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Prometheus : Fuori le Mura


Prometheus





1 ottobre 2012 |



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L’ultimo film di Ridley Scott, se pur non ufficialmente un prequel, è per stile, inquadrature e script, chiaramente il precursore di Alien, il film icona del 1979 che proclamò il regista pioniere della nuova fantascienza. Siamo nell’anno 2093. L’astronave Prometheus è diretta sul pianeta LV-233, per quella che sembra essere una missione archeologica. A bordo c’è un team assemblato da un ricco imprenditore, tra cui i due scienziati, Elizabeth (Noomi Rapace) e Charlie (Logan Marshall-Green), convinti che i disegni trovati sulla parete di una grotta, siano una mappa stellare inviata dagli “Ingegneri”, una specie aliena umanoide che avrebbe dato origine alla razza umana sulla Terra.

L’equipaggio della nave, che viaggia in ibernazione, viene svegliato poco prima dell’approccio al satellite, dall’androide David (Michael Fassbender). Quando la Prometheus atterra nei pressi di una grande struttura artificiale, all’equipaggio è affidato l’incarico di trovare tracce degli Ingegneri sul pianeta, ma prima dell’inizio della spedizione, Meredith Vickers (Charlize Theron), autorità di controllo della missione, ordina all’equipaggio di non prendere contatto con esseri alieni. Il pianeta in realtà è abitato da misteriose forme di vita che contengono sostanze tossiche e corrosive e da una varietà di alieni con i quali è impossibile non imbattersi.

Dal punto di vista della costruzione dei personaggi, Prometheus non offre nulla di nuovo: un cameriere robot, un’eroina forte e un equipaggio multiculturale, tutti caratteri abbastanza standard nel genere sci-fi.  Il personaggio di Charlize Theron è volutamente insulso e glaciale, ed è anche il meno riuscito: non risulta mai davvero credibile. Fassbender, il robot progettato per assomigliare a un umanoide per evitare di spaventare o turbare l’equipaggio, mantiene una postura rigida e uno sguardo glaciale per tutto il film, un personaggio inquietante dunque, un robot in grado di decidere con mente propria: riesce nell’intento. Il personaggio cuore di Prometheus però, è senz’altro la Rapace, fresca e tenace anche in una delle scene più terrificanti del film, l’esecuzione dell’auto-chirurgia.

Com’è stato per altre pellicole di Scott, sono gli effetti speciali il vero motore della pellicola. Una tecnologia tanto raffinata da rubare la scena ai personaggi e impressionare, sia che si tratti dell’inquadratura di un tempio simile a una piramide, sia di un piccolo verme all’interno di un bulbo oculare.

Nonostante tanta grandiosità ed elaborazione, Prometheus non riesce comunque a superare il suo predecessore del 1979: non c’è tensione, ma solo l’idea di un progetto ambizioso, dunque non risulta mai interessante. E non c’è nemmeno il fascino delle macchine omicide del primo Alien, la durezza o quella vena satirica contro la specie umana.

E’ un film dalla trama intricata, ma che per la sua spettacolarità si lascia guardare.

Prometheus
Regia: Ridley Scott
Con: Micheal Fassbender, Charlize Theron, Noomi Rapace, Guy Pearce, Logan Marshall-Green, Sean Harris
Produzione: Brandywine Productions, Scott Free Productions
Distribuzione italiana: 20th Century Fox
Data uscita: 14 settembre 2012

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Category: Cinema