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Se sei così, ti dico si | Fuori le Mura





Se sei così, ti dico si

18 aprile 2011

di Tania Marrazzo

Come fa una ricca e giovane showgirl a rilanciare un vecchio cantante trash

Se sei così, ti dico si è il quinto film di Eugenio Cappuccio che, dopo Volevo solo dormirle addosso e Uno su due, si inserisce a pieno titolo in quello spazio indefinito del cinema italiano che sta fra il cinepanettone e la commedia, per dirla in breve né carne né pesce, solo tanta dilagante mediocrità che aspira presuntuosamente al film d’autore. Prodotto fra gli altri dalla DueA Film di Antonio Avati, fratello del regista Pupi e principale autore del soggetto ispirato dalla trasmissione televisiva I migliori anni condotta da Carlo Conti (che appare anche nel cast nella parte di se stesso), Se sei così, ti dico si è interpretato da Emilio Solfrizzi e dal lato B più lodato d’Italia, quello di Belen Rodriguez la supergossippata showgirl argentina ultima valletta a calcare il suolo sanremese.

Come ci si poteva facilmente aspettare, anche se la trama non è del tutto scontata, la costruzione della storia risulta assolutamente poco originale e la morale trita e ritrita. Piero Cicala (Emilio Solfrizzi) è uno dei tanti cantanti vissuti per anni grazie al successo estivo di una sola canzone, Io, te e il mare, dopo la quale è tornato nella sua piccola Savelletri dove lavora in un ristorante gestito dalla ex moglie (Iaia Forte). Un giorno un agente televisivo (Fabrizio Buonpastore) gli comunica che Carlo Conti lo vorrebbe come gloria del passato nella sua trasmissione I migliori anni. Dopo qualche indecisione Piero si rifà trucco e parrucco, indossa il suo abito vintage e parte per Roma dove sarà ospite del prestigioso hotel Exedra, qui incontrerà Talita Cortés (Belen Rodriguez), una bellissima e viziata superstar che incredibilmente sarà l’unica a credere nuovamente in lui.

Trash quanto basta, la pellicola di Cappuccio viene guidata dalle apprezzabili doti attoriali di Solfrizzi e dalle altrettante doti fisiche di Belen, perfetta interprete di un’esagerata se stessa che per l’occasione si trasforma in una Paris Hilton meno sciacquetta e dalla maggiore carica erotica, elementi che oltre ad incastrarsi insieme in maniera poco credibile non bastano di certo a garantire la riuscita del film. Tralasciando le numerose inquadrature gratuite sul corpo dell’attrice argentina e il ridicolo soggiorno americano, le vicende di Piero Cicala vogliono mettere in luce la spietatezza e il degrado di un mondo televisivo fatto di personaggi usa e getta che vengono recuperati all’occorrenza soltanto per essere sfruttati e derisi. Il bisogno di denaro ha sempre spinto il cantante ad adeguarsi a ciò che il mercato e il pubblico richiedeva, ovvero un effimero tormentone come Io, te e il mare, ma il vero Piero è anche in grado di testi profondi e commoventi, almeno stando alla finzione filmica, come Amami di più che colpisce il cuore della superficiale e ricca Talita che decide di portarselo in America dove non tarderà a riscuotere un assurdo successo. Sarà il pubblico americano peggiore di quello italiano o più intelligente? Nessuna delle due perché tale scelta, insieme al patetico finale, sono gli elementi che fanno tracollare un film, per alcuni aspetti gradevole, che vuole riflettere senza far riflettere finendo per accartocciarsi su se stesso.

Se sei così, ti dico si
Regia: Eugenio Cappuccio
Sceneggiatura: Eugenio Cappuccio, Claudio Piersanti, con la collaborazione di Guia Soncini
Cast: Emilio Solfrizzi, Belen Rodriguez, Iaia Forte, Fabrizio Buompastore, Totò Onnis, Gaetano D’Amore, Salvatore Marino, Roberto De Francesco, Gianni Colajemma, Pinuccio Sinisi, Manuela Morabito, Francesca Faiella, Vito Cassano, Lucia Lanzolla, Vincenzo Grassi, Azzurra Martino, Marco Montingelli, Vito Lisi, Mario Canetti, Federico Rosati
Paese: Italia 2011
Durata: 100ʹ
Produzione: DueA Film, in collaborazione con Medusa Film e SKY Cinema
Distribuzione: Medusa
Data di uscita: 15 aprile 2011
Sito ufficiale
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