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Una notte bianca | Fuori le Mura

Una notte bianca

26 marzo 2012

di Orlando Felici

Al Teatro Manzoni, fino al 15 aprile, Gabriele Pignotta, Fabio Avaro e Cristina Odassso, rivivono la magia della prima notte bianca romana

27 settembre 2003. Una data che per molti non significherà nulla, ma che, in un modo o nell’altro, è entrata nella memoria collettiva per due ragioni: la prima discussa, festosa e affollatissima “notte bianca” romana e il black out nazionale che fece restare senza corrente l’Italia intera per molte ore.
La seconda… Tre ragazzi, Davide, Camilla e Andrea, mentre l’intera città si era riversata nelle vie del centro, si trovano casualmente nello stesso palazzo a prendere lo stesso ascensore.
Improvvisamente, nel giro di pochi istanti, quelli che dovevano essere dei semplici e innocui ‘compagni di viaggio’ di pochi secondi, diventano protagonisti di una vita parallela, lontana da quella solita.
La convivenza forzata all’interno dell’esiguo spazio di un ascensore si trasforma nell’occasione giusta per affrontare i problemi e le frustrazioni di una vita intera. Camilla, paranoica, ansiosa e piena di rancore per una vita che stenta a decollare; Davide, giovane porta-pizze alle dipendenze di un egiziano prepotente, che affida alla lotteria il sogno di cambiare finalmente vita e Andrea, studente fallito, ipocondriaco e pieno di debolezze, si trovano uno vicino all’altro per ore e ore.

I problemi vengono a galla e mentre tutta Roma, al buio, è alle prese con i disagi del black out, loro, dentro quell’ascensore trascorrono una delle notti più importanti della loro vita. In poche ore si crea un rapporto di amicizia e di complicità fra i tre giovani. Gli affanni e le insicurezze del mondo reale, quello al di fuori del piccolo ascensore, lentamente, con il passare del tempo, spariscono, lasciando intravedere il vero volto dei tre protagonisti. La voglia di mostrare finalmente la propria anima, senza le solite maschere indossate nella vita di tutti i giorni, esce con tutta la sua forza.
E non c’è da stupirsi allora se, ormai giorno, mentre i vigili del fuoco sono pronti a intervenire per liberare i tre ragazzi, loro, chiusi da ore uno di fianco all’altro, non sono così felici di uscire e tornare nel mondo reale, salutando così una notte che, nel bene o nel male, cambierà per sempre le loro vite.

Una notte bianca, scritta, diretta e interpretata dall’ottimo Gabriele Pignotta, con Fabio Avaro e Cristina Odasso, in scena al Teatro Manzoni fino al 15 aprile, è una commedia brillante, ironica, frizzante e ben interpretata che riesce a mescolare bene gli ingredienti giusti.
Attraverso l’ironia e la comicità che accompagna tutto lo spettacolo, rendendolo estremamente gradevole allo spettatore, Gabriele Pignotta tenta di affrontare il tema della generazione perduta, ossia dei trentenni di oggi, spaesati e soli, impreparati a fronteggiare un mondo che sembra non avere spazio per loro.
Se escludiamo qualche luogo comune di troppo sulla condizione dei giovani di oggi e qualche facile sentimentalismo, Una notte bianca, senza alcun dubbio, è una commedia che funziona, basandosi sulla verve dei tre protagonisti. Consigliata.

Una notte bianca
Scritta e diretta da Gabriele Pignotta
Con: Gabriele Pignotta, Fabio Avaro e Cristina Odasso
Dal 20 marzo al 15 aprile
Dal martedì al venerdì alle 21, il sabato dalle 17 alle 21, la domenica alle 17,30.
Teatro Manzoni
Via Monte Zebio 14/C

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