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E ora dove andiamo?, un film di Nadine Labaki | Fuori le Mura

E ora dove andiamo?, un film di Nadine Labaki

16 gennaio 2012

di Simone Arseni

Il film della regista libanese è piacevole, leggero e ben strutturato

Un corteo di donne vestite a lutto avanza verso il cimitero del villaggio. I loro mariti e i loro figli sono rimasti uccisi nel corso del conflitto religioso tra cristiani e musulmani che ha diviso il paese per lungo tempo. Tornata la pace, davanti alle difficoltà di una convivenza comune, quelle stesse donne, stanche degli scontri sanguinosi e stanche di piangere la morte dei propri cari, decidono di salvaguardare ad ogni costo la tranquilla comunità in cui vivono, minacciata dal riaccendersi degli scontri nel resto del paese. La loro amicizia ed inventiva le aiuterà a tenere lontani i contrasti religiosi che accendono l’odio fra gli uomini, il fanatismo che tende a mettere l’uno contro l’altro, fucili alla mano, i loro mariti, i loro figli. Questa è la trama di E ora dove andiamo?, ultimo film della regista libanese Nadine Labaki, che uscirà nei cinema italiani a partire dal 20 gennaio 2012.

Una trama leggera e divertente, dal tono favolistico, ma che non manca, in alcuni momenti, di commuovere ed emozinare. Le relazioni umane sono ben costruite, anche se spesso in modo caricaturale, e non mancano momenti drammatici in linea condotte con sobrietà e rigore. Il film è dunque completo. Il succedersi delle vicende è descritto attraverso lo sguardo delle donne, a volte ingenuo, altre volte profondo e concreto. Sotto questo sguardo, i protagonisti maschili appaiono deboli e un po’ goffi, tutti presi dal sacro furore dell’odio ideologico al punto da calpestare l’amicizia e da ignorare quella semplicità dei rapporti esistente che, se considerata, potrebbe unire e pacificare una comunità. L’affrontare il dramma di un conflitto religioso incipiente con ironia è, come afferma la stessa autrice, “una strategia di sopravvivenza, un modo per cercare di trovare la forza per riprendersi. In ogni caso per me rappresenta una necessità. Desideravo che il film fosse una commedia più che un dramma e che riuscisse a provocare più risate che commozione”. L’equilibrio fra risate e commozione, ad ogni modo, è ben dosato e risulta piacevole.

Il canto e il ballo, inoltre, sono caratteristica peculiari del film, come nei vecchi film della Walt Disney. La musica, scritta da Khaled Mouzanar, marito della regista, dà un tocco fiabesco a molte scene, un’allegria e una vitalità insolite da riscontrare in film che ha come sfondo un tema politico. Ha detto Nadine Labaki: “Khaled e io siamo sposati e lui è il padre del mio bambino. Mi piace la sua sensibilità e sono continuamente sorpresa dalla sua capacità di visualizzare le immagini dei film e di tradurle in musica già soltanto dopo aver letto la sceneggiatura”. Anche questa tranquillità familiare, la serenità di una intesa coniugale sembra trasfusa nella scenografia del film, nelle immagini e nei paesaggi nitidi e pacificati. Un buon film, ironico e leggero. Un buon esempio di come la realtà possa essere letta come una fiaba e, a volte, trasformata in fiaba.

Immagine anteprima YouTube

 

 

 

E ora dove andiamo?
Regia: Nadine Labaki
Sceneggiatura: Nadine Labaki, Jihad Hojeily, Rodney Al Haddad
Cast: Nadine Labaki, Claude Maz Moussawbaa, Layla Hakim, Yvinne Maalouf, Antoniette Noufaily, Petra Saghbini, Ali Haidir, Kevin Abboud.
Distribuzione: Pathé International
Durata: 100 minuti
Uscita: 12 gennaio 2012

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