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Don’t trust the B**** in Apartment 23 : Fuori le Mura


Don’t trust the B**** in Apartment 23





8 ottobre 2012 |



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La dolce e ingenua June trasferitasi  da poco a New York  e in cerca di un appartamento, finisce nelle tele della perfida Chloe, leggenda e terrore dell’intero vicinato (il soprannome più gentile è “bitch”).  Chloe è in effetti una donna che ha fatto dell’immoralità e della furbizia il suo modus vivendi, nonchè operandi. Ladra, bugiarda, manipolatrice, disinibita, capace di camminare nuda per casa con nonchalance e a impasticcarsi come fosse la normalità. La povera June, sprovveduta e senza lavoro, crede di trovare in questa convivenza l’unico modo per rimanere nella Grande Mela, peccato che la terribile Chloe trama dietro le sue spalle per farla andar via ancor prima della fine del contratto in modo tale da potersi intascare le caparre.  Coadiuvata dal fido James Van Der Beek, nei panni di se stesso, inizia a farsi trovare nelle situazioni più disparate e imbarazzanti in modo tale da farla scappare. Finge di drogarsi, simula un’orgia, si fa scoprire mentre le ruba i soldi dalla borsetta. Obiettivo raggiunto? Assolutamente no! June, nonostante la sua immagine tranquilla e sbarazzina, sa come tirar fuori le unghie  e farsi rispettare, facendole trovare l’appartamento completamente spoglio. Chloe rimasta colpita da questa carognata e trovando finalmente “pane per i suoi denti” inizia a interessarsi a lei, rivelandole il suo lato più “umano”. Ma si sa, chi nasce tondo..

Capita raramente che si riesca a intuire delle qualità di una serie soltanto dopo una breve anteprima. Ci sono comedy che hanno un inizio disastroso per poi stabilizzarsi a livelli accettabili, altre che rimangono disastrose da essere cancellate dal piccolo schermo. Altre ancora che partono bene riuscendo ad andare avanti per un paio di stagioni. Don’t Trust the B**** in Apartment 23 (che andrà in onda presto su FOX con la traduzione letterale del titolo Non fidarti della s**** dell’appartamento 23) non appartiene a nessuno di questi esempi. Presentato nel corso del Festival della Fiction di Roma, già dai primi minuti si ha l’impressione di quello che andremo a vedere: una comedy  divertentissima, ben ritmata, glamour, spiritosa, supportata da un cast eccellente e ironico perfettamente a proprio agio. Quando la qualità c’è, si vede, e questa nuova situation comedy statunitense ne ha a bizzeffe, sia nella forma che nei contenuti.  Una vera bomba. L’eterno incipit dei coinquilini che vivono a New York ha da sempre attirato il pubblico, ma a intrigare è il tono tutt’altro che pacifico e amichevole. I tempi di Friends sono finiti, le convivenze non sono più quelle di una volta e le donne non sono solo tutto shopping e pettegolezzi come in Sex & the city. Il successo della serie, anche dal punto di vista critico e non solo di pubblico, risiede proprio qui: nella scelta di una visione della realtà non edulcorata né alterata. I personaggi, con i loro difetti, il loro competere ed essere migliore dell’altro, arrivando a compiere anche gesti straordinari nel bene e nel male, sono molto più vicini alla realtà di chi è tutto un  “peace and love”. I continui rimandi alla cultura pop americana e al mondo di internet lo rendono poi estremamente contemporaneo.

I più cinefili ricorderanno senz’altro che il tema dello “sfratto per esasperazione” era già stato portato sul grande schermo da Danny DeVito con Duplex, dove i due personaggi interpretati da Ben Stiller e Drew Barrymore dovevano vedersela con i sottili giochini della loro padrona di casa. In quel caso si trattava di una vecchietta, apparentemente tenera e innocua. Chloe invece non fa niente per nascondere la sua perfidia. Sa di essere intrigante, seducente e cattiva, e gioca con le sue eccellenti doti innate.

 

 



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Category: Cinema