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Wednesday 24 April 2024
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Libera scienza in libero Stato | Fuori le Mura


hackIl saggio di Margherita Hack inizia con il bellissimo discorso di Piero Calamandrei durante il III Congresso dell’Associazione a difesa della scuola nazionale, l’11 febbraio 1950. Un discorso a favore di un insegnamento vissuto come avvenire in preparazione. La difesa di una scuola laica “che corrisponde a quella Costituzione democratica  che ci siamo voluti dare; la scuola che è in funzione di questa Costituzione”.
L’istituzione scolastica vista come apparato costituzionale quindi, proprio perché al centro degli organi che formano la Costituzione. La scuola base della democrazia. “Se si dovesse fare un paragone tra l’organismo costituzionale e l’organismo umano, si dovrebbe dire che la scuola corrisponde a quegli organi che nel corpo umano hanno la funzione di creare il sangue”. Il luogo in cui si formano i ricercatori, le classi dirigenti, chi si occuperà della cultura, artisti, tecnici, coloro che diffonderanno le notizie e tanto altro. Non una casta chiusa ma un bacino in continuo ricambio di elementi elitari, i migliori, esclusivamente per merito. Individui che dovranno essere degni dei loro incarichi futuri. Come menzionato dall’art. 34 della Costituzione in cui si parla di persone capaci e meritevoli, messe in condizione, da una scuola aperta a tutti, di raggiungere i gradi più alti dello studio. E quindi, a seguire, della professione.
Un discorso, quello di Calamandrei, ricco, potente, in cui lo Stato crea scuole democratiche che formano cittadini, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinione politica, di condizioni personali e sociali.
A sessant’anni di distanza, l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), precisamente nel 2006, rileva che l’Italia è al di sotto della media per quanto riguarda le competenze acquisite dagli studenti quindicenni in materie come: letteratura, matematica e scienze; si assiste allo sviluppo della prassi diffusa per Regioni e Comuni di fornire aiuti finanziari alle famiglie che mandano i propri figli nelle scuole private; per far fronte alla grave crisi economica anziché puntare sulla formazione,  vengono ridotte risorse, insegnanti e numero di ore di lezione in scuole di ogni ordine e grado. Ma questa è solo una piccola fetta del ben più ampio panorama che viene analizzato dalla Hack, dati e tabelle alla mano.
Una particolare attenzione viene dedicata alla dolente questione della ricerca. Si analizzano le riforme degli ultimi anni: da quelle che l’hanno messa in ginocchio alle ipotesi che potrebbero risollevarla. E un punto imprescindibile: l’eccellenza, in ogni campo, deve passare per moralità e senso di giustizia e onestà. Solo in questo modo possono prevalere principi meritocratici e non di raccomandazioni, come spesso purtroppo accade.
Altro argomento fondamentale è il rapporto conflittuale spesso esistente, sin dai tempi di Galileo, tra la Chiesa, la Scienza e lo Stato. Un triangolo di interessi contrapposti che finisco per penalizzare proprio la ricerca. Con conseguenze enormi sia a livello di sviluppo economico, che culturale, che umano.

Margherita Hack, astrofisica e intellettuale di fama mondiale, è membro delle più rinomate società fisiche e astronomiche, dell’Accademia dei Lincei e dal 2002 è presidente onorario dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti.

Libera scienza in libero Stato
Dall’università alle cellule staminali, la battaglia di Stato e Chiesa per mettere in fuga i cervelli
Autore: Margerita Hack
Casa editrice: Rizzoli
Pagine: 168
Prezzo: 16,50 €

Rubrica: Libri – Segui i commenti (feed RSS)