso un ballo ironico e irriverente come l’Harlem Shake? Questo fenomeno virale che si è diffuso tra gli studenti di Tunisi e Il Cairo è stato giudicato dagli islamisti “indecente e non conforme ai dettami dell’Islam”, ma la sua portata è quanto mai significativa perché dimostra, ancora una volta, quanto il Web sia fondamentale per far sapere al mondo intero la forte disillusione nei confronti dei nuovi Governi “democraticamente eletti” che, seppur rimpiazzando i vecchi regimi contestati, di fatto rappresentano solo una loro naturale prosecuzione.

In Tunisia, nonostante siano stati ripetutamente ostacolati dalle forze dell’ordine e dai gruppi salafiti, gli studenti di alcune scuole, licei e Harlem Shake Tunisiaistituti hanno più volte danzato sulle note di Harlem Shake e caricato i loro video su Youtube in segno di protesta verso le scelte politiche di Ennahada, il partito islamista al potere nel Paese da quando Ben Ali è stato destituito. La variazione tunisina dell’Harlem Shake dell’australiano Filthy Frank ha fatto indignare non poco il Ministro dell’Istruzione Abdellatif Abid il quale ha definito il fenomeno “un’offesa nei confronti del sistema scolastico tunisino”. Ignorando le esternazioni infelici del Ministro, gli studenti si sono esibiti davanti al Ministero dell’Istruzione a Tunisi tra lo sconcerto divertito della folla, determinando, però, l’apertura di un’inchiesta da parte di Abdellatif Abid. Un’inchiesta per cosa? “Offesa alla morale islamica”, in quanto la Costituzione tunisina e i Codici Civili e Penali del Paese risorto a vita islamista dopo la cacciata del dittatore Ben Ali prevedono un reato simile.

Stesse dinamiche anche nell’incandescente Egitto del Presidente Morsi. Al Cairo, lo scorso 23 febbraio, alcuni ragazzi hanno girato e caricato un video su YouTube (che, purtroppo, è stato rimosso dal portale) nel quale si vedeva un gruppo di giovani, tra cui uno in biancheria intima, imitare la danza popolare davanti alle Piramidi di Giza. Quattro ragazzi sono stati arrestati con la bizzarra accusa di “atti osceni in luogo pubblico”.

Harlem Shake Egitto

La voglia e la necessità di protestare contro il Presidente egiziano è continuata e si è andati oltre: stavolta la provocazione è partita da alcuni utenti di Facebook che giovedì 28 febbraio si sono dati appuntamento davanti alla sede dei Fratelli Musulmani nel quartiere Moqattam, sempre al Cairo. Vestiti con la tipica jalabiya, e uno solo mascherato da Miky Mouse, i partecipanti, dopo aver dato spettacolo inscenando l’ormai famoso Harlem Shake, hanno gridato più volte, a fine performance, “Abbasso la Guida Suprema!”, riferendosi al leader religioso della Fratellanza Mohammed Badie. “Il messaggio è chiaro”, ha dichiarato Farid Sayyed, uno degli organizzatori dell’alternativo sit-in. “Siamo contrari alla politica dei Fratelli Musulmani. La rivoluzione continua“.

E stavolta la Rivoluzione dei Gelsomini continua col ballo e le parodie prese in prestito dall’Occidente!



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Category: Costume