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Mission Impossible: Protocollo fantasma : Fuori le Mura


Mission Impossible: Protocollo fantasma





23 gennaio 2012 |



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Sono passati sedici anni dal primo Mission Impossible di Brian De Palma ma il tempo non sembra aver scalfito Tom Cruise. La scena in equilibrio girata nella sala dei computer ha fatto scuola e trovato schiere di imitatori ma ogni volta il regista di turno deve inventarsi qualcosa di più stupefacente. Cruise non accetta controfigure e ogni volta supera gli standard, ogni missione ha eclissato la precedente in spettacolarità e in quest’ultima pellicola di certo l’attore non delude. In una delle scene mozzafiato fa l’uomo ragno sull’edificio più alto del mondo. Protocollo fantasma è stato girato in cinque mesi tra Dubai, Mosca, Praga, Vancouver e Mumbai con un budget di 140 milioni di dollari. Alcune scene sono girate nel Burj Khalifa, l’edificio di cui sopra, la location perfetta come sfondo della sequenza più adrenalinica del film.

In Protocollo fantasma si vede lo zampino di Abrams. Anche se non ne firma la regia, come avvenuto per il terzo capitolo, produce quest’ultimo con Cruise e Brian Burke, cofondatore della Bad Robot. Abrams è sotto i riflettori negli ultimi anni, ha firmato molti serial di successo planetario come AliasLost e l’ultimo Fringe. Mission Impossible III, infatti, ha molto dell’impronta di Alias, incentrato ugualmente su giochi di potere tra CIA e organizzazioni extragovernative, ma è meno entusiasmante del serial e eccessivamente smielato. Con Bird il film ritorna thriller anche se negli anni si è allontanato troppo dall’idea originale del cult di De Palma scadendo in un entertainer fine a se stesso.

Interessante la scelta del regista Brad Bird, il quale proviene dalla scuola dell’animazione digitale, vince l’oscar con Ratatouille e firma Gli Incredibili e L’uomo di Ferro. E’ la sua prima volta dietro un action movie ma regala al pubblico grandi emozioni. Certo, siamo ben lontani dai tempi della regia di De Palma che emanava una classe patinata inimitabile. Il secondo capitolo, con la regia di John Woo, era scaduto nettamente dal punto di vista della trama, più una serie di scene entusiasmanti che si cercava di mettere insieme raccordandole tra loro. Il secondo Mission Impossible era tronfio, ostentava il riecheggiare a leggende mitologiche e immagini sacre.

Il terzo, con la regia di J.J. Abrams, che decisamente sa cosa vuol dire creare tensione, è stato inaspettatamente deludente. Capitolo della saga passato inosservato malgrado le scene mirabolanti, la storia scorre troppo velocemente in un ritmo più che serrato, lo spettatore è pressato in un tunnel come una mucca al macello. Il Mission Impossible di Bird è entusiasmante, a tratti troppo semplicistico, quasi puerile, si cerca troppo ciò che colpisce facilmente l’occhio dello spettatore e lo si imbocca come un pupo, sottovalutandolo. Mission Impossible è ormai un brand da due miliardi di dollari e chi amava il genere del primo in parte si accontenterà e alzerà le spalle provando la pena di chi guarda una rockstar la cui musica è diventata troppo commerciale.

Ethan Hunt è costantemente sul filo del rasoio: dopo un devastante attacco al Cremlino l’intera IMF (Impossible Mission Force) viene accusata dell’attentato. Il presidente del Stati Uniti attiva il Protocollo Fantasma. Hunt e i suoi dovranno fermare un pericoloso terrorista che minaccia una nuova guerra mondiale e nel frattempo tenere a bada la polizia russa che li ritiene responsabili dell’attentato. Hunt questa volta sarà affiancato da una squadra non compatta, i cui membri conosce a malapena. Nessun piano, nessun aiuto, nessuna scelta per riuscire in questa folle missione.

Mission Impossible: Protocollo Fantasma
Mission Impossible: Ghost Protocol
Regia: Brad Bird
Interpreti: Tom Cruise, Jeremy Renner, Simon Pegg, Paula Patton, Michael Nyqvist
Produzione: USA, 2011
Durata: 132′
Distribuzione: Universal Pictures International Italy
Uscita: 27 gennaio 2012

 



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Category: Cinema