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Nettezza urbana | Fuori le Mura

Nettezza urbana

19 marzo 2012

di Tania Marrazzo

In una piazza invasa dai rifiuti due netturbini trascorrono una notte difficile fra la paura degli attentati, riflessioni sulla realtà contemporanea, gelosie e ritrovamenti inaspettati

Sono Carmen Giardina e Walter Da Pozzo i protagonisti del nuovo spettacolo teatrale scritto da quest’ultimo e diretto da Francesco Randazzo, in scena dal 13 al 25 marzo al Teatro dell’Orologio. Ambientato in una piazza di un paese qualunque che ha le fattezze di una discarica, Nettezza urbana è una conversazione fra due operatori ecologici, una riflessione esistenziale e socio-politica sulla tragicità della realtà contemporanea. Un uomo e una donna, un tempo amanti, battibeccano e si attaccano di continuo: lui non riesce a capire come lei abbia potuto votare lo “squalo bianco”, un persuasivo leader politico che si riempie la bocca di promesse e slogan a effetto, colui che gradualmente è stato capace di causare il tracollo finanziario di una nazione (e i riferimenti non sono di certo velati). In lontananza il frastuono di deflagrazioni che presagiscono attentati, a ogni scoppio il terrore pervade i due protagonisti che si avvinghiano l’un l’altro mettendo da parte i dissapori. La paura e l’amore sembrano essere gli unici elementi in grado di prevaricare convinzioni e ideologie.

Lei cerca rifugio nella poesia, nella banalità dei bei discorsi che, anche se menzogneri, forniscono momentaneamente un appiglio rassicurante a cui aggrapparsi; lui è cinico, realista, pessimista, ha ormai gettato la spugna non avendo più un benché minimo di fiducia nel mondo e nell’Italia di oggi. Nella visione di Da Pozzo, al di là degli schieramenti politici, tutto sembra ormai perduto e la speranza è sepolta sotto cumuli di immondizia, i resti di un passato che i due netturbini non possono far altro che spazzare via. Le ondate terroristiche rivendicate dall’Oriente minacciano costantemente l’Occidente e un senso atavico di terrore spinge a vedere bombe e individui sospetti anche laddove ci sono solo ombre. In una sorta di rivolta generale della natura contro l’ipocrisia e l’avidità umana (che riflette poi le guerre che gli individui combattono contro i propri simili) il pericolo giunge anche dal sottosuolo da cui emergono orde di topi pronti a sbranare chiunque invada il loro territorio.

Nello scenario apocalittico dipinto da Nettezza Urbana c’è posto per tanto, troppo: dal terrorismo islamico alle critiche rivolte all’assurda amicizia fra Berlusconi e “l’amico bombarolo” Gheddafi (e dunque al trattato Italia – Libia), dalle “missioni umanitarie” armate alla bramosia di oro nero, dai giudizi sul precedente governo e sul suo carismatico leader alla piaga del precariato, dalla crisi di coppia alla discriminazione sessuale. Tutto gettato nel calderone, mescolato e rielaborato in uno sproloquio di quasi 90 minuti che si articola in un’accozzaglia di complesse questioni che non hanno il tempo di sedimentarsi in maniera efficace nella mente dello spettatore investito da un turbinio di sciagure che si perdono in riflessioni qualunquiste. Troppa carne al fuoco e una sceneggiatura a volte sopra le righe in particolar modo quando interpreta gli stati emotivi dei protagonisti eccessivi nelle loro esagitate reazioni. Una messa in scena impegnata che eccede nelle argomentazioni senza focalizzarsi su alcunché rendendo così poco credibile, e finanche tedioso, il risvolto umanamente più esistenziale.

Nettezza Urbana
di Walter Da Pozzo
Regia: Francesco Randazzo
Cast: Walter Da Pozzo, Carmen Giardina
In scena dal: 13/03/2012 al 25/03/2012
Tutte le sere 21:30, domenica 18:30
Teatro dell’Orologio – Sala Gassman
Via dei Filippini, 17/a – Roma
Costo biglietto: 10 € (intero), 8 € (ridotto)

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