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Flight: il cambiamento e la sospensione del giudizio : Fuori le Mura


Flight: il cambiamento e la sospensione del giudizio





21 gennaio 2013 |



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Negli ultimi anni sottotono, La leggenda di Beowulf e A Christmas Carol non si possono decisamente annoverare fra i suoi lavori migliori, torna al cinema Robert Zemeckis a tutti noto per la trilogia di Ritorno al futuro e per Forrest Gump, due marchi di fabbrica si potrebbe dire! Flight è un titolo che abbiamo ultimamente sentito risuonare ai Golden Globe e agli Oscar dove le nomination sono state essenzialmente rivolte a Denzel Washington (2), solo una per la miglior sceneggiatura a John Gatins, è andata meglio ai Satellite Award.
Ancora una volta un disastro aereo utilizzato però non come pretesto narrativo della storia in sé ma come evento cruciale della vita di un uomo, una sorta di shock necessario per risvegliare chi si trascinava sul cammino della vita assopito da anni.

Dopo una notte di sesso, droga e alcol Whip Whitaker si mette alla guida di un jet per effettuare un normale volo di linea, nel corso del viaggio l’aereo si imbatte in una tempesta e quando il peggio sembra stia per verificarsi il comandante riesce ad effettuare una straordinaria manovra di emergenza e a far atterrate il velivolo. Delle 102 persone a bordo se ne salvano 96, Whip Whitaker è ora un eroe, i media impazziscono e lo celebrano ma la NTSB (National Transportation Safety Board) avvia delle indagini per accertarsi della causa reale dell’incidente. Prima di salire a bordo Whip aveva bevuto e sniffato cocaina ma se non ci fosse stato lui al comando non si sarebbe salvato nessuno, cosa pensare di una persona del genere? Questo è l’interrogativo che pone il film, interrogativo che poi rivolge allo spettatore stesso perché Zemeckis si trattiene dal prendere posizioni.

Denzel Washington interpreta egregiamente un uomo in balia degli eventi che per anni non ha voluto fare i conti con se stesso raccontando e raccontandosi bugie che lo hanno indotto nel tempo ad un’esistenza fragile. Una famiglia alle spalle, la dipendenza dall’alcol, il rifugiarsi nella relazione con Nicole (Kelly Reilly), ex fotografa tossicodipendente che finisce poi per abbandonalo non avendo la forza di salvare entrambi, dopo l’incidente Whip barcolla fra l’essere considerato un eroe o un criminale, fra l’avere il merito di aver salvato 96 persone e la colpa di averne uccise 6. Soprattutto però Whip deve affrontare se stesso e incamminarsi verso il cambiamento che lo porterà a vivere, non si sa se in bene o in male, una vita reale. Come sovente nella sua filmografia Zemeckis mette al centro la redenzione/mutazione del suo personaggio principale in un’evoluzione che non si appesantisce mai troppo conservando gli onnipresenti risvolti ironici incarnati in Flight oltre che dal protagonista dal sempre ottimo John Goodman. Qualche buonismo di troppo nel finale ma del resto si parla sempre di un prodotto che non deve mai varcare i confini del convenzionalmente accettabile.

Guarda il trailer

Flight
Id.
Regia: Robert Zemeckis
Sceneggiatura: John Gatins
Cast: Denzel Washington, James Badge Dale, John Goodman, Don Cheadle, Bruce Greenwood, Kelly Reilly, Melissa Leo, Nadine Velazquez, Rhoda Griffis, Tamara Tunie, Brian Geraghty, Garcelle Beauvais, Adam Tomei
Paese: USA 2012
Durata: 139ʹ
Produzione: Paramount Pictures, Parkes/MacDonald Productions
Distribuzione: Universal Pictures
Data di uscita: 24 gennaio 2013
Sito ufficiale
Sito italiano



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Category: Cinema