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Arriva “Il gatto con gli stivali” | Fuori le Mura

Arriva “Il gatto con gli stivali”

5 dicembre 2011

di Susanna D’Aliesio

Antonio Banderas e Salma Hayek a Roma per presentare il nuovo progetto Dreamworks

Durante l’epopea dell’orco verde in molti speravano in un spin off de Il gatto con gli stivali e finalmente è giunta l’ora. Il 16 dicembre uscirà l’attesissimo prequel sulla vita del gatto più affascinante del cinema, ecco il Gatto con gli stivali prima che incontrasse Shrek. I protaginisti, uno splendido Antonio Banderas e un’effervescente Salma Hayek, sbarcano a Roma per parlarci dei loro personaggi. Li accompagnano Chris Miller, sceneggiatore del primo e secondo capitolo di Shrek e anche regista del terzo e Jeffrey Kazemberg, signore della Dreamworks.

Come è nata l’idea di fare un film totalmente incentrato sul personaggio del Gatto?

Chris Miller: Lavorare su Shrek ci ha fatto scoprire la bellezza e la complessità di questo personaggio, così abbiamo pensato di creare qualcosa di nuovo. Vi assicuro che vedrete delle cose bellissime in questo film. Si tratta veramente di un gran bel personaggio. In questa pellicola vedrete delle cose completamente differenti anche da ciò che avete visto negli stessi film di Shrek. Sarà un film molto potente e epico.

Una domanda per Banderas. Abbiamo letto che lei ha dichiarato che ci sono degli aspetti che la rendono simile al Gatto con gli stivali. Quali sono?

Antonio Banderas: Io adoro questo personaggio. E’ vero, questo personaggio è stato costruito intorno a delle cose che avevo già fatto, c’è qualcosa di Zorro, ad esempio il cappello e la spada, ma anche del Robin Hood di Errol Flynn e anche di altri personaggi del settore “cappa e spada”. C’è una dicotomia nel personaggio del Gatto: lui ha una voce forte intrappolata nel corpo di un gattino. Per me è stata una scelta di recitazione che crea un contrasto molto interessante, un tipo di voce più “grave” in un gatto crea un contrasto che non ci si aspetta.

Jeffrey Katzenberg come è nata l’idea di portare questo personaggio sul grande schermo?

Jeffrey Katzenberg: Nel secondo film di Shrek c’è stato un momento in cui entra in scena il gatto con gli stivali, quando arriva dice : “abbiate paura di me” e cosi inizia la sua storia. Da quel momento era destino che si facesse un film su di lui. Abbiamo voluto fortemente Chris Miller. Egli era nel team creativo del secondo Shrek e regista del terzo Shrek,  ha amato molto questo personaggio e si è voluto assumere la  responsabilità di portarlo sul grande schermo con un film tutto suo.

Chris Miller: Avendo lavorato su Shrek, avevamo già dato il via a questo personaggio. È stata un’esperienza liberatoria, abbiamo avuto la possibilità di inventare un mondo che è diverso da quello di Shrek, sapevamo che sarebbe stato un film coraggioso, potente, romantico, sexy.

Per Salma Hayek. Kitty la gattina non ha gli artigli ma è scaltra e intelligente. Quali sono i tuoi artigli?

Salma Hayek: Una bella domanda. Penso che nella società di oggi per troppi anni le donne sono state private della loro capacità di lotta, delle loro unghie. Ma noi donne abbiamo sempre il modo per farci sentire e soprattutto la capacità di riuscire a improvvisare e riuscire ad adattarci alle situazioni. Noi abbiamo il dono di riuscire a fare del nostro meglio anche nelle peggiori situazioni. Riusciamo sempre a sopravvivere.

Per Antonio Banderas una domanda sul cinema italiano contemporaneo di registi come Nanni Moretti o Paolo Sorrentino, le piacerebbe lavorare con uno di questi?

Antonio Banderas: Finché c’è una buona storia e un bravo regista mi piace lavorare su ogni progetto. Negli ultimi anni ho deciso di lavorare solo con persone con cui mi trovo bene, ho cominciato a “tagliarmi i vestiti da solo” anche se si tratta di interpretare un personaggio piccolo. Sono qui perché mi è piaciuto il progetto. L’ Italia è stata sempre una gran forza nel mondo cinematografico forse più nel passato, ma oggi ci sono registi come Moretti e Sorrentino che sono nomi importanti. Ho in ballo dei contatti con delle produzioni italiane ma non so se entrerò in questi lavori visto che quest’anno dirigerò un mio film e ho tanti altri progetti.

Kitty “Zampe di Velluto” e il gatto con gli stivali faranno dei gattini nel prossimo film?

Salma Hayek: Dovrete chiederlo a Katzenberg perché lui sa se sta già pianificando il sequel. Mia figlia Valentina è rimasta delusa che i due gatti non si baciano nel film.

Ultimamente nei film viene usato il tema della fratellanza come elemento di risoluzione ai problemi globali. Anche in questo caso abbiamo un momento in cui il Gatto dice a Humpty Dumpty che, malgrado i loro screzi, saranno amici per sempre. Volevo quindi sapere cosa pensate voi della fratellanza, potrebbe rappresentare una soluzione alla crisi che stiamo vivendo in questo particolare momento?

Antonio Banderas: (ride) In realtà non vedo alcuna implicazione politica nella relazione tra un uovo ed un gatto! Comunque se ripercorriamo le origini della storia del Gatto, in Shrek per esempio, possiamo vedere che inizialmente è una figura negativa ma poi si tira indietro proprio perché scopre il valore della fratellanza e della famiglia. In questo film si dà anche molta importanza all’amicizia. Oltre a questo, il gatto capisce anche l’estrema importanza di un valore come il perdono. A mio avviso questa è l’unica “arma” che possiamo usare anche nella politica per cercare di mettere a posto le cose.

Salma Hayek: Anche io penso che la fratellanza sia un valore molto importante, ma credo che ci siano anche altre cose da prendere in considerazione. Prima di tutto il fatto che siamo tutti esseri umani. Bisogna pensare alla fratellanza in questo modo, tutti gli uomini al di là delle differenze culturali, religiose e politiche, sono esseri umani. Non dobbiamo mai dimenticarlo.

Una domanda per Antonio Banderas, il Gatto con gli stivali ha uno spessore da cavaliere spagnolo?

Antonio Banderas: Certo è un cavaliere spagnolo. E’ molto importante per la comunità latina che vive negli Stati Uniti avere un film che rappresenta la nostra scommessa. Quanto più perché si tratta di un budget molto alto dedicato da Hollywood a una storia “ispanica”. In questo film i cattivi parlano inglese mentre i buoni hanno l’accento spagnolo. L’idea di sostenere la comunità spagnola è molto importante negli Stati Uniti. E’ importante creare la possibilità che certi personaggi che non siano  più dei semplici cliché. Il carattere del personaggio di Salma è splendido perché è uno spirito libero, perché è una donna spagnola forte ed è importante che il mio personaggio non sia il classico “macho” spagnolo che tutti si aspettano. Nella scena finale quando Kitty se ne va con gli stivali del Gatto e lui la guarda, è come se le dicesse “ti amo”. E’ importante questo carattere dei personaggi per la comunità ispanica degli Stati Uniti, è importante sostenere la diversità culturale.

 

 

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