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Thursday 28 March 2024
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Fratelli di sangue: l’efferata pervasività della ‘ndrangheta, la mafia più potente al mondo | Fuori le Mura



fratelli di sangueFratelli di sangue (2009) è il miglior libro in circolazione che tratta della ‘ndrangheta. Un testo che deve la sua esistenza alla perseveranza di Walter Pellegrini, l’editore che ha pubblicato le prime undici edizioni del prezioso volume. La prima era stata stampata nel 2006, in seguito Massimo Turchetta, direttore generale della Mondadori, ha ripubblicato il libro in una versione aggiornata e riveduta, nella collana Strade blu diretta da Edoardo Brugnatelli.

La ‘ndrangheta calabrese è  basata sull’omertà che fin dai tempi antichi garantisce la sicurezza ed evita tradimenti da parte degli affiliati. Dalle origini “’ndrangheta” significa “atteggiarsi a uomo valente”, temuto e rispettato. Negli ultimi tempi questa è tornata alla ribalta a livello mediatico e la sua schizofrenia le ha permesso di adattarsi ad ogni esigenza del mercato. Sviluppatasi in sordina, oggi la ‘ndrangheta è la più potente organizzazione che incute e genera paura, cresciuta in bilico fra tradizione ed innovazione.
Da sempre considerata la versione homemade e ragged della mafia siciliana, in realtà “la ‘ndrangheta è l’ “azienda” criminale più ricca, più aggressiva, più invasiva, quella che meglio è riuscita ad infiltrarsi nell’economia e nelle istituzioni, ma anche l’unica veramente globalizzata, con filiali in tutte le regioni d’Italia e ramificazioni in Europa, Africa, Asia, America e Oceania“.

La ‘ndrangheta non ha la fama di Cosa Nostra o della camorra, ma la sua struttura è di gran lunga più resistente e pericolosa, infatti, in Calabria, non c’è mai stato un capo assoluto come nella Cupola che si sviluppa in forma verticistica e piramidale, a causa della conformazione frammentata della regione e delle difficoltà di collegamento tra i versanti. Infatti la ‘ndrangheta cresce in forma orizzontale, fortemente radicata nel territorio é per questo più resistente e difficilmente debellabile. imagesOgni ‘ndrina, cioè famiglia, è autonoma, anche se non disdegna scambi e alleanze con gli altri nuclei, fenomeno riconducibile all’interesse comune di conseguire maggior potere.
Il testo porta alla luce anche la significativa ramificazione di questo tipo di mafia al centro ed al nord Italia, oltre al resto del mondo. Un dossier dei servizi segreti italiani ha recentemente messo in evidenza la possibilità di infiltrazione della ‘ndrangheta nei cantieri delle grandi opere, dall’alta velocità all’Expo 2015.

Libro eccellente, accurato, ricchissimo di documentazione ufficiale e di stralci di forme di codificazione ‘ndranghetista sequestrati nel corso di due secoli. Molto interessante l’appendice IV del volume che mostra la riproduzione del codice sequestrato dalla Squadra mobile di Reggio Calabria e della Criminalpol calabrese, nel giugno del 1987, nel covo del superlatitante Giuseppe Chilà. Da questi documenti emerge la meticolosa organizzazione del sistema fatta di riti, giuramenti e preghiere che svelano l’arcaicità e l’ignoranza di un mondo violento che però vanta collaborazioni con le sfere più alte ed acculturate del potere, anche statale.
Nicola Gratteri e Antonio Nicaso ricostruiscono in maniera approfondita, a livello storico e ambientale, un cosmo criminale estremamente efferato. Un libro che fa nomi e cognomi e un valido percorso dettagliato che sviscera tutti gli affari sporchi delle ‘ndrine a livello nazionale ed internazionale.

Fratelli di Sangue
Autori: Nicola Gratteri, Antonio Nicaso
Editore: Mondadori
Anno: 2009
Collana: Strade blu
Pagine: 394
Prezzo: 10 €

Un estratto:Lombardia – La Lombardia è la regione che più di ogni altra oggi dà l’idea del dinamismo imprenditoriale della ‘ndrangheta. Qui le ‘ndrine sono riuscite perfettamente a clonarsi, senza rinunciare a nessuna delle loro caratteristiche, trasformando Milano in una delle centrali europee della cocaina. Negli anni Novanta la ‘ndrangheta controllava le singole piazze, oggi si occupa dei grandi carichi che sposta in società con altre organizzazioni criminali, spesso straniere; cartelli misti, o “forme associative temporanee”, come le ha definite la Direzione nazionale antimafia. Oltre al controllo del territorio, in Lombardia la ‘ndrangheta è riuscita a saldare rapporti con esponenti del mondo bancario, finanziario e istituzionale.”