…puoi scegliere di ripartire, di crescere e di riscattarti. Il primo, drammatico film di Emiliano Corapi racconta la confusione dell’uomo di oggi. Diviso fra ristrettezze economiche e insuccessi personali, scegliere la strada dell’onestà diventa sempre più difficile
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Girato con un budget irrisorio, per nulla irrisorio è il tema che si cela dietro l’esordio cinematografico di Emiliano Corapi, dove l’uomo odierno affonda l’ennesimo scacco matto a quello nietzchiano: il super io non esiste più. Confuso, avvilito e annichilito da una società che non regala più certezze, è facile perdersi e la via del peccato sta proprio dietro l’angolo, ma a volte è proprio nel gesto più estremo che può ritrovare se stesso, e raggiungere di nuovo la strada di casa.
Alberto, piccolo imprenditore ligure, riconosciuto e stimato da famiglia e amici per la sua alta integrità etica e morale, ma minato dalla crisi economica che rischia di far chiudere la sua non meglio precisata azienda, si trova costretto, all’insaputa di tutti, ad arrotondare i suoi guadagni facendo da corriere per la malavita. Un neo nella vita di un uomo che era riuscito fino a poco tempo prima ad aggrapparsi a quegli ideali di onestà e lealtà difficili da perseguire in una società che è continua dispensatrice di compromessi e scorciatoie. La sua vita ora si divide fra famiglia, azienda e weekend fatti di trasferte nei paesini più disparati. Ma, al male non c’è mai fine. Durante una trasferta calabra per ritirare la merce, Alberto si ritrova addosso un altro gruppo di malviventi interessati allo stesso carico che non si faranno scrupoli a prendere in ostaggio la sua famiglia pur di salvaguardare i loro interessi. Spinto dalla disperazione e dalla paura di perdere i propri cari, la ‘strada’ di Alberto si andrà a incrociare con quella di Sergio, un altro uomo comune, un altro disgraziato che per necessità si ritrova e essere schiavo della ‘Ndrangheta.
Uomini deboli, insicuri, afflitti e disperati, Alberto e Sergio proprio in quella fuga-inseguimento troveranno il coraggio di crescere, maturare, e riscoprire la loro identità di uomini e padri, un’identità andata persa sotto i macigni dell’incertezza economica e del fallimento personale che non hanno fatto altro che intaccare i loro valori.
Un’opera prima sorprendente, un film drammatico ad alto pathos emotivo, dal ritmo serrato dove non manca l’azione e il thriller. Ma a farla da padrona è il dramma esistenziale dei due protagonisti. Uomini annichiliti, deboli, disorientati da una società che non sa più distinguere il bene dal male, dove vige ormai la regola mors tua, vita mea. Uomini in crisi verso se stessi e verso quei valori che oggi forse non contano più nulla. 
In una sceneggiatura breve ma condensata, Emiliano Corapi mostra proprio il fallimento dell’io e dei suoi valori, ma anche la consapevolezza che quando hai toccato il fondo non puoi far altro che risalire e trovare la via del riscatto.
Il cinema italiano ha un nuovo regista su cui puntare, e conferma ancora una volta Vinicio Marchioni come uno degli attori più promettenti del panorama cinematografico nostrano. Una prova intensissima anche quella di Daniele Liotti, amatissimo dal pubblico delle fiction.
Donatella Finocchiaro e Claudia Pandolfi appaiono in brevi scene, nel ruolo di donne totalmente inconsapevoli della dramma che si nasconde nei loro uomini, quasi a testimoniare di quanto la crisi abbia investito soprattutto quello che veniva considerato il “sesso forte” , quel sesso forte che, come testimonia anche il recente film di Montaldo, in balia di eventi drammatici si trova a lottare solo con se stesso, quasi come se chiedere aiuto fosse sinonimo di debolezza.
Sulla strada di casa
Regia: Emiliano Corapi
Sceneggiatura: Emiliano Corapi
Cast: Vinicio Marchioni, Daniele Liotti, Donatella Finocchiaro, Claudia Pandolfi
Paese: Italia, 2011
Durata: 83′
Produzione: Marvin Film
Distribuzione: Iris Film
Data di uscita: 3 Febbraio 2012
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