Search
Friday 29 March 2024
  • :
  • :

Amore Liquido | Fuori le Mura

Amore Liquido

9 aprile 2012

di Federico Vignali

Il sesso fuori da Youporn

Leggi anche:

Pornodipendenza, precarietà affettive e chat virtuali: nuove piaghe sociali secondo Cattaneo (Conferenza Stampa) di G. Genovese

Nelle primissime righe di Anna Karenina, centoquaranta anni fa, Tolstoj esordiva lapidariamente riflettendo su come tutte le famiglie felici tendano a somigliarsi mentre quelle infelici – al contrario – siano ognuna disgraziata a suo modo.

In Amore Liquido, molti decenni di consumismo e lacerazione affettiva più tardi, Marco Luca Cattaneo ha il merito indiscusso di prospettarci come siamo davvero prossimi a vivere alcune condizioni di marginalità ed estraneità relazionale in modo automatizzato e paurosamente conformante.  Prima ancora della devianza ipersofisticata e gelidamente estetica di Shame il regista toscano è riuscito infatti a filmare in modo asettico, ma ravvicinato i riflessi e le tensioni di una pornodipendenza liberandoli poi nelle traiettorie sovrapposte di decine di altre solitudini e disperazioni metropolitane, producendo effetti stranianti e irreparabili.

A due anni di distanza, Distribuzione Indipendente recupera quest’opera prima e dopo una serie impressionante di riconoscimenti in moltissimi Festival internazionali e prova a testarne il valore anche nelle sale italiane. Pur prendendo spunto da alcune teorie sociali di Bauman, debitamente omaggiato nei titoli di testa, Cattaneo isola quasi ermeticamente le manie del protagonista dal tessuto relazionale di riferimento e dalle evidenti suggestioni delle attuali proliferazioni della pornografia nei nostri media, per trattenersi a filmare la deriva della solitudine nella dimensione più ossessiva e privata, tralasciando il nesso con giudizi di valore o la meccanica scatenante a monte di certe devianze.

Mario è un operatore ecologico maturo e schiavo di siti e connessioni a luci rosse. Durante il mese di agosto è costretto a rimanere in una Bologna deserta per accudire la madre paralizzata. Nel corso della settimana di caldo più soffocante e mosso da pulsioni voyeuristiche il protagonista impersonato dall’ottimo Stefano Fregni si imbatterà con Agatha, una giovane ragazza madre (a cui da il volto la splendida Sara Sartini già apprezzata ne L’educazione Sentimentale di Eugenie) che risveglierà in lui affetti e sentimenti da tempo sopiti e con i quali sarà costretto a fare i conti.

Scriveva Claude Lèvi-Strauss che delle tante pulsioni, inclinazioni e propensioni naturali degli esseri umani, il desiderio sessuale era e resta il più ovviamente, palesemente sociale.

Cattaneo lavora molto bene su queste riflessioni e dimostra come il protagonista, asseuefatto dalle dinamiche della sua sessualità artefatta rinneghi ogni tipo di contatto emotivo con l’esterno e l’impegno di una relazione che implichi un minimo di coinvolgimento costruttivo.  Il fatto che Mario giri immancabilmente per Bologna con lo zainetto e i pantaloncini da studente delle medie anche da quarantenne rafforza gli aspetti più immaturi e regredente della sua personalità.

Anche se a volte Cattaneo demistifica a oltranza la pornodipendenza del protagonista, impostandola come una degenerazione patologica anche troppo devastante, elabora alla lunga spunti visivi molto interessanti (anche in relazione al budget limitatissimo della produzione) andando oltre la semplice illustrazione visuale delle teorie della liquidità e allestendo una dinamica dello scontro tra i corpi che ha sicuramente un passo e un’impronta così profonda nel cuore dei protagonisti che si regge anche aldilà del discorso della crisi dei valori e dell’economia e affondando soprattuto nelle ansie del coraggio di essere umani.

Immagine anteprima YouTube

Amore liquido
Regia: Marco Luca Cattaneo
Interpreti:  Stefano FregniSara SartiniSimonetta SolderMartina CapanniniPina Randi
Produzione: Italia, 2010
Durata: 100′
Distribuzione:  Distribuzione Indipendente, 6 aprile 2012 – VM 14

Share