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“Andrà tutto bene”, l’hanno detto i Rashomon | Fuori le Mura

“Andrà tutto bene”, l’hanno detto i Rashomon

9 gennaio 2012

di Maria Cristina Costanza

Impatto con il mondo in 10 “scomode” tracce

“Andrà tutto bene”, primo album dei Rashomon

Ha solo un mese di vita eppure già muove i primi passi verso il successo. Il segreto? Il talento tipico di chi conosce la musica e la forza di chi vuole farne un mezzo di comunicazione effettivo. Parliamo dei Rashomon, che ad un anno dalla fondazione in band, hanno pubblicato, lo scorso 25 novembre,  il primo album dal titolo Andrà tutto bene (etichetta Lo scafandro, distribuzione Wondermarl). Una collezione di 10 brani che ha molto da comunicare, a chi si nasconde dietro le solite tracce e a chi è stufo di sentire sempre gli stessi comodi cliché risuonare per le radio.

La tipicità del sound nasce, anzitutto, dagli elementi che compongono la band. Un trio, nato e cresciuto a Modena, formato da Kheyre Walamaghe (voce e piano), Simone Galassi (chitarra) e Matteo Fiorini (batteria). Ne viene fuori un mood (a cui mancano le cupezze del basso, molto brevemente) e che non smette di graffiare, brano dopo brano, caso dopo caso, con un fare semplice e diretto e per questo veramente forte. Ingredienti del percorso il rock duro, i riff elettrici nervosi, un pizzico di blues, una spolverata di funky contornate dalla sensibilità d’autore, sulla riga di grandi nomi come Tom Waits e De Andrè. Servita, infine, con originalità. Questo il tocco “di classe”.

Come la musica vera insegna, però, il sound non basta. A dispetto di quanto dica spesso il mercato, infatti, i testi contano ancora. E così in dieci momenti si cuciono dieci piccole storie dalle suggestioni oniriche di memoria lewiscarrolliana e dalle verità violente di proporzioni bukowskiane. Un album che passa nelle orecchie con tutta la potenza di un live, sporco e deciso, vissuto sul palcoscenico della vita. La vita dell’amore che consuma della traccia Fuoco, dell’abbandono alla solitudine di Persi, dell’intimità filosofica e religiosa di Black Jesus e Vite Splendide, dell’urlo di denuncia sociale di Maledetti e Mamma è un brutto mondo, traccia introduttiva. Un viaggio intenso che passa anche per la frustrazione di Meglio rinunciare e fa capolinea alla ballata Tempo, quando il male si scioglie in morbidezza per lasciare il segno e l’emozione tipica della chiusura di un concerto memorabile. Il momento in cui, dopo aver ballato e cantato la tua rabbia, porti via una degna consolazione. Il sollievo di partecipare a parole scelte e vere. Il conforto di averlo fatto su una strada che già hai battuto, quella della buona musica.

Sincretismo e unità, parti e tutto a costruire un epica limpida e diretta, a celebrazione degli insignificanti e meravigliosi eroismi del nostro mondo. Un lavoro, curato e ben costruito, che annuncia bene l’avvento di un nuovo protagonista sulla scena della musica italiana: i Rashomon, appunto.

Andrà tutto bene
Artista: Rashomon
Etichetta:Lo scafandro
Distribuzione: Wondermarl;
Tracklist: 1.Mamma è un brutto mondo,2.Fuoco,3.Maledetti, 4.Meglio rinunciare, 5.Black Jesus, 6.Persi, 7.Vite splendide, 8.Denti storti, 9.Il cielo di Super Mario, 10.Tempo
Data di uscita: 25 Novembre 2011

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