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L’angelo di pietra | Fuori le Mura

L’angelo di pietra

30 gennaio 2012

di Erminio Fischetti

Un classico della letteratura canadese firmato da Margaret Laurence, una delle massime esponenti del suo Paese

Una delle figure più interessanti della letteratura canadese, politicamente attiva nel disarmo nucleare, nell’alfabetizzazione ed in altre notevoli cause, Margaret Laurence è stata una delle massime esponenti della sua generazione, negli anni Sessanta, in particolare per un’ideologia femminista cruda e sincera. Come la collega Carol Shields (L’amore è una repubblica, premio Pulitzer per Diari di pietra), americana, naturalizzata canadese, è scomparsa nel pieno della sua produzione letteraria, troppo presto all’età di sessanta anni, nel 1987. Nel 1968 fu al centro del panorama letterario internazionale grazie al bellissimo adattamento che fece Paul Newman, nel suo esordio alla regia, del suo libro A Jest of God, con il titolo Rachel, Rachel (in Italia uscito con il titolo La prima volta di Jennifer), che vedeva come protagonista la notevole Joanne Woodward. Ma è The Stone Angel (anche questo adattato per il cinema, nel 2007 per la regia di Kari Skogland e con Ellen Burstyn nelle vesti della protagonista) il romanzo considerato dalla critica uno dei suoi lavori più importanti, nonché uno dei più amati per il modo in cui affronta temi universali contestualizzati nella realtà della provincia canadese, nelle vicissitudini di mondi lontani, altri, psicologicamente violenti, ideologicamente ricchi e precisi. Il racconto prende corpo nell’immaginaria città di Manawaka, primo di cinque romanzi che trova in questo posto un rapporto fra tempo e spazio, vita e morte. Temi questi che ne racchiudono molti altri e ne fanno un tassello storico e sociale.

La Laurence, come nella gran parte dei suoi romanzi, racconta di donne liminali, messe ai margini della società e del loro stesso ruolo di donne, incastrate nei meccanismi della solitudine, spesso da loro stesse, nella difficile e conturbante meccanizzazione della quotidianità. La nostra protagonista Hagar è una novantenne che deve fare i conti con la sua vecchiaia, con il suo mondo perduto, con la consapevolezza che suo figlio la vuole rinchiudere, nei suoi ultimi attimi di vita, in una casa per anziani perché è diventata un peso. Ma la donna, come ha sempre fatto in una vita di rifiuti e infelicità, combatte fino allo stremo delle sue forze. E così i flashback del suo passato irrompono nella sua memoria, dalla sua nascita che ha causato la morte della madre al difficile rapporto con il padre, con il quale la nostra protagonista condivide lo stesso carattere forte, incrinato irreparabilmente quando una giovane Hagar decide di sposare un uomo più vecchio e di un ceto sociale più basso, all’abbandono di questi e alla costrizione di dover lavorare come domestica per mantenere la sua amata famiglia (ulteriore tradimento alla sua origine di privilegiata borghese).

Margaret Laurence

L’angelo di pietra è una storia sulla lotta, sulla caparbietà, sulla contraddizione degli affetti, sul senso della vita con la prospettiva della morte. Una narrazione elegante e raffinata che odora di poesia, tra simbolismi evocativi, memorie e sentimenti che si infrangono contro le pareti delle parole. Un volteggiare di anti-epica che ripercorre luoghi e sensazioni che solo attraverso il respiro del libro stesso si possono palpare e sentire. Un racconto spirituale che affonda le sue radici nella concretezza della vita, là dove nel cinismo più totale getta un’aura di speranza, un briciolo di vita a cui aggrapparsi. Il tutto attraverso gli occhi, le orecchie, il tatto, gli odori e i sapori della protagonista, voce narrante di se stessa in un mondo di altri. Un romanzo che trasuda vita nel suo racconto della morte, nella presenza dei suoi spettri, monumenti e monito di chi è ancora carne e sangue pulsante, come quell’angelo di pietra sulla tomba di quella madre che non si è conosciuta e non si è potuta amare e la cui stessa esistenza rappresenta il costante ricordo della morte dell’altra. L’angelo di pietra non è semplicemente un racconto femminista che tratta di donne, ma tratta di esseri umani e della loro incertezze, dei propri riscatti e dei propri fallimenti.

L’angelo di pietra
The Stone Angel
Autrice: Margaret Laurence
Casa editrice: Nutrimenti, 2011
Collana: Greenwich
Pagine: 304
Prezzo: 18€

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