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I gatti di Carmelo Amenta se ne fanno un cazzo della trippa | Fuori le Mura

I gatti di Carmelo Amenta se ne fanno un cazzo della trippa

21 maggio 2012

di Salvatore Carruba

In uscita il nuovo interessante album del controverso cantautore aretuseo

Si potrebbe definire rock eclettico lo stile di Carmelo Amenta, giovane promessa siciliana del rock d’autore.

I gatti se ne fanno un cazzo della trippa, opera seconda del cantautore siracusano trapiantato da anni a Roma, non è un disco facile da classificare, complice la ricercata elaborazione musicale che spazia dal blues, al folk al rock.

Già dai primi versi della title-track si percepisce la visione sarcastica dell’artista (i porci se ne fanno un cazzo delle perle, i gatti della trippa non se ne fanno niente…), Amenta mette in discussione il sistema in cui viviamo, e lo fa attraverso toni a volte duri ma necessari, in un’ottica estremamente cinica ma opportunamente realistica che conduce l’ascoltatore alla riflessione.

Dopo i successi del primo album L’Erba Cattiva, che vanta oltre 16000 download dal web, il controverso artista aretuseo tenta di bissare il successo con un progetto insolito, dal sound mai banale e destinato ad un pubblico di veri intenditori. Sicuramente I gatti se ne fanno un cazzo della trippa non è un album destinato alla massa, tecnicamente diverso dalla produzione discografica italiana del momento e magicamente poetico nella sua complessità.

La sopravvivenza è il tema predominante dell’intero progetto. Così come i gatti non hanno bisogno della trippa per vivere, ma di amore e croccantini, allo stesso modo noi che viviamo in una società in perenne crisi abbiamo l’estrema necessità di basi solide e sicure per poter sopravvivere, circondati da inutilità e superfluo che scandiscono l’attuale periodo storico del BelPaese. E Amenta esprime con violenza il suo pensiero, le sue parole non possono rimanere indifferenti, e il risultato è un disco di spessore.

Prodotto da Paolo Messere per la Seahorse Recordings, su distribuzione Audioglobe/Ioda, I gatti se ne fanno un cazzo della trippa propone diversi brani interessanti quali – oltre la già citata title-track – l’emblematica Per i vermi siamo tutti uguali (quando saremo dentro una fossa/ i vermi non faranno alcuna differenza), che ricorda a noi stupidi uomini che siamo noi a creare etichette e distinguerci l’uno dall’altro, e l’intimista Le Canzoni dei Fantasmi, dove musica e voce si fondono in un unico suono dai toni mistici.

Magnetica, difficile e interessante, la musica di Carmelo Amenta è frutto di anni di collaborazioni e influenze artistiche con i migliori personaggi della scena indie italiana. Dagli esordi con i Tequila Sunrise fino ai festival rock in cui si è fatto le ossa, per approdare poi a quel disco (L’Erba Cattiva) che lo ha distinto dai soliti cantautori rockettari. E di sicuro lo standard di qualità di I gatti se ne fanno un cazzo della trippa, in uscita il 24 maggio e trainato dal singolo Tutto è fuori posto sempre, non può che consolidare la maturità artistica del cantautore siciliano.

 

Immagine anteprima YouTube

I gatti se ne fanno un cazzo della trippa
Carmelo Amenta
Tracklist: 01. I gatti se ne fanno un cazzo della trippa 02. Lo spettacolo 03. Per i vermi siamo tutti uguali 04. Ciuf Ciuf 05. Frammenti 06. Tutto è fuori posto sempre 07. Coriandoli e polvere 08. Una domenica di Marzo 09. Aria 10. Le Canzoni dei Fantasmi 11. Non dimenticare di abbeverare le piante 12. V’ana manciari i cani 13. Quando è l’ora di dormire 14. Cioccolattini sciolti nelle tasche 15. La strada che mi porta a casa
Produzione: Seahorse Recordings
Distribuzione: Audioglobe/Ioda
In uscita il 24 maggio 2012
www.myspace.com/carmeloamenta

 

 

 

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