The Doors: Live at the Bowl ’68
Microcinema, la giovane società nata nel 2012 a cui si debbono autentiche perle come Silent Souls di Aleksei Fedorechenko o il documentario La nave dolce di Daniele Vicari non dimentica il suo amore per la musica. Dopo aver portato nelle sale sul finire dell’estate Hungarian Rhapsody dei Queen, l’eccezionale concerto di una delle band più osannate di tutti i tempi, febbraio, il mese di San Valentino, è dedicato a un altro gruppo che ha fatto la storia del rock, ovvero The Doors , il cui frontman Jim Morrison, scomparso precocemente il 3 luglio 1971 a soli 27 anni, è diventato simbolo e portavoce di tutte quelle generazioni poetiche e ribelli.
Esattamente il 27 febbraio verrà proiettata per la prima volta sullo schermo e in 300 sale diverse la versione integrale del concerto The Doors Live at The Bowl ’68, un evento unico e di risonanza mondiale registrato il 5 luglio 1968 presso l’Hollywood Bowl di Los Angeles e rimasterizzato oltre 40 anni dopo da Bruce Botnick, il tecnico che all’epoca si occupò della registrazione del concerto su otto piste a bobina. In questa versione riveduta, corretta e rimasterizzata la qualità del video ha portato molte migliorie grazie al formato Dolby Surround 5.1
Sessanta minuti in cui, attraverso le immagini nitide, l’audio perfetto e quelle note indimenticabili che vanno da Light My Fire a When The Music’s Over fino a Back Door Man e The End troviamo tutte le emozioni e quei momenti di pura adrenalina che solo i live di band camaleontiche e trasformiste come The Doors hanno saputo regalare. A fare da cornice, le interviste in presa diretta ad alcuni protagonisti di quella storica serata — il tastierista Ray Manzarek, il batterista John Densemore e il chitarrista Robby Krieger — musicisti che presero parte al concerto aperto da due gruppi spalla: i Chambers Brothers e gli Steppenwolf. Fra il nostalgico e il divertito, i tre raccontano aneddoti vissuti all’epoca con grande preoccupazione: di quando i Doors avevamo richiesto di far arrivare per quell’evento ben 52 amplificatori e di come alla fine ne poterono usare solo uno a testa, con il timore che l’acustica non fosse udita in maniera perfetta da tutto il pubblico arrivato da ogni parte del mondo. O del sognante Jim Morrison che prese un acido poco prima di salire sul palco, rendendo la sua esibizione dilatata, imprevedibile, unica nei gesti, nei modi di fare, nelle scelte surreali che lo hanno resto mitico. Jim, completamente padrone del palcoscenico, spazia da lunghi, interminabili silenzi al rutto, dalle sigarette fumate tra una canzone e l’altra fino al momento in cui ormai completamente in balia dell’effetto della droga, scambia una falena per una cavalletta e si china per meglio osservarla.
Attimi magici, per un certo verso poetici e ineguagliabili che l’istrionico artista offre non solo a tutte le persone che riuscirono ad assistere al concerto, ma anche a chi, attraverso questo documentario, avrà quasi l’illusione di assistere dal vivo a un evento diventato unico nel suo genere e ha segnato la storia del rock. Affascinante e suggestivo, il 27 febbraio anche le nuove generazioni avranno modo di conoscere meglio un mito intramontabile.
The Doors: Live at the Hollywood Bowl
Regia: Ray Manzarek
Cast: Jim Morrison, Robby Krieger, Ray Manzarek, John Densmore
Produzione: Doors Video Company
Distribuzione: Microcinema
Data di uscita: nelle sale solo il 27 febbraio 2013
Category: Cinema