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Napoli 24 | Fuori le Mura

Napoli 24

14 maggio 2012

di Giuseppina Genovese

L’ironia, l’istrionismo, l’allegria, la buona tavola, la musica, la fede. Ma anche il degrado, la delinquenza: i mille volti di Napoli raccontati da 26 registi italiani in un documentario su Napoli, da Napoli, per tutti

Tre anni in tre minuti: potrebbe essere questo il sottotitolo di Napoli 24, inedito e inusuale docufilm nato e voluto da una serie di autori e registi italiani partenopei più o meno conosciuti, come Paolo Sorrentino, Pietro Marcello e Mariano Lamberti. Ci sono voluti infatti 3 anni per raccontare, in 24 corti di soli 3 minuti ciascuno, Napoli e tutte le gioie e i dolori di cui la città ne è intrisa, proprio in un momento delicatissimo come l’esplosione dell’emergenza rifiuti emersa in quegli anni. Autori che hanno scelto di mettersi in gioco su un argomento a loro familiare ma facile alle critiche, agli stereotipi e ai pregiudizi. Un lavoro complesso, delicato, dove traspare l’amore per una città complicata, ma anche la denuncia per i drammi di cui è percorsa, drammi che vengono direttamente raccontati dai suoi abitanti. Non vi sono giudizi o falsi stereotipi nella narrazione, ma viene mostrata la realtà così come è, attraverso gli occhi dei sui cittadini , che non sono poi gli occhi degli stessi 26 registi.

“La gestazione di Napoli 24 è durata quasi tre anni, coincidendo beffardamente con l’esplosione e la riemersione dell’emergenza rifiuti. Le vicende della città ne hanno segnato e prolungato il non facile processo produttivo, partito con la ricezione e la selezione di oltre un centinaio di proposte di autori prevalentemente giovani e giovanissimi, coraggiosi testimoni della inesauribile vitalità creativa del nostro territorio. A quasi un anno e mezzo dalla presentazione al Torino Film Festival, Napoli 24 ha finalmente l’occasione di incontrare il pubblico delle sale. Il tempo trascorso ha consentito a diversi dei suoi artefici di affermare o riaffermare un’ancor più definita identità autoriale. Le sequenze del film, nutrite di creatività plurale dal basso, sollecitano e prefigurano un mutamento di scenario per un’auspicata nuova fase politica della città e del paese”. Sono queste le dichiarazioni della produzione riguardo a un progetto che mira a raccontare un tempo, un luogo, un modo appartenenti a una città che non si può, nonostante tutto, amare, per cercare di cogliere attraverso 26 sguardi così simili, ma nello stesso tempo così diversi, la sua profondità e la sua complessità. Una città in cui è difficilissimo sopravvivere, ma da cui non si scapperebbe mai via.

Ogni corto diventa una fotografia, una cartolina per fermare quel tempo che scorre inevitabilmente; una passeggiata al mare, uno sguardo dalla finestra, il sorriso di neonato e quello di un centenario. E poi la musica di un pianista jazz e quella di una canzone appartenente alla malavita. E ancora un non vedente, una mostra d’arte, un giovane matrimonio, la folla gremita davanti a una santa, gli operai al lavoro e  e le visite al cimitero. Ma anche la buona tavola, i provini per un casting televisivo. Sacro e profano, gioie e dolori si fondono in un unico tempo, luogo e modo.
Vediamo giovani spacciatori e tossici alle prese con la cocaina, ragazzine in fila ai casting che sognano “come tutti di diventare famosi ed essere riconosciuti per la strada”, il proprietario di una trattoria che racconta, con fare ironico e divertito, i motivi per cui preferisce lavorare invece di andare in vacanza. Ma anche persone che hanno perso i propri cari e si vedono costrette ad accettare spese improbe per continuare a tenere i propri morti nei cimiteri e l’emergenza rifiuti che ancora attanaglia il paese. Non manca la fede, quella fede che tiene unita una città a volte sulle soglie del collasso e della rassegnazione. San Gennaro e Santa Maria Francesca rappresentano la preghiera e la speranza per un futuro migliore. Una realtà da difendere, ma anche da denunciare, dove però non mancano mai l’ironia, l’istrionismo, l’allegria, l’eccentricità tipici dei suoi cittadini. Un carattere solare, aperto, socievole che dà loro la spinta per andare avanti e a non mollare, seppure lo spettro della camorra è sempre in agguato.
Napoli 24 è in effetti un progetto particolare, un po’ strano per la sua “forma” non tipicamente cinematografica, non ci sono attori, i dialoghi scarseggiano, a parlare infatti sono solo le immagini e le musiche; è comunque un progetto innovativo e fuori dagli schemi che non può che essere o amato o odiato, non vi sono mezze misure, un po’ come Napoli e i suoi abitanti.
Immagine anteprima YouTube

Napoli 24
Regia: autori vari
Autori: Giovanni Cioni, Bruno Oliviero, Gianluca Iodice, Diego Liguori, Roberta Serretiello, Luca Martusciello, Nicolangelo Gelormini, Guido Lombardi, Mariano Lamberti, Andrej Longo, Stefano e Mario F.Martone, Fabio Mollo, Mario Spada, Pietro Marcello, Andrea Canova, Lorenzo Cioffi e Corrado Costetti, Massimiliano Pacifico, Marcello Sannino, Federico Mazzi, Vincenzo Cavallo, Gianluca Loffredo, Daria D’Antonio, Ugo Capolupo, Paolo Sorrentino
Durata: 75′
Produzione: Ananas, Indigo Film, Skydancers, Teatri Uniti, Rai Cinema
Distribuzione: Cinecittà Luce 11 maggio 2012

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

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