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Miracolo a Maiorca | Fuori le Mura

Miracolo a Maiorca

6 febbraio 2012

di Tania Marrazzo

La coraggiosa, ironica e straordinaria avventura di Pere de Son Gall che lotta per conquistare l’amore di Maria e per riuscire a costruire una macchina volante

Il giorno della celebrazione del funerale del padre Pere de Son Gall incontra e si innamora a prima vista di Maria Boscana, figlia di Jaume Boscana di Ca s’Hereu, acerrimo nemico di famiglia per una questione di confini terrieri, o almeno è quel che si dice. Pere è ciò che più comunemente viene definito un sognatore, ostinato com’è nel voler realizzare a tutti i costi il sogno di costruire il cometagiraviò, una macchina volante progettata da lui stesso e assemblata con fatica ed enorme dispendio del patrimonio di Son Gall. La comunità di Llucmajor non tarda a farne lo zimbello del paese deridendolo per l’assurdità della sua invenzione e canzonandolo al passaggio, ma Pere continua per la sua strada. Nel frattempo giunge da Barcellona una rappresentanza della “Lliga del Bon Mot” composta da tre singolari quanto differenti figure femminili intente a debellare cattive maniere e turpiloqui.

Miracolo a Maiorca è il quarto romanzo di Sebastià Alzamora, scrittore maiorchino conosciuto in particolar modo per La pelle e la principessa e autore di varie raccolte di poesie. E la vena poetica è più che evidente non solo nei versi della madona di s’Allapassa ma anche in una certa costruzione del testo tramite il quale Alzamora racconta, con una semplicità disarmante, una storia che condensa in sé i più variegati elementi della tradizione classica e favolistica: l’amore contrastato dalla rivalità delle famiglie, la trovata geniale di un’invenzione da parte di un giovane modesto, le voci e le sommosse della gente del villaggio, le ipocrisie del clero (a partire dai suoi stessi rappresentanti che non riescono a trattenere vistose erezioni in presenza di donne avvenenti) e per finire tutta una serie di caratteristici personaggi che ruotano intorno al nucleo centrale agendo da impedimento o da deus ex machina. La definizione di commedia romantica è quella che più si addice ad un’opera che ha nell’enorme vitalità e nel goliardico erotismo uno dei suoi maggiori punti di forza, basti pensare che la frenesia descrittoria di alcune pagine e l’ironica allegria che ne trapela è tale da rendere quasi tangibili protagonisti e atmosfere reali nel loro essere surreali.

Sebastià Alzamora

“Un uomo è mortale per le sue paure, e immortale per i suoi desideri”. In una sorta di postfazione, preceduta da questa frase di Pitagora, Alzamora chiarisce che la vicenda è ispirata ad eventi realmente accaduti. Ed è questo mix di realtà e irrealtà, di ciò che è e di ciò a cui si crede, uno degli aspetti più affascinanti del racconto che unisce insieme un lucido e concreto spaccato della società maiorchina degli anni Venti al racconto di miracoli indirizzati infine a chi meno ci si aspetta. Del resto tale indole è presente fin da principio, quando la storia di Pere viene accostata a quella di En Joanet de l’Onso, protagonista mitico di una leggenda della tradizione dell’isola di Maiorca. Il discorso poi che fa la madona di s’Allapassa sulla collina di Randa, luogo primigenio purificato dalla presenza di tre santuari che simboleggiano memoria, senno e volontà “che sono le tre potenze dell’anima, ciò che ci rende umani” e il riferimento all’episodio della Samaritana, presente nel Vangelo, ammantano il tutto di una vena di misticismo che non è tuttavia manifestazione di una fervente fede religiosa quanto riferimento a ciò che più generalmente rientra nella sfera dello straordinario. Come straordinaria è la storia di Pere e del suo sogno di innalzarsi in volo con il cometagiraviò e con l’amore di Maria.

Miracolo a Maiorca
Miracle a Llucmajor
Autore: Sebastià Alzamora
Traduzione: Glauco Felici
Casa editrice: Marcos y Marcos
Collana: Gli Alianti
Pagine: 286
Prezzo: 16,50 €

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