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A Royal Weekend : Fuori le Mura


A Royal Weekend





14 gennaio 2013 |



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Siamo nel giugno del 1939. L’Europa ha assistito sgomenta alle sconcertanti iniziative della politica estera tedesca. Adolf Hitler, infatti, in odio ai vincoli imposti dal trattato di Versailles, aveva riarmato un esercito e rimilitarizzato la Renania. Aveva poi annesso l’Austria conquistato militarmente la Boemia e la Moravia e ottenuto la regione cecoslovacca dei Sudeti. Di fronte a una guerra che appariva ormai inevitabile, il re di Inghilterra Giorgio VI (Samuel West) e la regina Elisabetta (Olivia Colman) viaggiano verso gli Stati Uniti per incontrare il presidente F.D. Roosevelt (Bill Murray) e la sua famiglia nella residenza estiva sull’Hudson. La missione diplomatica, per quanto informale, è chiaramente rivolta a convincere il presidente statunitense a fornire un supporto logistico e militare all’Inghilterra nella guerra contro i totalitarismi, ormai dilaganti in Europa. Al loro arrivo, il re e la regina vengono accolti senza troppe ritualità. Non essendo preparati a un’atmosfera tanto informale, l’atteggiamento del presidente Roosevelt appare loro addirittura offensiva. Alla regina Elisabetta sembra fuori luogo l’accoglienza in una comune casa di campagna e soprattutto il picnic organizzato dalla moglie di Roosevelt a base di squallidi hot dogs. A tale imbarazzo si aggiunge il disagio relativo alla scoperta della geometria variabile che caratterizza le relazioni affettive del presidente. Oltre alla moglie, Roosevelt sembra intrattenere rapporti intimi sia con la sua segretaria, Missy Le Hand (Elizabeth Marvel), sia con una sua lontana cugina, Daisy Suckley (Laura Linney).

Scritto da Richard Nelson e diretto da Roger Michell, A Royal Weekend presenta alcuni aspetti piacevoli e altri che lo sono meno. La descrizioni delle personalità del re di Inghilterra e del presidente degli Stati Uniti, il loro incontro sereno nelle stanze della residenza estiva del presidente americano, in una natura splendida, i loro discorsi e lo sviluppo del loro rapporto personale sembrano essere i punti di forza del film. L’ironia sottile e tagliente presente nei dialoghi, negli sguardi e nelle espressioni dei protagonisti, consente agli attori di mostrare le proprie qualità artistiche anche nel non detto, anche nella battuta breve, nell’assenza di drammaticità e pathos. Più sicuro e navigato del suo pari d’oltreoceano, Roosevelt sente di voler rompere il muro delle formalità e dei meccanismi di rito per entrare in contatto con la persona del re, saggiarne la pasta umana, apprezzarne l’umorismo e riceverne un confronto sul modo di affrontare i difetti fisici che affliggono entrambi: Giorgio VI combatte quotidianamente con la sua balbuzie così come Roosevelt lotta con la poliomelite che lo costringe sulla sedia a rotelle. Il particolare rapporto che nasce dai colloqui fra i due, la confidenza cui lentamente si abbandona, trasmette una piacevole sensazione di leggerezza e intimità che può dirsi la caratteristica più felice del film, quella che meglio si adegua allo splendido paesaggio naturale.

Bill Murray e Laura Linney

Per il resto il film è piatto, poco sviluppato nella descrizione degli avvenimenti, dei sotterfugi che coinvolgono la vita sessuale del presidente, del suo tradire non solo la moglie, ma anche le amanti, superficiale appare anche la descrizione delle sofferenze cui vanno incontro coloro che dai tradimenti sono coinvolti, in particolare la lontana cugina Daisy. La sua sofferenza ha un che di ingenuo, ma non viene approfondita a sufficienza da risultare convincente sul piano della drammaticità. Analogamente, ogni altro rapporto o avvenimento è descritto con una certa pigrizia narrativa, con una indolente superficialità che, non supportata dalla vivacità dell’intreccio, rende il film a tratti persino noioso.

Forse il regista ha voluto percorrere troppi sentieri narrativi, mentre avrebbe fatto meglio a lasciarne sullo sfondo alcuni e a tecerne degli altri, per dare maggiore intensità al girato e renderlo meno criticabile. Il film risulta tuttavia piacevole.

Resta un mistero il perché il titolo originale del film, Hyde Park on Hudson, sia stato sostituito nella versione italiana con un altro ugualmente inglese, A Royal Weekend. Interrogarsi sul perché di questa decisione indurrebbe a porsi dubbi senza soluzione. Meglio allora accostarsi a questa scelta con atteggiamento di rassegnata accettazione.

Guarda il trailer

A Royal Weekend
Hyde Park Hudson
Genere: commedia, drammatico
Anno di produzione: 2012
Durata: 95 minuti
Regia: Robert Michell
Cast: Bill Murray, Laura Linney, Samuel West, Olivia Colman, Elizabeth Marvel, Olivia Williams, Elizabeth Wilson, Eleanor Bron
Produzione: Daybreak pictures, Film Four, Free Range Films
Distribuzione: Bim film, 10 gennaio 2013
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Category: Cinema