Search
Wednesday 24 April 2024
  • :
  • :

The Iron Lady | Fuori le Mura

The Iron Lady

25 gennaio 2012

di Giuseppina Genovese

Una straripante Meryl Streep in un ritratto un po’ troppo psicologico e di parte sulla donna che ha cambiato la storia

Un’anziana signora un po’ frastornata per l’età e la malattia si aggira fra gli scaffali di un supermercato alla ricerca di mezzo litro di latte di 49 penny. Dopo poco la vediamo tornare a casa alle prese con la colazione in compagnia del marito nella sua casa a Chester Square, Londra.  Le poche persone che non conoscessero la traduzione inglese di “La donna di ferro” a fatica potrebbero riconoscere dietro quel volto mite e quasi dolce, Margaret Thatcher, la donna che ha coinvolto e sconvolto nel bene e nel male un’intera nazione, e perché no, anche il mondo intero. Quando uscì la notizia di un film dedicato alla figura dell’unico Prime Minister donna della storia dell’Inghilterra, probabilmente nessuno avrebbe immaginato di vedere un ritratto così intimo della donna che, venuta dal nulla, ha sacrificato la famiglia in nome del successo, del potere e della politica. Ancora più destabilizzante capire dopo pochissime scene che il suo amato marito con cui dialoga abitualmente in realtà è morto da qualche anno. E invece inizia proprio così l’ultimo biopic della stagione (dopo J.Edgar di Clint Eastwood): giunta alla soglia degli 80 anni, della Thatcher non è rimasta più nulla, ma basta poco, davvero poco, qualche scatolone da risistemare nei suoi attimi di lucidità,  per far riemergere i ricordi e ritrovarsi di nuovo lì, dove tutto ebbe inizio. Sono flashback improvvisi, a volte violenti, quelli che la colgono nei momenti più disparati delle sue lunghe gionate, creandole confusione e generando preoccupazione a sua figlia Carol e alla servitù.

Le visioni di Denis, così allegre e dispettose nello stesso tempo, fungono da anello di congiunzione fra presente e passato, riportandola indietro nel tempo: alle prese con la drogheria del padre, l’ammissione alla Oxford University, le prime battaglie politiche  dove cercava di  farsi ascoltare in un mondo dominato dagli uomini perché lei mai e poi mai “avrebbe lavato le tazze come sua madre”. E poi la grande ascesa fra le file dei Conservatori, la nomina a Ministro dell’Istruzione,  fino a scrivere una nuova pagina di storia: il primo ministro donna in un paese Occidentale. Ma anche un Primo Ministro responsabile di una politica disastrosa di tagli della spesa pubblica, fautrice di un collasso finanziario, del conflitto nelle isole Falkland (ma il film ne sottolinea solo la vittoria finale), dell’introduzione della Poll Tax, dell’inasprimento del conflitto con l’IRA, della chiusura delle miniere di carbone nell’ Inghilterra del Nord, della disgregazione dei sindacati, e degli scioperi che misero in ginocchio l’intero paese. Tanti frammenti di un mosaico che avrebbe preferito una migliore e maggiore ricostruzione. La regista pare preferire la dimensione privata della donna, piuttosto che quella pubblica. Nulla viene detto sulle strategie che l’hanno portata a Downing Street, e sul prezzo  che ha pagato in cambio del successo.  La sceneggiatura, che si regge bene nelle parti drammatiche come i dialoghi fra i due coniugi e nel finale non scevro di emozioni, appare per il resto piuttosto confusionaria, probabilmente meglio sarebbe stato concentrarsi su un periodo ben preciso.

Resta l’amaro in bocca per un film che poteva essere un capolavoro se si fossero indovinati gli ingranaggi giusti, ma anche la consapevolezza, ancora una volta, che la più grande attrice di tutti i tempi, ha  un nome: Meryl Streep, fresca della sua 17° nomination ai premi Oscar (oltre a quella per la sua protagonista il film ha ricevuto quella per l’ottimo make-up). Da non sottovalutare nemmeno la brillante prova di Jim Broadbent, che ridà dignità a un uomo dipinto a più riprese dall’opinione pubblica come un fantoccio nelle mani della vulcanica moglie.

Immagine anteprima YouTube

The Iron Lady
Regia: Phyllida Lloyd
Sceneggiatura: Abi Morgan
Cast: Meryl Streep, Jim Broadbent, Olivia Colman, Roger Allam, Susan Brown, Nick Dunning, Nicholas Farrell, Ian Glen, Richard E.Grant, Anthony Head, Harry Lloyd, Michael Maloney, Alexandra Roach, Pip Torrens, Julian Wadham, Angus Wright
Produzione: Uk/Francia 2011
Durata: 104′
Distribuzione italiana: BIM Distribuzione
Data di uscita: 27 Gennaio 2012                                           

Share