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Brachetti, Ciak si gira! : Fuori le Mura


Brachetti, Ciak si gira!





7 novembre 2011 |



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Una serie infinita di grazie a Fellini e Rossellini, a Totò per la sua camminata e a Litz Taylor per il suo seno, oltre che alle gambe della Dietrich e ai baffi di Groucho Marx, ai bambini di Truffaut, e ai silenzi di Bergman, alle biciclette di E.T, de La vita è bella e di Ladri di biciclette. Arturo Brachetti decide di chiudere così il suo ultimo spettacolo, Brachetti, Ciak si gira! in programma all’Auditorium Conciliazione dal 28 ottobre al 12 novembre, perché sono questi i personaggi che hanno permesso all’artista torinese di trasformare la propria immaginazione in spettacoli in grado di sbalordire un pubblico di tutta l’età.

Dopo più di un anno di assenza, Brachetti torna con un “One man show”, formato che già in passato l’aveva portato a registrare sold out in giro per il mondo. Nella sua ultima esibizione l’artista dal ciuffo da bimbo vuole raccontarsi al proprio pubblico ricorrendo ai personaggi e alle immagini che lo hanno ispirato e motivato nel riportare in auge l’affascinante arte del trasformismo. E così le due ore di spettacolo diventano un continuo omaggio ai miti del cinema e della televisione: da Harry Potter a Rossella O’Hara, da King Kong a Totò.

Nel mezzo un ricordo del museo del cinema di Torino dove i grandi personaggi del cinema horror si animano grazie a spettacolari trasformazioni. La grande capacità di Brachetti è di aver costruito uno spettacolo in grado di incantare grandi e piccini. Tutti restano a bocca aperta davanti ai colori e agli inaspettati cambi d’abito del mattatore della serata. E così dopo i primi minuti persi a cercare di capire trucchi e modalità ci si lascia andare in un lungo viaggio, condotti da un grande Cicerone capace di tirar fuori il fanciullesco di ognuno di noi.

L’eclettismo di Brachetti prende piede quando, grazie a un po’ di luce e a un telo bianco, l’artista torinese disegna con le ombre delle proprie mani animali di ogni tipo. L’atmosfera è quella giocosa della nostra infanzia e Brachetti riesce a dirigerla come pochi altri sanno fare.

Nel corso dello spettacolo l’artista trova lo spazio per omaggiare Lon Chaney, l’uomo dai mille volti degli albori di Hollywood, e per fare un proprio personalissimo tributo alla città dei VIP riportando sul palco tutti i suoi storici personaggi in un’escalation di trasformazioni e luci.

Il momento più toccante è certamente la dedica a Federico Fellini. Brachetti mette in scena un ricordo caratterizzato da una nostalgica spensieratezza, riuscendo a trasportare il pubblico in un percorso che rappresenta pienamente il grande maestro, autore, tra le altre cose, di una frase molto cara all’artista di Torino: “Il nostro solo limite è l’immaginazione”. E a quanto pare Brachetti di limiti non ne conosce. Il suo spettacolo va ben oltre l’immaginazione. Riuscire a concentrare in due ore di esaltanti cambi d’abito una cascata interminabile di emozioni è qualcosa d’inimmaginabile. L’atmosfera che si respira nel teatro è surreale. Per 120 minuti si abbandona ogni tipo di imbarazzo e ci si sente liberi di emozionarsi quando si vede la candida Biancaneve trasformarsi, in pochi istanti, nella spietata Crudelia De Mon.

Per Brachetti si tratta di un ritorno in grande stile e senza dubbio l’unicità della sua forma teatrale lo porterà a registrare ancora una volta molti successi in giro per i teatri di tutto il mondo. Un successo meritato e, dopo i ringraziamenti rivolti alle sue muse ispiratrici, è giunto il momento di ricambiare e ringraziare chi con la sua arte magica regala al proprio pubblico emozioni quasi dimenticate.

 

Brachetti, Ciak si gira!
Di: Arturo Brachetti
Regia: Serge Denoncourt
Con: Arturo Brachetti
In scena dal: 28/10/2011 al 12/11/2011 (esclusi 6-7/11/2011)
Dal lunedì alla domenica ore 21:00; sabato anche ore 17:00
Auditorium Conciliazione
Via della Conciliazione, 4 Roma
Prezzo: Primo Settore € 51,50; Secondo Settore € 40,00; Terzo Settore € 28,50



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Category: Teatro