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Quartet : Fuori le Mura


Quartet





21 gennaio 2013 |



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In una casa per anziani che ospita solamente musicisti e cantanti lirici, nel cuore dell’Inghilterra più demodé, la vita di tre dei suoi residenti, un tempo appartenenti ad un noto quartetto specializzato nel Rigoletto, viene sconvolta all’arrivo di Jean Horton, il quarto componente del gruppo, che li aveva abbandonati per una carriera da solista, infrangendo anche il cuore di uno dei tre, che nel frattempo aveva sposato. Ansie, emozioni e ricordi del passato tornano alla memoria per rimanere perfettamente incasellati nei cuori dei suoi protagonisti. In un’annata che ne è stata tanto prolifica, un altro film sulla terza età – in un momento storico nel quale il nostro mondo non è mai stato così anziano – è il veicolo per l’esordio dietro la macchina cinematografica della leggenda della recitazione Dustin Hoffman, che ha deciso di saltare il fosso della regia alla leggiadra età di 75 anni. Quello del due volte vincitore dell’Oscar (per Kramer contro Kramer di Robert Benton e per Rain Man di Barry Levinson) sembrerebbe il desiderio di un uomo che ha avuto tutto dalla sua carriera di togliersi un capriccio quanto mai legittimo. E quel che sorprende davvero è che Hoffman ci riesce con grande garbo e brio realizzando una pellicola che ha il pregio, per una volta, di non voler essere niente di più di quello che vuole essere: una commedia gradevole con un quartetto di interpreti straordinari.

E come non potrebbero esserlo, se a capeggiarli c’è la dama delle dame della recitazione britannica Maggie Smith, che memore del suo ruolo al vetriolo della contessa Violet Crawley nella serie Downton Abbey e della bisbetica e sola Muriel in Marigold Hotel di John Madden, si concede un nuovo ruolo pungente e ironico nelle vesti della claudicante Jean? Certo la Smith (che è pure stata candidata ai Golden Globe per questa sua ultima fatica filmica) dirige il quartetto d’interpreti, ma non le sono da meno gli altrettanto veterani e inossidabili colleghi, dal malinconico Tom Courtenay, alla svampita Pauline Collins, al giocoso mascalzoncello Billy Connolly. E non manca nemmeno l’invidioso Michael Gambon.

Hoffman dirige il traffico delle nota pièce teatrale omonima di Ronald Harwood, che si occupa della sceneggiatura, facendo pressione, da veterano del suo mestiere, sulla forza di questi nomi altisonanti, che permeano nella solitudine della scricchiolante vecchiaia concedendole una nuova chance, nonostante l’autunno della vita e il tempo sembrino darle torto. Ma fra una battuta e l’altra ecco emergere le ansie generazionali, la delicata consapevolezza del tempo che sfugge, della memoria che fa le bizze, ma con la voglia di gridare ancora un ultimo hurrà. Il regista non si da troppa pena di fare un discorso troppo complesso o di grana sottile: la musica lirica è qualcosa che appartiene al passato e nessuno conosce rispetto alla musica di oggi, il mondo è cambiato e ha messo da parte la propria storia. Eppure sorge piacevole la sensazione della piacevolezza, dell’eleganza, di una tristezza genuina. Senza alcuna pretesa, ma con tutti i tasselli al posto giusto.

Guarda il trailer del film

Quartet
Regia: Dustin Hoffman
Interpreti: Maggie Smith, Tom Courtenay, Pauline Collins, Billy Connolly, Michael Gambon, Sheridan Smith
Produzione: UK, 2012
Durata: 98’
Distribuzione: Bim, 24 gennaio 2013

 



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Category: Cinema