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Friday 19 April 2024
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Il giorno delle mie nozze | Fuori le Mura


di Miriam Carmineo

Sarà come arrivare con una mano che non strappa più i fiori perché li trova belli,
perché ha occhi che riescono a vedere i loro cadaveri anche nei vasi,
e la loro piccola vita legata solo alla terra.

L’impercettibile foglia svolazzare diventerà maestra.

Come l’anima intrepida di un bambino,
l’incontro a bocca aperta con l’aria che abbondante riempie.

Anche i bicchieri vuoti avranno imparato a suonare in silenzio.

Un giorno senza ali,
l’insonnia di un ritornello di cicale che respirano continue.

Sarà il giorno delle mie nozze,
l’abito da sposa di carta bianca,
veggenza dai lunghi capelli avanzare verso l’intenzione con il suo seguito di giorni perduti,

ritrovati nelle viscere,
infranti nella memoria,
ma senza clamori.

Anche la morte sarà invitata,
si sarà cambiata l’abito e in ginocchio mi farà da testimone.

Come mucchietto di zucchero in un angolo starà a guardarmi,
gli ricorderò quello che mi ha tolto!
O quello di cui adesso non ha più bisogno?

Sarà finito l’esilio di poesie trascurate,
anche il cristo sarà diventato un uomo,
solo un uomo,
nel giorno delle sue nozze.

Il mio giorno è felice.
senza nessuna promessa,
solo, in un unico sorriso come invito.


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