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Thursday 28 March 2024
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California, a novembre referendum per legalizzare la marijuana | Fuori le Mura



Il prossimo 2 novembre i cittadini della California saranno chiamati alle urne per decidere se legalizzare la cannabis per uso personale. Anche il governatore repubblicano Arnold Schwarzenegger aveva approvato in precedenza la mozione sul referendum. Infatti qui le ideologie non c’entrano, alla base di questa consultazione elettorale c’è la necessità di salvare le casse dello Stato, messe a dura prova dalla crisi globale che ha portato ad un deficit di oltre 20 miliardi e la possibilità reale di una prossima bancarotta.

Nel 2005 l’economista Jeffrey Miron di Harvard aveva effettuato uno studio sui benefici che una legalizzazione avrebbe potuto portare e aveva mostrato come lo sfruttamento della cannabis potrebbe ridurre la spesa pubblica degli USA di 7,7 miliardi di dollari l’anno, producendo inoltre un gettito fiscale di 2,4 miliardi di dollari l’anno, se venisse tassata come tutte le altre merci, e di 6,2 miliardi se venisse adottata l’aliquota che viene già applicata su alcol e tabacco. Un gruppo di 500 economisti aveva esposto questo studio all’allora presidente G.W. Bush che però non lo aveva preso in considerazione.

Così, con la spinta data dal bilancio statale in rosso, l’anno scorso è iniziata la campagna per la raccolta delle firme necessaria per il referendum ed è stata un successo: oltre mezzo milione di californiani hanno aderito, rendendo così possibile formulare una proposta di legge. Se la liberalizzazione diverrà realtà il consumo, il possesso e la vendita saranno possibili per le persone con più di 21 anni fino alla quantità di 1 oncia (circa 28 grammi) per uso personale. Il programma prevede inoltre che si possano coltivare appezzamenti di terreno con la marijuana, fino ad un massimo di 7 metri quadrati. Secondo il sito Taxcannabis.org, gestito dal comitato per la legalizzazione, la California (in cui risiede circa un quarto della popolazione americana) potrebbe riscuotere oltre 1 miliardo di dollari all’anno dalle tasse generate dal commercio della marijuana.

Tuttavia l’iter legislativo incontra anche un altro ostacolo, non basterebbe infatti l’approvazione popolare, per portare a realizzazione il progetto. Questo perché la legge che vieta l’uso della cannabis è federale e ha valore in tutti gli Stati Uniti. Perciò se anche il referendum avesse esito positivo, ci vorrebbe poi il placet dell’amministrazione Obama. La questione è seguita con vivido interesse in tutti gli USA. Anche perché, già nel 1996 la California era stata un precursore nelle politiche sulla droga, legalizzando la marijuana per uso medico e facendo in modo che molti Stati degli USA presero a breve le stesse misure. Oggi la situazione che si prefigura è molto simile, anche perché mette in risalto che ragioni puramente economiche e non di salute pubblica, portarono al proibizionismo dei cannabinoidi nel 1937.  Dopo oltre mezzo secolo, questa stessa legge viene messa in discussione sempre per questioni pecuniarie.