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Qui è rimasto qualcosa di noi – Diari di viaggio in Gran Bretagna di Virginia Woolf : Fuori le Mura


Qui è rimasto qualcosa di noi – Diari di viaggio in Gran Bretagna di Virginia Woolf





11 marzo 2013 |



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Qui è rimasto qualcosa di noiCosa si può scoprire ancora di una donna di cui all’apparenza si è già detto tutto? Di Virginia Woolf, critici e studiosi, persino romanzieri e registi, hanno analizzato e scritto l’impossibile cercando di ricostruire nei minimi dettagli le varie sfumature artistiche, letterarie e personali di una delle figure più complesse del panorama novecentesco del mondo britannico (e non solo). Postumi, di lei sono stati pubblicati numerosi testi, lettere, saggi; il materiale più interessante forse però lo si è potuto trovare nei suoi diari, i più noti sono Diari di viaggio in Italia, Grecia, Turchia (pubblicati in Italia nel 2011 da Mattioli 1885 su cura e traduzione di Francesca Cosi e Alessandra Repossi). Su quella scia la casa editrice di Fidenza, ha recentemente dato alle stampe un’altra serie di note di viaggio della celebre autrice – fondatrice insieme al marito nonché una delle più influenti rappresentanti del circolo artistico e letterario di Bloomsbury – composti in età giovanile, tutti fra il 1905 e il 1908, e fra gli ultimi scoperti nella quantità enorme del suo carteggio. Sullo sfondo di vacanze solitarie e famigliari, fra quell’amata Cornovaglia che le riportava alla memoria gli anni dell’infanzia e quelle escursioni, quelle piccole soste nel Sussex, nello Yorkshire, nel Somerset, nel Galles, nel Norfolk, la Woolf ritrae le sensazioni, le emozioni di quei giorni, quando poco più che ventenne sembra già consapevole di quell’operazione di composizione e prosciugamento che è la scrittura. Con quello stile – se vogliamo anarchico – che l’ha contraddistinta non solo nei temi affrontati nella sua narrativa, ma soprattutto nell’uso improprio della punteggiatura, dei ritmi, che l’hanno resa una delle figure letterarie d’avanguardia del panorama mondiale all’inizio del Novecento. Così da definire ad ogni parola, ad ogni riga, ad ogni frase il suo posto nel mondo, nonché la veste iconografica che le è stata intessuta.

In Qui è rimasto qualcosa di noi – Diari di viaggio in Gran Bretagna viene fuori il ritratto di una giovane donna alla ricerca di se stessa e in particolare alla ricerca della sua forma di scrittura, ma allo stesso tempo viene fuori l’anima di una persona differente da come le biografie ufficiali la ricordano. È un ritratto bucolico della “ragazza” Virgina Woolf che si estende come un pezzo di quella natura e di quei luoghi da lei raccontati con così tanta curiosità. Curiosità è forse la parola che meglio indica la sua figura; quello che si percepisce di lei è un ritratto antitetico: da un lato la fame di apprendere e di respirare quei posti, quelle esperienze, quelle visioni, dall’altro la malinconia dello sguardo verso le radici della vita, verso la disperata solitudine che quei villaggi, quei boschi, quel cielo sembrano trasmettere. E quello sguardo su quel mondo è nitido, preciso, al tempo stesso bucolico e disperato.

Lei che amava così tanto scrivere e riscrivere i suoi testi fino ad ottenerne la perfezione probabilmente non ha mai immaginato che queste brevi note sarebbero diventate oggetto di studio e pubblicate in numerosissime lingue. Come era lei, probabilmente, se fossero stati pensati per un pubblico sarebbero stati ricomposti fino a trovare la loro dimensione. Ma quella dimensione qui c’è già. Perché nella loro semplicità, redatti in apparenza frettolosamente, si percepisce il germe della sua maturità letteraria, della sua visione, sullo scorrere del tempo e sulla memoria, cui molto ricorda la malinconia e gli elementi di Gita al faro, nato proprio sugli anni dell’infanzia passati in Cornovaglia, luogo a lei molto caro, oggetto dello scritto principale di questo testo e redatto nel 1905, allora ventitreenne, nel quale conclude che “tutto sommato preferisco pensare che ci siano buone ragioni per rimpiangere questa partenza più delle altre”.

In sostanza, come dicevamo, la Virginia Woolf del flusso di coscienza, la romanziera e saggista che tutti conosciamo c’è tutta in queste pagine. Note straordinariamente fresche e spontanee, magari un po’ acerbe nella loro messa a punto, ma già consapevoli di quella ricerca, di quella forma estetica a lungo perseguita e sperimentata, spesso cambiando registro e toni all’interno di uno stesso testo. Ma quel che si evince è la ricerca della vita, la ricerca di un mondo fra quelle montagne, la descrizione di un mondo che nessuno oggi conosce e che non esiste più. In quei silenzi di quegli spazi naturali immensi, dove la maestosità della bellezza, nella sua forma estetica, è stata trovata. E lì è rimasto qualcosa di lei.

I ricordi, la recherche di un’infanzia perduta, di un’essenzialità affettiva: sono gli anni successivi alla morte del padre (la madre era deceduta già da parecchi anni, nel 1895, quando Virginia aveva appena 13 anni), è il periodo della morte per febbre tifoidea del fratello Thoby, contratta a seguito del noto viaggio in Grecia. I pensieri, consapevolmente confusi, che vengono alla luce delimitano e anticipano quel flusso di coscienza stilistico e ideologico di quella forma narrativa di cui lei stessa sarà l’artefice (il suo capolavoro La signora Dalloway ne è l’esempio più palese). Virginia Woolf qui è giovane e alla ricerca di quella stanza tutta per sé. E credo – molto umilmente – che l’abbia già trovata. Proprio attraverso quelle lunghe camminate, quel rapido e lento peregrinare fra i campi e i boschi alla ricerca del nulla o del tutto, alla ricerca di pensieri e paesaggi sconfinati dove probabilmente nasce l’humus delle sue migliori idee. Una dimensione campestre e magica di una giovane brontiana, come ella stessa si definisce.

Qui è rimasto qualcosa di noi – Diari di viaggio in Gran Bretagna
A Passionate Apprentice (Estratti)
Autrice: Virginia Woolf
Traduttrici: Francesca Cosi, Alessandra Repossi
Postfazione: Francesca Frigerio
Casa editrice: Mattioli 1885, 2012
Collana: Frontiere/Experience
Pagine: 116
Prezzo: 15,90 €

 



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Category: Libri