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Laputa dopo 26 anni | Fuori le Mura

Laputa dopo 26 anni

23 aprile 2012

di Tania Marrazzo

Debutta in Italia, dopo una breve apparizione in home video, una delle prime opere dello Studio Ghibli: Il castello nel cielo, sintesi per eccellenza della poetica di Hayao Miyazaki

Quando si dice animazione giapponese si dice Hayao Miyazaki, e se in patria è così già dagli anni Ottanta in Occidente il maestro ha tardato ad essere conosciuto. Grande merito va alla Walt Disney Pictures che, dopo il boom de Principessa Mononoke, nel 1997 acquistò i diritti per la distribuzione all’estero di tutti i film dello Studio Ghibli, quando poi nel 2003 La città incantata vinse l’Oscar come miglior film d’animazione avvenne la consacrazione definitiva. Una premessa questa per spiegare il perché un film uscito in Giappone il 2 agosto 1986 trovi spazio nelle sale italiane solo dopo 26 anni. Distribuito come altri film dell’autore dalla Lucky Red, Il castello nel cielo (o anche Laputa – Castello nel cielo) è il secondo lungometraggio, dopo il grande successo di Nausicaä della valle del vento, ad essere prodotto dalla prolifica fucina del noto studio nipponico. Un’idea nata da un Hayao poco più che ventenne, ancora studente universitario, dalla fervente immaginazione e con una grande passione per il volo.

Jonathan Swift, Jules Verne, Robert Louis Stevenson,  Il castello nel cielo è un mix di influenze letterarie e auto-citazionismo, una rappresentazione classica della narrazione d’avventura che attinge a piene mani dalle pellicole precedenti del regista: dai già citati Principessa Mononoke e Nausicaä della valle del vento a Conan, il ragazzo del futuro e Lupin III. Un altro riferimento che non si potrà fare a meno di cogliere è quello con Nadia – Il mistero della pietra azzurra, anime diffusosi intorno all’inizio degli anni Novanta, il cui concept originale (nato da un ampliamento della trama di Laputa) risulta essere proprio di Miyazaki non accreditato però fra i suoi creatori. Come Nadia infatti la protagonista Sheeta porta al collo una pietra azzurra di inestimabile valore e dai grandi poteri: un’aeropietra  capace di far fluttuare chi la possiede, la stessa che permetterebbe l’esistenza della leggendaria isola di Laputa. Per questi motivi sono in molti a voler mettere le mani sul ciondolo della ragazza, in particolare il colonnello Musku a cui si aggiungono poi la banda di pirati guidati dalla singolare Dola. In un tentativo di fuga Sheeta precipita da un’areonave e finisce fra le braccia di Pazu, un ragazzino che lavora in miniera e che da quel momento decide di aiutarla.

“Voglio raccontare una storia sulla dedizione e il dono di sé, per toccare il cuore dei bambini trafiggendo lo strato di ironia e di rinuncia che lo avvolge. Il castello nel cielo sarà un’opera utopica e si riannoderà alle origini stesse del cinema di animazione, che tutto è tranne un divertimento minore. Sostanzialmente perché i grandi film per bambini piacciono a tutti”. Mirabolanti sequenze d’azione e stravaganti macchine volanti della migliore tradizione Miyazaki rendono ancor più immaginifica la “nuova” avventura firmata Studio Ghibli. Nell’universo dell’artista giapponese lo sguardo al passato è sempre nostalgico, nostalgia di una purezza umana e di una natura contaminata oramai da liquami malefici e invasa dalla forza distruttiva delle macchine. Il castello nel cielo è uno dei simboli più evidenti della poetica miyazakiana che è innanzitutto critica e al contempo fiducia nei confronti dell’umanità. A parte i soliti risvolti ecologisti e antimilitaristi la denuncia infatti è rivolta all’unico avido essere capace di autodistruggersi, colui però che è anche in grado di compiere grandi imprese a patto che non sia corrotto. Come da tradizione sono i bambini a svelare la strada per la redenzione, dai tempi di Conan e Lana (e similmente di Sheeta e Pazu) sono loro a salvare il mondo. Apoteosi della filosofia del sensei Il castello nel cielo rappresenta la summa dei successi futuri, un equilibrio perfetto fra narrazione, animazione, ironia, amore, denuncia, speranza e poesia.

Immagine anteprima YouTube

Il castello nel cielo
Tenkū no shiro Rapyuta
Regia e sceneggiatura: Hayao Miyazaki
Animazioni: Tsukasa Tannai
Musiche: Joe Hisaishi
Paese: Giappone 1986
Durata: 124ʹ
Produzione: Studio Ghibli, Tokuma Shoten
Distribuzione: Lucky Red
Data di uscita: 25 aprile 2012
Sito ufficiale

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