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Sgarbi Mode Off | Fuori le Mura





Sgarbi Mode Off

23 maggio 2011

di Daniele Fabbri

Chiude dopo un flop di ascolti il programma di Vittorio Sgarbi. Un programma di cultura, su Rai1, in Italia, fallisce. Tutto fuorché essere stupiti, no?

“Pensavo ad un risveglio diverso, invece di un matrimonio è stato un funerale ed è difficile capirne le ragion i[…] Chi l’ha visto e Melania sono di interesse superiore rispetto alla difesa del paesaggio. Forse sul paesaggio dovevamo fare una puntata di Chi l’Ha Visto”. (fonte: Corriere.it)

Forse è vero, in Italia qualcosa sta cambiando.
Altrimenti, come si spiega che Vittorio Sgarbi sia improvvisamente diventato un ingenuo?

Caro Vittorio, la tua amarezza e la tua schiuma verde in bocca sono fuori luogo quanto un funerale col gioco aperitivo.
Sei un tipo controverso, enigmatico (una domanda: se trombi tanto come dici, come mai sei sempre così nervoso?!), ma certo l’atteggiamento del verginello colto di sorpresa non ti si addice.
Guardiamoci nelle palle degli occhi.
Hai tentato di fare un programma televisivo, già motivo sufficiente per cremare il concetto di ‘dignità’ e disperdere le ceneri in una cinquantina di BigMac.
Inoltre, hai tentato un programma di cultura, che è come se Margherita Hack tentasse una lezione di astronomia di sabato sera al Billionaire.
Va male, e non ci serviva PaoloFox per immaginarlo, e tu?
Ti stupisci? Andiamo! E’ un peccato svilirti così, finisci per passare per una Flavia Vento qualsiasi!

“La verità è che stavamo facendo cose troppo interessanti e siamo stati immediatamente azzoppati”.
Dove sei stato finora, stellina? A giocare a calcetto con Hegel Nietzsche e Leibniz?

E poi, leggo, alla fine della puntata sei andato a fare un Brindisi a casa di Berlusconi: “Berlusconi era compiaciuto per la trasmissione. Ha fatto alcune osservazioni tecniche, da uomo di televisione […] ma soprattutto era compiaciuto” del fatto che “per una volta fosse assolutamente tranquillo che non si parlava di lui in un programma televisivo”.
Ora, per quanto sia anche io un aperto sostenitore del comitato “Chi-in-tv-parla-ancora-di-Berlusconi-è-un-approfittatore-rompicoglioni”, diciamo: se il tuo programma va male perché l’Italia è un paese di pecoroni che preferisce Saviano e Chi l’ha Visto a Borges e Piero Della Francesca, la colpa non è un tantinello del tuo amico?
Capisco che sia impossibile per uno come te resistere alla tentazione di entrare in una villa piena di quadri, statue e probabilmente fiche, ma non sarà il caso magari di non farlo sapere ai giornalisti?

Vittò, se poco poco vuoi divulgare un pò di cultura attraverso la tv, scrivi monologhi per Fiorello!
Oppure, non ti opporre, conviene cavalcare la cresta: un programma di cultura in prima serata, sul primo canale d’una televisione nazionalpecoraia, condotto dal critico d’arte più antipatico del millennio, in un paese di teorici dell’acconciatura e dottori in mortadellerie, fallisce?

E beh, è colpa di Pisapia.

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