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Microstorie. L’ultimo riuscito disco de Il Rovescio della Medaglia : Fuori le Mura


Microstorie. L’ultimo riuscito disco de Il Rovescio della Medaglia





14 febbraio 2011 |



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Con anni e anni di ritardo, ma a volte ritornano. E’ il caso de Il Rovescio della Medaglia, storica band metal e progressive rock che negli anni ’70 ottenne un successo clamoroso dando alla luce La Bibbia e Contaminazione, due album irriverenti e controcorrente che la confermarono come una delle promesse del nascente rock alternativo italiano, e che ora, a distanza di quasi quarant’anni e dopo il silenzio degli anni Novanta, ritorna con un nuovo lavoro dal titolo emblematico: Microstorie. Un titolo, e anche un’opera, fin troppo sobri e “pop”, viene da dire, rispetto ai precedenti lavori, in cui la musica della band, chiamata per abbreviazione anche RdM o semplicemente Il Rovescio, era, non solo brutalmente metal, barbaramente rock, e di quel rock violento e che non lascia tregua, ma anche densa di contaminazioni sia con la musica classica che con il rock di respiro internazionale, si veda quello psichedelico dei Deep Purple e dei Pink Floyd per intendersi. Questo Microstorie è invece, radicalmente diverso dai lavori che RdM ha realizzato in passato: è un disco, sempre progressive rock, caratterizzato quindi da tracce molto lunghe, composite e che si sviluppano su più livelli melodici e armonici, con un forte uso di chitarre, anche in assolo, sparate, così, a sovrastare tutti gli altri strumenti, ma che stavolta si mescola con la nostra tradizione melodica. Potremmo infatti dire, nel definirlo, che l’unico filo di continuità fra questo lavoro e gli altri è la contaminazione: mentre nel loro capolavoro dei primi anni Settanta, Contaminazione, Il Rovescio avevano creato una fantastica e originalissima commistione tra rock e musica classica, nella fattispecie quella polifonica e complessa di Johann Sebastian Bach, al quale era peraltro dedicato l’intero concept album, stavolta attuano una sintesi perfetta fra rock e tradizione melodica italiana.

In mezzo a tracce tipicamente rock, lunghe e multistrato, si dispiegano un’orchestrazione più soft e delle liriche, quasi protagoniste, che seguono, insieme alla musica, l’andamento tipico di strofa e ritornello. A condire il tutto poi, ci sono, in particolare sul finire delle canzoni, dei languidi e potenti assoli di chitarra, firma personale del gruppo, in nome di una continuità fra passato e presente, seppur con notevoli cambiamenti. E per questo che Microstorie è un bel disco questo, fatto di tante piccole storie raccontate in brevi frame musicali di circa cinque minuti l’uno, gradevole, multiplo, ben orchestrato, probabilmente difficile da accettare per i vecchi fan, legati al vecchio modo di fare musica della band, ma invece apprezzabile proprio per questa notevole trasformazione, e per gusto ed equilibrio compositivo nel riportare, con massimo estro ed originalità, in auge quel vecchio rock indipendente italiano, di cui Il Rovescio e i New Trolls furono i massimi esponenti.

Il Rovescio della Medaglia
Etichetta: Riserva Sonora – Carpe Diem Edizioni;
Anno: 2011.
Tracklist
1. Non hai; 2. Microstorie; 3. Luca’s Bar; 4. Cattivi pensieri; 5. Dimmi ancora di sì; 6. Quale film; 7. Ci sono giorni; 8. Tapis Roulant; 9. Grida Urli & Strilli; 10. Souvenir; 11. Hai mai tentato.



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Category: Musica