Search
Friday 19 April 2024
  • :
  • :

Festival delle Scienze, le installazioni artistiche | Fuori le Mura

Festival delle Scienze, le installazioni artistiche

22 gennaio 2012

di Lorenzo Pasqualini

Nelle quattro giornate del Festival, tante le installazioni artistiche sul tema del tempo, fra video e concerti musicali no-stop

Scopri su FLM tutti gli argomenti più interessanti del Festival delle Scienze 2012!

Fuori le Mura ha seguito la VII edizione del Festival delle Scienze di Roma. Il tema affrontato quest’anno è stato il tempo. Una dimensione che trascende la natura umana e, proprio per questo, ha creato problematiche in molti ambiti della conoscenza: nell’astronomia, nella fisica, nella psicologia, nella biologia, nell’antropologia, ma anche nella religione, nell’arte e nella filosofia. FLM ha assistito alle lectiones magistrales degli esperti che hanno provato a spiegarne il carattere e la struttura, e ha cercato di esporre in maniera esaustiva il loro pensiero in proposito.

Foto di Musacchio & Ianniello

Nelle quattro giornate del Festival delle Scienze, gli ambienti dell’Auditorium fuori dalle sale dove si tenevano le lectiones magistralis, hanno ospitato installazioni sul tema del tempo. Una delle più scenografiche è stato il Cerimoniale musicale per cento metronomi, di Giorgy Ligeti, in cui cento metronomi disposti in fila l’uno accanto all’altro battono ognuno un tempo diverso, creando così un concerto particolare fatto di continui ticchettii.

Nell’ ampia sala aperta a tutti chiamata Spazio Risonanze si sono invece alternati ininterrottamente per 24 ore, novanta pianisti che hanno così creato un concerto no-stop molto particolare. L’autore di questa installazione è Erik Satie. Nei corridoi fra una sala e l’altra erano presenti anche video installazioni, con proiezione di video d’autore. Uno di questi è Bikini di Beryl Korot e Steve Reich, che fa riflettere mostrando le immagini degli esperimenti atomici svoltisi negli anni cinquanta nel Pacifico mentre un countdown dell’esplosione nucleare viene continuamente mostrato in sovrimpressione, retrogradato, dilatato e rallentato. Un altro video artistico è First Dream, di Bill Viola, che mostra il passare del tempo di una città come Tokyo.
E ancora, la video installazione ZimmerFrei, con la serie Panorama, una serie di ritratti di città che fanno riflettere sulla deformazione del tempo. Infine l’installazione audio di Valentina Vetturi La macchina che produce il tempo, indagine sul tempo soggettivo, reiterata dalla continua domanda “cosa è il tempo per te?”.

Vicino alla sala Sinopoli è rimasta per tutto il tempo del Festival l’installazione Cronografie, un percorso di gioco dove grandi e piccoli hanno potuto interrogarsi su cosa sia il tempo e vedere come per un fisico, un biologo, uno scrittore o un regista esso abbia significati diversi. Poco vicino lo Startometro ha permesso a grandi e bambini di verificare i tempi di risposta del nostro cervello a un impulso esterno, in questo caso il “via” dato da un colpo di pistola in una gara di atletica. Grazie a delle telecamere e dei sensori, ognuno poteva verificare i tempi di risposta allo sparo, iniziando a correre su una finta pista.

Tanta la gente che ha assistito alle installazioni, nei tempi di pausa fra una conferenza e l’altra.

Share