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XIII Settimana della Cultura. Fino al 17 aprile siete voi i “fortunati” | Fuori le Mura





XIII Settimana della Cultura. Fino al 17 aprile siete voi i “fortunati”

11 aprile 2011

di Andrea Palazzo


Fino a domenica sarai “il cittadino più fortunato del mondo”. È questo lo slogan che accompagna la XIII edizione della Settimana della Cultura, l’evento che per nove giorni (melius abundare quam deficere) permette di visitare gratuitamente musei, aree archeologiche, archivi e biblioteche statali.

“L’Italia è un Paese dallo straordinario patrimonio artistico e culturale” – esordisce così la presentazione della manifestazione sulla home page del sito del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, che prosegue – “Si tratta di un tesoro dall’inestimabile valore che abbiamo avuto il privilegio di ricevere in eredità dai nostri antenati nel corso dei secoli”.
Un’eredità che è stata riscoperta a partire da sabato 9 aprile e che rimarrà a disposizione di turisti e curiosi fino a domenica 17. A poco meno di un mese dai festeggiamenti per i 150 anni dell’Unità d’Italia, la celebrazione nazionale è ancora al centro degli appuntamenti in programma, aspetto principale delle oltre 2500 proposte della Settimana della Cultura.

Quale elemento migliore di un universo condiviso di ricchezze culturali per collegare un paese socialmente, politicamente ed economicamente disomogeneo? Da Nord a Sud l’iniziativa propone momenti impedibili: in Piemonte il castello ducale di Agliè apre le sue serre e le cucine; in Lombardia la Pinacoteca di Brera offre una mostra su Hayez e il romanticismo tra Manzoni e Verdi; in Abruzzo, devastato due anni fa dal terremoto, si procede alla riscoperta dell’Aquila con visite guidate nei monumenti puntellati; in Campania Artecard realizza nelle cinque province itinerari di visita alla riscoperta dei luoghi; in Puglia il Museo Nazionale Archeologico di Manfredonia espone Stele di pietre decorate ad incisione dai Dauni tra le metà del VII ed il VI secolo a.C., e tanto altro ancora. Tutte le iniziative sono consultabili dal sito del MiBac, selezionando la regione interessata.

Non ce ne voglia il resto del Paese, ma a farla da padrona saranno ancora una volta la città di Roma e il Lazio. Sono più di 250 gli appuntamenti che vedranno coinvolta la regione, in tutti i capoluoghi di provincia e nei piccoli comuni.
L’anniversario dei 150 anni della nazione rimane il tema privilegiato. Nella Capitale rimane aperto il Museo della Repubblica romana e della Memoria Garibaldina mettendo a disposizione i documenti del periodo. Alcuni itinerari riguardano l’illustrazione dei monumenti archeologici collocati lungo le strade percorse dai Bersaglieri: dall’ingresso in città attraverso i quartieri Nomentano e Salario, fino alle Mura aureliane e a Porta Pia.

Al Museo Napoleonico, invece, si potrà assistere alla mostra che indaga la connessione tra Giuseppe Mazzini e la musica. Melodia protagonista con i brani di Franz Liszt nel bicentenario della nascita con una mostra di immagini e un concerto di Lesile a Villa D’Este (Tivoli).
Ai Musei Capitolini è possibile partecipare a visite, laboratori e incontri espressamente progettati per la mostra “Ritratti. Le tante facce del potere” (Qui la recensione su Fuori le Mura). Al Macro, ci sono le esposizioni di Beatrice Pediconi e Roberto De Paolis “No Trace” e di Howard Schatz “New York Shots”.
Tanti i siti archeologici da visitare: il Sepolcreto Salario, il Parco degli Acquedotti o il Teatro di Marcello, il Mausoleo ed Ossario Garibaldino, il Complesso Monumentale del Cimitero del Verano e una chicca finale, una passeggiata ideale nei tre Giardini segreti di Villa Borghese, ripristinati secondo l’originale seicentesco sia nel disegno delle aiuole sia nella scelta delle fioriture.
Nella sala alessandrina dell’Archivio di Stato un’occasione da non perdere per gli amanti di Caravaggio con la mostra di documenti inediti, dipinti e testimonianze sinora mai raccolte raccontano la vita di Michelangelo Merisi nella Capitale.

Dunque scegliete un giorno, approfittate del clima favorevole e concedetevi una visita in uno dei tanti appuntamenti aperti al pubblico. Senza spendere nulla, potrete immergervi in secoli di arte di storia. Poi diteci, almeno per qualche minuto vi siete sentiti baciati dalla Dea bendata?

 

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