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Demoni, istruzioni per l’uso: tenere lontano dalla portata dei seriosi | Fuori le Mura

Demoni, istruzioni per l’uso: tenere lontano dalla portata dei seriosi

21 novembre 2011

di Flavio Camilli

Moore esplora il fantastico attraverso la lotta (sempreverde) tra bene e male. Il resto lo fanno le regole del genere, una bella padronanza della narrazione e una penna che non fa complimenti

C’è chi dice che in questi tempi oscuri e cattivi non ci sia proprio spazio per la fantasia. Figurarsi se è possibile trovare spazio per un libro inzuppato nel fantastico, che già dei libri, quegli stessi pessimisti, sostengono la quasi totali inutilità. Qualcosa mi suggerisce che invece Christopher Moore, romanziere dalla multiculturale San Francisco, California, non solo non è d’accordo, ma che a questa gentaglia stamperebbe un bel pungo sul naso. O più probabilmente regalerebbe una copia del suo Demoni, istruzioni per l’uso (Elliot edizioni).
Sì perché Moore, come chi scrive, sembra convinto che è proprio la notte più tempestosa a poter ospitare le meraviglie più sorprendenti. In questi anni tormentati la sospensione dello stupore è un’arma ben più potente della rivoltella (chi la usa più, poi, la rivoltella?!?), perché permette attimi di imprudente tranquillità, mentre ci si crogiola nel letto delle belle storie, ma anche perché è spesso con le favolette che gli scrittori di tutti i tempi hanno gabbato l’ignoranza e recapitato i proprio messaggi profondi un bel po’.

La storia di Travis O’Hearn e del demone Catch non è forse il trionfo della metafora, ma si impegna.
Di che si tratta?
A Pine Cove, cittadina-buco californiana, ti ammazza più la noia che gli anni; il piccolo centro turistico ha contorni sfumati, atmosfera sonnolenta e una gran voglia d’azione. L’aria che tira è a metà tra il polverone delle vecchie vie del Far West e la disperazione in potenza delle province più desolate. Non bastano le sbronze e le scazzottate al Testa di Lumaca, il locale della pimpante Mavis Sand, né le attività esoteriche del clan di Rachel Henderson, nuova santona e salvatrice di donne in difficoltà, a far partire la festa: a Pine Cove solo scintille, mai incendi.
Giunti a causa di un prestito vecchio di novant’anni, Travis, ex seminarista, e il lucertolone demoniaco che nessuno può vedere mettono in subbuglio la calma piatta con lo scopo – non dichiarato ma manifesto – di liberarsi l’uno dell’altro. Il ragazzetto sconosciuto, dai capelli scuri e gli occhi maturi, seduce presto la neo separata Jenny Masterson, si inimica così il fidanzato alcolista Robert che a sua volta, buttato fuori di casa, occupa la roulotte di Brezza il fattone, divorato giorni prima da Catch e ricercato dal finto spacciatore Rivera, in realtà agente della narcotici a rischio licenziamento.
Dal canto suo, il mostro infernale fa di tutto per placare una fame atavica e un’altrettanto vecchia antipatia per il genere umano. E’ un bastardo niente male, nonostante il sarcasmo ammaliatore e la battutina sempre pronta. Sfortuna vuole che nella stessa via sia giunto anche Gian Hen Gian, re dei Ginn, millenario nemico della creatura, e che abbia trovato nel buon Augustus Brine un alleato nella sua lotta al male. Questi solo i presupposti di un’interpretazione grottesca, pop e molto contemporanea della Battaglia per eccellenza.

Non si riesce a stare dietro a Christopher Moore: una trama a catena, in cui ogni anello conduce la narrazione un po’ più in là arricchendola di gustosissimi personaggi (che spesso, sì, durano poche pagine prima di essere divorati), è disseminata di humor nero, caratteri indimenticabili, salaci battute e dialoghi speziati. Una grande capacita di tirare il filo della tensione e il fiato del lettore, poi, è la chiave di volta di una ricetta vincente.
Demoni sguazza felicemente nella propria semplicità: non è nelle intenzioni dell’autore dire come interpretare la storia che sta scrivendo; il suo compito è, appunto, la cronaca di eventi mai avvenuti, ma non per questo meno veri o spassosi. L’attenzione di Moore è tutta concentrata, quindi, sul far quadrare i conti. Non so se abbia mai giocato a Tetris, ma non mi sorprenderebbe scoprirlo un campione: tutte le insignificanti esistenze che prendono parte, volenti o nolenti, al grande progetto di Catch o a quello coraggioso di Gian Hen Gian, compiono un loro percorso autonomo, una parabola che si incastra perfettamente con le altre, donando al tutto una solidità che è un piacere constatere. Pine Cove è una fantasia di granito e perciò perfettamente credibile.

Moore è parte di quella generazione di autori per cui la funzione principale della scrittura è la possibilità di tracciare mondi; sono gli eclettici, quelli che trovi nei credits delle graphic novel, nei colophon dei romanzi e nei titoli di coda dei film di successo; quelli che utilizzano la comicità (e già far ridere scrivendo è un gran talento) per intrattenere ma anche per dire; quelli, infine, che accantonano tutte le ipocrisie e le polveri di un’arte e di un’industria un po’ ammaccate e che si rifiutano di sentirsi in colpa se dalla penna, di tanto in tanto, scappa una storia senza troppe pretese.

Ma non solo: è evidente quanto la lingua sia prima di tutto un veicolo di significato prima che oggetto di ricerca linguistica comunque non assente; lo stile è all’osso, in equilibrio tra detto e taciuto; le informazioni dosate con cura tra l’essere coordinate o ispirazioni. Tutto è definito ma niente definitivo: i punti cardinali sono fissati, la rotta tracciata, ma il viaggio, il bello del viaggiare, tutto nelle mani del lettore.

Come sempre accade, comunque, proprio perché a Moore di dare lezioni non può importare di meno, eccola che sfugge al controllo una riflessione sull’infinita scala di dimensioni dell’universo, sulla comica struttura a matriosca che ci vede sempre interpretare il ruolo del centro della cipolla e sulla brama di potere.
Demoni, istruzioni per l’uso, sicuramente non vi cambierà la vita, ma in questi mesi in cui il sole tramonta ogni giorno troppo presto, può sicuramente regalarvi alcune ore di luce in più. Forse non reali, ma sicuramente vere.

Demoni, istruzioni per l’uso
Practical Demonkeeping
Autore: Christopher Moore
Casa Edtrice: Elliot
Pagine: 256
Prezzo: 16,50  €

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