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Cinema nostrum, dalla Ciociaria alla pellicola | Fuori le Mura

Cinema nostrum, dalla Ciociaria alla pellicola

14 maggio 2012

di Marco Giacinti

Un gradevole compendio delle personalità prestate al cinema dalla Ciociaria

Nino Manfredi, Marcello Mastroianni, Vittorio De Sica, Giuseppe De Santis, Renato Polselli, Stefano Reali. E ancora, i fratelli Bragaglia, Ruggero Mastroianni, Mario Iaquone e Antonio Valente. Alcuni nomi indelebili per l’immaginario collettivo, altri che sapranno farsi valere solo nella mente di qualche cinefilo incallito. Nomi di chi ha fatto cinema, di chi da dietro le quinte ha contribuito a far girare gli ingranaggi, e di chi invece la macchina l’ha guidata a folle velocità, dritta verso i suoi giorni migliori. Personaggi differenti e lontani per personalità, caratteri, ruolo e curriculum, eppure uniti nelle stesse pagine, amalgamati in una riflessione che riesce nell’intento di farli coesistere. Cinema Nostrum, testo curato da Giovanni Curtis, traccia i contorni di un ampio insieme, nel quale c’è posto per tutti i nomi citati, partendo da un labile ma significativo dato: il luogo di nascita. Già, perché il punto di contatto tra tutti è l’essenza ciociara che si cela dietro il mondo che la loro carriera ha attraversato, seppure talvolta – come nel caso di Mastroianni – il paese di nascita ha rappresentato un dato puramente anagrafico più che un luogo di formazione.

Ma questo altro non vuol essere se non lo sparo ai blocchi di partenza, il via per un allungo che si fa ben più articolato e coinvolgente; Cinema Nostrum è un ingrandimento, la street view della Walk of Fame della Ciociaria, in un atlante che da sempre e per sempre si è concentrato e continuerà a concentrarsi sui grandi luoghi del cinema, lasciando alle sue periferie solo i chiaroscuri dell’attenzione. Ed è in questa focalizzazione sul sottobosco dello spettacolo che il testo conosce i suoi momenti migliori, perché se è vero che i Manfredi, i De Santis e i Mastroianni sanno provocare in noi la fascinazione figlia della loro grandezza, è altrettanto palese che i fiumi d’inchiostro già spesi per le loro carriere infondono sulle loro biografie l’odore stantio della ripetitività, anche laddove la connotazione geografica vorrebbe tentare d’imporsi con la sua originalità. Ma del talento di Mario Iaquone nella registrazione del suono in presa diretta finora era arduo saperne; così di come Antonio Valente costruì attorno a se stesso l’appellativo di “Architetto del cinema”, tirando su scenografie di tutti i film di Forzano, innovando la scena con una nuova illuminotecnica; ma ancora e soprattutto di Ruggero Mastroianni – fratello di Marcello – montatore tra i più prolifici che il nostro cinema abbia mai conosciuto.

“[…] Anche se più trascurato di altri tecnici […] è, di solito, quello più vicino al potere. Il fatto che decida cosa e come tagliare, ricucire, lo rende spesso l’uomo di fiducia del produttore, scavalcando anche le opinioni del regista”.

Così Pierpaolo De Sanctis descrive la figura del montatore, e in questa cornice inquadra la figura del meno in vista dei Mastroianni. Le notti bianche, Il bell’Antonio, I basilischi, Le quattro giornate di Napoli alcuni dei titoli che celano la sua mano in sala di montaggio, il sodalizio con Elio Petri e la lunga collaborazione con Fellini: una traversata nella carriera di un personaggio affascinante ma sempre lontano dalla luce dei riflettori.

È così in questa capacità di indirizzare in maniera nuova lo sguardo del lettore appassionato di cinema che Cinema Nostrum poggia la sua leva di fascinazione, laddove era impensabile costruire altre pagine dedicate al Marcello de La Dolce Vita o al Nino di Operazione San Gennaro che potessero offrire nuovi spunti di riflessione, basandosi poi su una formazione che poco risulterà connotativa nel corso delle loro carriere; impossibile d’altronde non legare queste due figure alla città di Roma, a cui tanto hanno offerto nel processo che da stanca città martoriata dalla guerra l’ha ricondotta al ruolo – seppur temporaneo – di Regina del cinema.

“Il libro vuole essere anche una riflessione sul “mestiere” del cinema, aperto dunque agli artisti cosiddetti minori rispetto ai più noti, come Mastroianni, De Sica, Manfredi, Bragaglia e De Santis […]”

Così il curatore nell’introduzione al libro ci prepara alla lettura, mettendoci in guardia dal non concentrarci sul già visto ma di oltrepassarlo, di non fermarci sul già letto ma di scoprire quanto la Ciociaria ha saputo offrire al nostro cinema, anche e soprattutto lontano dalle luci della ribalta.

Cinema Nostrum
Registi, attori e professionisti ciociari nel cinema
A cura di: Giovanni Curtis
Saggi di: Luca Ippoliti, Massimo Cardillo, Gabriele Anaclerio, Giona A. Nazzaro, Luca Rea, Sergio Perugini, Giovanni Curtis, Giacomo Ravesi, Alfredo Baldi, Pierpaolo De Sanctis, Sergio Cortesini, Daniela Marro
Casa Editrice: Teseo
Pagine: 160
Prezzo: 12 €

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