In uscita il nuovo interessante album del controverso cantautore aretuseo
Si potrebbe definire rock eclettico lo stile di Carmelo Amenta, giovane promessa siciliana del rock d’autore.
I gatti se ne fanno un cazzo della trippa, opera seconda del cantautore siracusano trapiantato da anni a Roma, non è un disco facile da classificare, complice la ricercata elaborazione musicale che spazia dal blues, al folk al rock.
Già dai primi versi della title-track si percepisce la visione sarcastica dell’artista (i porci se ne fanno un cazzo delle perle, i gatti della trippa non se ne fanno niente…), Amenta mette in discussione il sistema in cui viviamo, e lo fa attraverso toni a volte duri ma necessari, in un’ottica estremamente cinica ma opportunamente realistica che conduce l’ascoltatore alla riflessione.
Dopo i successi del primo album L’Erba Cattiva, che vanta oltre 16000 download dal web, il controverso artista aretuseo tenta di bissare il successo con un progetto insolito, dal sound mai banale e destinato ad un pubblico di veri intenditori. Sicuramente I gatti se ne fanno un cazzo della trippa non è un album destinato alla massa, tecnicamente diverso dalla produzione discografica italiana del momento e magicamente poetico nella sua complessità.
La sopravvivenza è il tema predominante dell’intero progetto. Così come i gatti non hanno bisogno della trippa per vivere, ma di amore e croccantini, allo stesso modo noi che viviamo in una società in perenne crisi abbiamo l’estrema necessità di basi solide e sicure per poter sopravvivere, circondati da inutilità e superfluo che scandiscono l’attuale periodo storico del BelPaese. E Amenta esprime con violenza il suo pensiero, le sue parole non possono rimanere indifferenti, e il risultato è un disco di spessore.
Prodotto da Paolo Messere per la Seahorse Recordings, su distribuzione Audioglobe/Ioda, I gatti se ne fanno un cazzo della trippa propone diversi brani interessanti quali – oltre la già citata title-track – l’emblematica Per i vermi siamo tutti uguali (quando saremo dentro una fossa/ i vermi non faranno alcuna differenza), che ricorda a noi stupidi uomini che siamo noi a creare etichette e distinguerci l’uno dall’altro, e l’intimista Le Canzoni dei Fantasmi, dove musica e voce si fondono in un unico suono dai toni mistici.
Magnetica, difficile e interessante, la musica di Carmelo Amenta è frutto di anni di collaborazioni e influenze artistiche con i migliori personaggi della scena indie italiana. Dagli esordi con i Tequila Sunrise fino ai festival rock in cui si è fatto le ossa, per approdare poi a quel disco (L’Erba Cattiva) che lo ha distinto dai soliti cantautori rockettari. E di sicuro lo standard di qualità di I gatti se ne fanno un cazzo della trippa, in uscita il 24 maggio e trainato dal singolo Tutto è fuori posto sempre, non può che consolidare la maturità artistica del cantautore siciliano.
I gatti se ne fanno un cazzo della trippa
Carmelo Amenta
Tracklist: 01. I gatti se ne fanno un cazzo della trippa 02. Lo spettacolo 03. Per i vermi siamo tutti uguali 04. Ciuf Ciuf 05. Frammenti 06. Tutto è fuori posto sempre 07. Coriandoli e polvere 08. Una domenica di Marzo 09. Aria 10. Le Canzoni dei Fantasmi 11. Non dimenticare di abbeverare le piante 12. V’ana manciari i cani 13. Quando è l’ora di dormire 14. Cioccolattini sciolti nelle tasche 15. La strada che mi porta a casa
Produzione: Seahorse Recordings
Distribuzione: Audioglobe/Ioda
In uscita il 24 maggio 2012
www.myspace.com/carmeloamenta