Lo strano furto di Savile Row
Siamo a Londra, è esattamente i l 7 maggio 1910, quando in seguito alla morte del re, la redazione del Daily Mirror viene avvertita della notizia del furto della giacca del Primo Ministro, che si trovava presso la sartoria Goodge & Son nella rinomata Savile Row (che diventerà poi celebre per aver ospitato l’ultimo concerto dei Beatles). Il caporedattore decide di affidare l’articolo al “povero” Peter Daleslow, un giovane giornalista di belle speranze che si occupava della corrispondenza. Giunto alla sartoria per un sopralluogo, conoscerà l’eccentrico Eliodoro Rivabella di origini napoletane con la passione per il giornalismo, anche se il suo genio creativo si è fermato, fino a quel momento, alla lista della spesa.
Subito si propone come attivo collaboratore nella ricerca dei dettagli più appetitosi da fornire alla stampa. Da quel momento hanno inizio una serie di (dis)avventure tutte da ridere: fra aspiranti suffraggette prossime al corteo, giornali avversari che lottano fino all’ultimo scoop e la creazione di una rivista tutta nuova che si avvicini al linguaggio della gente comune (ovvero pieno di difetti, errori grammaticali e ortografici). L’ingenuo e credulone Eliodoro vivrà il suo incarico come una missione, un eroe per le giovani suffraggette che vedranno presto in lui un uomo da sposare. Peccato che il povero sarto di tutti questi bei progetti non sappia nulla, né che il suo giornale “L’allegra coppietta” viene spiato niente di meno che dal Governo stesso. Come uscirà il povero Eliodoro da tutti i pasticci che inconsapevolmente ha creato?
Leggero, brioso, istrionico, travolgente, spiritoso e dal linguaggio semplice e irriverente, Lo Strano furto di Savile Row è uno di quei romanzi da leggere senza pretese, se non come antidoto alla noia, che riesce ad evitare accuratamente e in modo originale. Monfrecola rende godibile il suo lavoro fino all’ultima pagina, grazie a una penna arguta che sa come non prendersi sul serio: nonostante sia anch’egli giornalista, l’autore partenopeo sa come farsi beffe del mondo che frequenta solitamente, evidenziandone, tramite la parodia, difetti ma anche potenzialità non sfruttate. Un occhio critico, dunque, ma mai pesante o saccente, per un intreccio i cui eventi sono ben articolati fino all’ultimo colpo di scena. Arrivare alla fine è quasi un peccato.
Lo strano furto di Savile Row
Autore: Vincenzo Manfrecola
Casa Editrice: Cavallo di Ferro
Pagine: 256
Prezzo: 16 €
Category: Libri