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Persi, con Michele Di Toro, in una “Echolocation” al suon di piano | Fuori le Mura

Persi, con Michele Di Toro, in una “Echolocation” al suon di piano

9 aprile 2012

di Maria Cristina Costanza

Grande tecnica e più grande creatività si fondono in tredici tracce da sogno

Quando si parla di musica, oggigiorno, non si fa che ritornare al tanto riscaldato discorso che riflette sul “dosaggio” di tecnica e creatività dell’artista. Un’argomentazione, questa, che non rende giustizia al vero senso dell’arte, che, nella sua definizione più alta, vorrebbe, invece, le due parti indissolubili. Questo l’iter di un vero maestro. Resta sul piano della mera creatività, lo strimpellatore della domenica, mentre, su quello prettamente tecnico, il suonatore che, pur avendo tutte le conoscenze necessaria, è privo di quel “dono” che fa divenire la musica parte di sé. Quindi, alla fine della scalata, il maestro: tecnica e creatività si fondono in un legame indissolubile tale per il quale l’una s’annulla in assenza dell’altra.

Questo breve cappello si è reso necessario per introdurre Echolocation (Volume! Cramps Edel), primo album ufficiale del maestro pianista Michele Di Toro. In prima istanza, parliamo della tecnica e di una predisposizione verso la musica, quella dell’artista, già mostrata in tenera età. Un talento che si rafforza con lo studio: il diploma e poi il perfezionamento dall’Ecole Normale de Musique Alfred Cortot di Parigi. Quindi, la passione del jazz con numerosi live in grandi teatri, in Europa e all’estero, e tante collaborazioni. Una su tutte quella con Paolo Fresu. Dal 2005, infine, il trio con il contrabbassista Yuri Golubec e il batterista Marco Zanovi fino al 2012, fino al primo album ufficiale.

Si chiama “Echolocation” e ha una profonda filosofia. “Le mie composizioni – spiega,  infatti, lo stesso Di Toro – sono pagine bianche da scrivere, con cuore e convinzione, affinché la musica, la sua ispirazione e la sua vena profonda, rimandi l’eco fino alle origini. La musica, a prescindere dal genere trattato, è volano che esalta l’anima, rallegra il cuore, parla nell’universo attraverso un unico canale, superando differenze, incomprensioni, lingue parlate, idiomi, muri. E io, volando di nota in nota, desidero colorare nuovamente l’universo della fantasia e riportare il pathos alla centralità dell’essere”. Una filosofia che sintetizza alla perfezione l’album: piano puro in 13 sonate.

Michele Di Toro

L’eco, come nelle stesse parole del compositore abruzzese, viene da lontano, da quelle origini della musica che Di Toro ha frequentato al punto da dedicar loro tracce capaci di cogliere l’uomo, ancor prima dell’artista. In questo senso, dall’ottava alla dodicesima traccia, in ordine, L’arrogante BartokProkofiev il visionario, Debussy l’adulatore e Stravinsky il logorroico. Quattro pilastri del pianoforte a cui si aggiunge, poi, un più recente compositore jazz in Chick Corea il giocoliere.

Dalle origini della musica, come lo stesso Di Toro aveva anticipato, si passa alle passioni. Ne La favola continua15 luglio e, ancor più, ne …al chiaro di Luna, tre tracce ad aprile “Echolocation”, la passione è quella del romanticismo che sa far sognare. Il giardino segreto, poi, racconta bene, nelle sue evoluzioni, la scoperta di un luogo misterioso, mentre in Senza te suona nostalgica una solitaria rassegnazione, libera da quel rancore che, invece, il titolo potrebbe far presagire. Nelle tre restanti tracce arriva un ritmo più forte e sincopato. Ricercate e profonde le sonorità, dal lieve al fortissimo, di Echolocation, mentre arriva come un incubo, metaforicamente incarnato dalla distanza fra le parti, Dr. Jekyll & Mr. Hyde. Il viaggio termina con Distorti saluti che, fra ragtime e jazz, consegna all’ascoltatore la chiusura del disco, lasciando qualcosa che di certo non andrà dimenticato.

Echolocation
Michele Di Toro
Tracklist: 01. La favola continua 02. 15 luglio 03. … al chiaro di Luna 04. Il giardino segreto 05. Echolocation 06. Senza te 07. Dr Jeckyll&Mr. Hyde 08. L’arrogante Bartok 09.Prokofiev il visionario 10. Chick Corea il giocoliere 11. Debussy l’adulatore 12. Stravinsky il logorroico 13. Distorti saluti
Etichetta: Volume!records
www.micheleditoro.it

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