Una volta nella vita
Un rapinatore da quattro soldi, un banchiere elegante e logorroico, un mago siciliano e una ragazza misteriosa. Cosa c’entrano uno con l’altro? Non tantissimo, se si toglie il fatto che sono tutti morti e sono all’interno di un obitorio.
Una strana presenza, un “portantino disperato”, alle prese con una moglie incontentabile che lo tiene al telefono per ore intere facendogli pesare i continui acquisti dei vicini, si aggira per l’obitorio con aria sospetta. Ormai i corpi sotto le lenzuola bianche non gli fanno nessun tipo di effetto, anzi, per guadagnare qualche euro in più e cercare di accontentare le voglie della moglie, è solito aggirarsi tra i defunti per alleggerirli dei loro affetti più cari.
Ma quando lo sciacallo si allontana, i quattro corpi inermi prendono vita. Non capiscono dove sono e anzi cercano disperatamente di rivestirsi e quindi andarsene. Perché sono lì? E cosa ci fanno nudi, sdraiati su un lettino, coperti da un lenzuolo bianco, con un’etichetta attaccata all’alluce del piede?
La risposta appare evidente. Sono tutti morti. E allora perché i quattro litigano tra loro, si scambiano battute, si insultano e per scappare, provano addirittura a rubare una macchina? Le differenze tra i protagonisti sono il punto di forza della commedia. Esilarante il continuo scambio di tenerezze tra il banchiere benestante, dotato di un linguaggio forbito ed elegante, l’irriverente e ironico rapinatore romano e lo strampalato mago siciliano.
Sono morti, piano piano anche loro cominciano a convincersene. Anche perché il rapinatore ha la giacca e la camicia piena di fori, proprio come se fosse stato colpito da una pioggia di proiettili. Anche il mago ha qualcosa che non va, non ha più la calotta cranica. Per capirci qualcosa cercano di invocare gli spiriti con una seduta spiritica che chiarirà molti dei loro dubbi, rendendo chiara la falsità delle persone più care.
Intanto si “unisce” a loro anche il povero portantino e la ragazza, silenziosa e un po’ in disparte, rivela infine la sua vera identità.
Una commedia divertente, ben congegnata e soprattutto interpretata benissimo. Una volta nella vita, sfruttando il talento di Maurizio Paniconi e Alessandro Tirocchi fa ridere, in modo intelligente, senza banalità e luoghi comuni.
Senza aggiungere altro, assolutamente consigliata.
Una volta nella vita
Di: Gianni Clementi
Regia di: Massimo Natale
Con: Maurizio Paniconi, Alessandro Tirocchi, Silvia Delfino, Giampiero Pumo, Gabriele Sabatini
Dal 15 al 27 gennaio
Dal martedì al sabato alle 21, domenica alle 18
Teatro 7
Via Benevento – Roma
Costo dei Biglietti: € 14,00 biglietto ridotto, € 19,00 biglietto intero, (più € 1,00 di prenotazione e prevendita)
Category: Roma, Roma-Teatro