Hunger Games, ci potrà essere soltanto un vincitore | Fuori le Mura

Hunger Games, ci potrà essere soltanto un vincitore

30 aprile 2012

Battle Royale per i più giovani?

In un imprecisato futuro o in un mondo parallelo al nostro (informazione che non viene fornita nemmeno dall’omonimo libro da cui è tratto il film), esistono dodici Distretti che fanno a capo a una nazione chiamata Panem. I Distretti ogni anno devono fornire due persone, un maschio e una femmina, estratti da un campione che va dai dodici ai diciotto anni. Questi ventiquattro giovanni dovranno poi partecipare agli Hunger Games, una sorta di gioco punitivo nei confronti dei Distretti che un tempo si erano ribellati, un gioco che “serve a mantenere la pace”.

Dal Distretto 12 vengono scelti la dodicenne Prim e il figlio di un panettiere, Peeta. La sorella maggiore di Prim, Katniss, non riuscendo ad accettare la sorte, si offre come volontaria e sostituisce la sorella minore agli Hunger Games. Lei e Petta verranno poi portati a Capitol City dove verranno addestrati per qualche giorno prima dell’inizio del gioco in un terreno a loro sconosciuto. La particolarità degli Hunger Games è che c’è un’unica regola: uccidi il prossimo perché ci potrà essere soltanto un vincitore.

Recitato da una ragazza che a soli ventuno anni è stata candidata agli Oscar, Jennifer Lawrence, dal fratello dell’ormai famosissimo Chris Hemsworth, Liam Hemsworth; dal sempre più noto Josh Hutcherson, e contornato da un cast di star come Elizabeth Banks e Donald Sutherland, Hunger Games risulta essere un film che sa intrattenere il pubblico dal primo all’ultimo minuto con colpi di scena che tengono in piedi una trama tutt’altro che scontata, e ci sono anche diversi momenti emozionanti che rendono il massimo grazie alla colonna sonora curata da T-Bone Burnett e James Netwon Howard.

Il romanzo di Suzanne Collins però perde vigore nelle trasposizione cinematografica e ad uno spettatore critico divine una specie di Battle Royale per adolescenti, dove il sangue si vede davvero poco e il tutto è contornato dal classico triangolo amoroso. Chi ha amato il film tratto dal libro di Koushun Takami non potrà fare a meno di accusare la Collins di plagio, ma per fortuna l’autrice americana dal secondo volume, La ragazza di fuoco, cambia strada e i paragoni divengono solo un brutto ricordo.

Il libro in Italia ha fatto fatica ad aver successo. La prima edizione della Mondadori era uscita nel 2009 attirando solo lo sguardo di quegli appassionati del genere young/adult che hanno sempre un occhio rivolto alle classifiche americane. Poi, sempre la Mondadori, ha fatto uscire quest’anno una nuova edizione che sta letteralmente andando a ruba grazie all’uscita del film. Nel frattempo i fan “hardcore”, quelli dal 2009 per intenderci, hanno protestato affermando che leggeranno le edizioni americane dei due volumi successivi se il colosso editoriale italiano, come aveva annunciato, avrebbe ripubblicato il secondo (uscito in sordina nel 2010) nel 2013 e il terzo nel 2014, e per una volta la Mondadori ha ceduto: il terzo libro, uscito negli USA nel 2010, uscirà in Italia tra due settimane, il 15 maggio.