Search
Friday 29 March 2024
  • :
  • :

The lady – L’amore per la libertà | Fuori le Mura

The lady – L’amore per la libertà

26 marzo 2012

di Michele Ponte

Una delle donne più forti nella storia dell’uomo (e del cinema)

Leggi anche:

The Lady… nella lotta che non trasuda passione (Il film al Festival Internazionale del Film di Roma 2011) di S. Cincinelli

Non importa quale sia il genere di film che preferiate, perché Luc Besson è un regista unico, un regista a cui piace scoprire e cimentarsi con tutto il panorama cinematografico, dai film d’azione con alta dose di adrenalina, ai cartoni animati per bambini. Titoli come Nikita, Il quinto elemento, Taxxi, Arthur e il popolo dei Minimei, The Transporter, sono sicuramente balenati anche davanti agli occhi dello spettatore meno appassionato, e quasi certamente prima o poi quello spettatore scoprirà anche The lady, una di quelle pellicole che si appropria delle cellule del cervello e non le lascia più andare, insomma, uno di quei lungometraggi che rimane in testa come se non avessimo nient’altro a cui pensare.

The lady racconta la storia di Aung San Suu Kyi, una donna birmana costretta a scegliere tra l’amore verso suo marito e i suoi figli e quello per la propria patria. La signora Suu è realmente esistita e, anzi, è ancora viva, ma ha passata gran parte degli ultimi decenni rinchiusa in una casa e allontanata dal contatto con le persone esterne al regime tuttora in carica. Questa donna ha inoltre vinto il premio Nobel per la pace nel 1991, Nobel che non ha fatto che rafforzare nel regime l’idea che dovesse essere isolata dal mondo e così è successo: infatti in molti sanno delle centinaia di migliaia di monaci in rosso che protestarono contro il regime nel 2007 (di cui almeno un decimo vennero sterminati insieme ai loro monasteri), in pochi sanno che questi monaci protestatono anche per Aung San Suu Kyi e che si fermarono davanti la sua casa, dove lei, ovviamente, non potè uscire.

Quando Michelle Yeoh, colei che interpreta Aung San Suu Kyi, portò la sceneggiatura a Luc Besson sperava semplicemente di trovare un produttore, e invece Besson si appassionò alla storia, si commosse, pianse, e decise di abbandonare ogni suo altro progetto a favore di questa tragedia umana che secondo lui doveva essere assolutamente raccontata. L’entusiasmo iniziale ha dato poi da slancio a tutto il film che è stato portato avanti nonostante la quasi totale impossibilità di reperire informazioni (in Birmania il visto lo si può ottenere solo per pochi giorni e nessuno ha il coraggio di parlare) e di girare nei luoghi dove sono avvenuti i fatti. La pellicola, tranne per alcune riprese effettuate di nascosto da Besson, oltre che in Gran Bretagna dove si trovavano i figli e il marito della donna, è stato girato nella vicina Tailandia, territorio attezzattissimo per le riprese cinematografiche, dice Besson, il cui paesaggio naturalistico è praticamente identico a quello birmano.

La sceneggiatura, inizialmente troppo sottoforma di documentario, è stata aggiustata in maniera tale da mostrare l’enorme amore di Suu Kyi verso la sua famiglia, anche se comunque la donna ha fatto delle scelte che la maggior parte dei genitori non farebbero, e il risultato è stato una pellicola commovente che scuote l’animo dello spettatore. La Good Films, una nuova casa di distribuzione nostrana, invade i cinema italiani con una pellicola degna del loro nome, e speriamo continuino su questa strada!

Immagine anteprima YouTube

The lady – L’amore per la libertà
The lady
Regia: Luc Besson
Sceneggiatura: Rebecca Frayn
Interpreti: Michelle Yeoh, David Thewlis, Jonathan Raggett, Sahajak Boonthanakit, William Hope
Durata: 132′
Produzione: Tailandia, Gran Bretagna, Francia, 2011
Distribuzione: Good Films, 23 marzo 2012

Share