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Ruby Sparks di Jonathan Dayton e Valerie Faris : Fuori le Mura


Ruby Sparks di Jonathan Dayton e Valerie Faris





3 dicembre 2012 |



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Gli autori di Little Miss Sunshine, Jonathan Deyton e Valerie Faris, ritornano dietro la macchina da presa dopo ben sei anni per raccontate con Ruby Sparks una storia totalmente diversa dal riscatto dei losers del loro precedente film, che ha concesso loro così tanto successo. Stavolta il protagonista è Calvin Weir-Fields, un ragazzo che sulla carta è assolutamente vincente, uno scrittore in erba che a 19 anni ha pubblicato già il suo capolavoro e si ritrova suo malgrado a distanza di dieci anni a vivere di quel successo senza essere però in grado di replicarlo. Ma un bel giorno comincia a sognare una ragazza, che diventa l’ispirazione per la sua nuova opera. Ruby Sparks, questo il suo nome, è intelligente, bella, solare, divertente. Verrebbe quasi voglia di desiderarla per se stesso. E così accade: dal giorno alla notte si ritrova in casa la protagonista del suo libro, che si comporta esattamente come lui vorrebbe. Ma ben presto Ruby Sparks comincia a stancarsi del loro rapporto, ma basta che lui batta sui tasti della sua macchina da scrivere (ebbene sì nel 2012 viene ancora usata!) il suo successivo comportamenti e questo accade inevitabilmente. Eppure non tutto e controllabile e il gioco potrebbe rivelarsi pericoloso.

Al suo primo script Zoe Kazan, che è anche la protagonista femminile che dà il titolo al film, dimostra per la sua giovane età di riuscire a portare il pesante nome di famiglia (nonno Elia è stato uno dei più riconosciuti e controversi registi di Hollywood, papà Nicholas è autore della sceneggiatura de Il mistero von Bulow e mamma Robin Swicord di quella di Piccole donneIl curioso caso di Benjamin Button) costruendo una commedia non proprio originale, ma che tiene benissimo l’asse narrativo e i caratteri dei personaggi riuscendo ad equilibrare satira verso il mondo radical chic degli scrittori in erba e la malinconia di una generazione silenziosa e solitaria, che non ha nessuno con cui condividere i propri sentimenti tanto da doversi inventare letteralmente le persone cui voler bene.

Kazan arriva forse un po’ tardi rispetto al più divertente Vero come la finzione e omaggia in maniera fin troppo palese il cinema di Woody Allen sia nell’ambientazione borghese che nelle idiosincrasie del suo protagonista. Ma alla fine è l’attore Paul Dano, nelle vesti di Calvin, a dargli tutta quell’originalità e freschezza, intelligenza e astuzia interpretativa che lo rende assolutamente godibile. Ruby Sparks resta però più in superficie nella colorazione del mondo che ruota intorno alla vita della coppia, in primis nella figura della madre fricchettona e sopra le righe (interpretata da una sempre ottima Annette Bening), rivelando così in maniera esponenziale la matrice di cinema indie sulla quale è ricalcato il film. Infatti, la coppia di registi confeziona il tutto in un’atmosfera tipicamente legata alle opere da Sundance, a tratti troppo compiaciute nel richiamare i propri riferimenti estetici e culturali, che si rispecchiano negli ultimi anni nel ritratto di una generazione fin troppo controllata espressa già in una commedia notevole come (500) giorni insieme alla quale, per schemi e funzionalità, Ruby Sparks è debitore. Ma ciò non toglie che la pellicola confezionata da Dayton e Faris non sia un film profondo e brillante fatto di temi importanti sui quali è necessario riflettere. In più possiede una sua energia, un suo taglio, una bellezza tutta sua.

Guarda il trailer del film

Ruby Sparks
Regia: Jonathan Deyton, Valerie Faris
Interpreti: Paul Dano, Zoe Kazan, Chris Messina, Annette Bening, Antonio Banderas, Elliott Gould
Produzione: USA, 2012
Durata: 104’
Distribuzione italiana: Twentieth Century Fox Italy, 6 dicembre 2012

 



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Category: Cinema