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Grace lo dice forte | Fuori le Mura

Grace lo dice forte

25 giugno 2012

di Erminio Fischetti

Un romanzo toccante, che l’autrice racconta dal punto di vista della sua protagonista, affetta da gravi problemi fisici e da ritardo mentale

Opera prima di Emma Henderson, classe 1958, Grace lo dice forte trae spunto dal ricordo dell’autrice di sua sorella Clare, scomparsa nel 1997, per raccontare la storia di Grace, affetta sin dalla nascita da gravi problemi fisici e di un ritardo mentale, aggravato a sei anni con il sopraggiungere della poliomielite. Grace Williams, dopo alcuni anni in famiglia e in seguito all’aumentare delle sue crisi, a undici anni, verso la fine degli anni Cinquanta, viene ricoverata permanentemente in un istituto psichiatrico, The Briar, dove vi resterà per circa trent’anni. Qui conoscerà la violenza degli infermieri e del personale, l’indifferenza di coloro che dovrebbero prendersi cura di lei, il sadismo degli altri ricoverati. Unico suo punto di conforto, il giovane Daniel, un ragazzino senza braccia e sofferente di epilessia, brillante come pochi, che riuscirà a farle trovare con pazienza e affetto un modo per estraniarsi dalle brutture di quel posto e di quell’esistenza fino a farle trovare l’amore. Ma tutto in qualche modo è destinato ad infrangersi di fronte alla realtà.

Emma Henderson confeziona un romanzo molto toccante utilizzando l’uso della prima persona della piccola protagonista. È quindi Grace che racconta, dal suo punto di vista, la sua vita, le sofferenze patite e le poche gioie provate all’interno dell’istituzione psichiatrica. Con grande lucidità e coraggio, il romanzo non risparmia un forte senso di realismo nella ricostruzione della vita quotidiana del Briar. L’estraneità della famiglia e il senso di solitudine che questo genera in Grace risulta fin troppo evidente. Grace è l’elemento estraneo della famiglia, che lede la normalità, l’aspirazione di essere come tutte le altre famiglie borghesi: due genitori stabili, una figlia e un figlio più grandi, Miranda e John, intelligenti e brillanti, una quarta figlia, Sarah, avuta in tarda età, curiosa e coccolata e nel mezzo Grace, che genera le preoccupazioni della madre e la tristezza del padre; la famiglia, infatti, è presente solo durante le iniziative e le feste organizzate nell’istituto o durante le brevi vacanze natalizie e quindi una realtà lontana dalla vita quotidiana della giovane.

La Henderson sottolinea così non solo i sentimenti e gli affetti provati dalla protagonista, ma anche il ruolo delle famiglie e delle istituzioni in quegli anni nei confronti di persone che avevano semplicemente bisogno di essere amate come tutte le altre e che invece venivano trattate e “curate” come carne da macello (speculare in tal senso il trattamento dei pazienti nelle cure dentistiche). Il punto di vista dell’autrice è comunque chiaro all’interno del romanzo attraverso la prospettiva di Sarah, l’ultimogenita della famiglia Williams, nata come l’autrice nel 1958, dodici anni dopo Grace, inserita nella struttura psichiatrica proprio qualche mese prima della nascita del nuovo membro della famiglia. Grace non ama questa sorellina piagnona e viziata, capace di manipolare tutta l’attenzione dei genitori, si sente come se fosse stata sostituita con un oggetto migliore.

Di conseguenza, la nostra protagonista riesce ad allacciare un rapporto paritario e umano solamente con una persona rifiutata come lei, Daniel, una figura essenziale per la sua maturità e la sua crescita, l’unico in grado di aiutarla e difenderla perché conosce e capisce quel che prova. Sviluppato in un arco temporale di circa trent’anni, Grace lo dice forte – finalista di numerosi premi letterari in Inghilterra, fra cui l’Orange Prize – è un’analisi impietosa di un’Inghilterra fredda e indifferente, claustrofobica e insensibile. Con dolenza e rigore e senza mai scadere nel ricattatorio, l’autrice ricostruisce quelli che sono stati i suoi ricordi di bambina, non senza provare un qualche senso di colpa nei confronti di una sorella che probabilmente ha imparato a conoscere a posteriori, sublimando in questo libro un rapporto fragile e una qualche forma di scusa.

Grace lo dice forte
Grace Williams Says It Loud
Autrice: Emma Henderson
Traduttrice: Marina Premoli
Casa editrice: La Tartaruga, 2012
Pagine: 307
Prezzo: 18 €

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